il suo paese lo conosce benissimo; ma chissà se è vero! | Egli | sa dov' è la chiesa col suo campaniletto che suona al |
I miei amici di Villa Castelli -
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suona al mattino, al mezzodì, alla sera e nelle domeniche. | Egli | sa dov'è la scuola, posta non nella via principale, ma dove |
I miei amici di Villa Castelli -
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nella via principale, ma dove la strada maestra comincia. | Egli | sa dov'è la sua casa e quella dei suoi compagni; e della |
I miei amici di Villa Castelli -
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la sua casa e quella dei suoi compagni; e della sua casa | egli | conosce tante cose, che certo la maestra ignora. Che cosa, |
I miei amici di Villa Castelli -
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CASA Mario entra in casa contento; | egli | ha tante cose da raccontare alla mammaa; ma non sa trovare |
I miei amici di Villa Castelli -
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dal focolare viene un odorino buono che mette appetito ed | egli | già pensa con gioia alla saporita minestra che l'aspetta e |
I miei amici di Villa Castelli -
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Chi soffriva era il più piccolo. Desiderio. | Egli | aveva una gran voglia di studiare, di leggere libri: la |
Sempronio e Sempronella -
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ignorava, lo mortificava, talvolta lo faceva piangere. | Egli | diceva tra sè e sè: - Come sono sfortunato! Sento che |
Sempronio e Sempronella -
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un po' per giorno a forza di buon volere, si dirozzava. Ma | egli | avrebbe voluto fare ben altro! |
Sempronio e Sempronella -
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giorno disegnava un fiore, una rosa o un bel papavero. Se | egli | avesse avuto una scatola di colori avrebbe anche dipinto; |
Sempronio e Sempronella -
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tufo, Sempronio si accontentava di avere carta e matita. | Egli | era pieno di buona volontà. Non faceva i miracoli di |
Sempronio e Sempronella -
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i miracoli di Giotto, ma ognuno fa quello che può. Ed | egli | era contento, perchè il disegnare gli serviva a molte cose: |
Sempronio e Sempronella -
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dei gatti, e quante forme hanno gli orecchi dei cani. | Egli | lo sapeva perchè osservava. E osservando gli oggetti per |
Sempronio e Sempronella -
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era un ragazzo ubbidiente e tranquillo, ma senzavolontà. | Egli | passava il giorno aiutando il babbo e la mamma. Se suo |
Sempronio e Sempronella -
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Se suo padre gli avesse detto: «Domani andreai a scuola», | egli | non avrebbe fatto opposizione, ci sarebbe andatodi buona |
Sempronio e Sempronella -
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l'ottobre: dopo domani Mario ritornerà alla scuola. | Egli | è ormai uno scolarino di seconda. E bel libro di lettura è |
I miei amici di Villa Castelli -
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PRIMO GIORNO DI SCUOLA Oggi Mario è tornato a scuola. | Egli | ha ritrovato la sua maestra dell'anno scorso, i suoi vecchi |
I miei amici di Villa Castelli -
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vecchio sapiente qual fosse la prima virtù dei bambini, ed | egli | rispose: -L'obbedienza. -E la seconda? -L'obbedienza. -E la |
I miei amici di Villa Castelli -
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sentito dire che gli uomini avevano imparato a volare. | Egli | pensò - Bella forza! Basta attaccarsi un paio d'ali alle |
Gemme - Corso completo di letture -
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Enzo tornò a casa da scuola. La mamma era uscita ed | egli | ne approfittò per fare l'esperimento. Prese due sottane |
Gemme - Corso completo di letture -
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passare un cacciatore che andava alla caccia nel capanno. | Egli | portava con sè una civetta ammaestrata. Quando Mario l'ha |
I miei amici di Villa Castelli -
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con tutti non ha gettato via le ore dell'anno passato: | egli | ha potuto raccogliere il frutto delle sue fatiche, egli ha |
I miei amici di Villa Castelli -
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egli ha potuto raccogliere il frutto delle sue fatiche, | egli | ha gettato dei semi di bene. Don, don, don..... La campana |
I miei amici di Villa Castelli -
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Festo rabbonisce il cane e porge la mano ai ragazzi. | Egli | è ben contento di condurli a vedere il suo piccolo mulino. |
Sempronio e Sempronella -
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non ha nulla da fare, prende un libro e legge. Per questo | egli | ha un cervello pieno di storie. |
Sempronio e Sempronella -
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per esser proprio obbediente, guarda meglio intorno a sè. | Egli | lascia la scuola alle sue spalle e s'avvia per la strada |
I miei amici di Villa Castelli -
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gran parte della sua giornata trascorre in mezzo ad esse. | Egli | s'interessa alla loro vita, le osserva crescere |
Sempronio e Sempronella -
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e, se scopre degli indizi, risponde. Se il cielo è rosso, | egli | prevede o vento o acqua. Se vede la nebbia sopra i campi |
I miei amici di Villa Castelli -
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diritto di mangiare, perchè mangia per vivere, e lavorare. | Egli | non vive per mangiare, come il fannullone. Chi non vuole |
La giovinetta campagnuola -
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non vuole lavorare, non dovrebbe nemanco mangiare, perchè | egli | vive inutilmente per gli altri, e per sè. I contadini |
La giovinetta campagnuola -
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per potere un giorno essere utile al proprio paese. | Egli | non sapeva ancora che cosa sarebbe stato di lui in |
Sempronio e Sempronella -
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Forse in una grande città? Forse in un paese lontano? | Egli | non poteva saperlo. Ma la coscienza gli diceva che, |
Sempronio e Sempronella -
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poteva saperlo. Ma la coscienza gli diceva che, dovunque | egli | fosse andato, qualunque mestiere avesse scelto, sarebbe |
Sempronio e Sempronella -
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è commosso Mario ogni volta che deve dire le belle parole! | Egli | sente in quel momento di voler bene a qualche cosa di |
I miei amici di Villa Castelli -
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canta: «Viva l'Italia» il suo cuore batte forte forte. | Egli | sfila davanti alla bandiera, tende il braccio in segno di |
I miei amici di Villa Castelli -
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ma avendo io rifiutato un illustre matrimonio, al quale | egli | stesso mi destinava, s'inasprì contro di me; mi respinse, e |
Angiola Maria -
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sua famiglia l'eredità della fede. Alcun tempo appresso, | egli | si fece trasportare, quantunque cieco, nella chiesa dov'io |
Angiola Maria -
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di farne motto con lui; talchè seppi in appresso averne | egli | letta la notizia sui fogli pubblici.... Mi dissero ancora |
Angiola Maria -
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Mi dissero ancora che, nell' impeto del suo sdegno, | egli | m' abbia maledetto.... Oh Dio! No, no, io non lo crederò |
Angiola Maria -
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di tentar tutto, durante la sua assenza, per averne | egli | pure contezza, Eugenio aveva promesso di far l'impossibile: |
Angiola Maria -
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Iddio ci ha fatto il cuore capace di un amore infinito: | Egli | infuse nell'anima nostra la virtù della carità. È questa la |
La giovinetta campagnuola -
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a beneficare. Felice chi ascolta i consigli della carità! | Egli | cammina dritto nella via del bene, e si rende caro agli |
La giovinetta campagnuola -
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elezioni, per cominciar la sua via politica nel parlamento. | Egli | intanto menò splendida vita in Londra, strinse illustri |
Angiola Maria -
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da natura affetti generosi ma tranquilli, non era per lui. | Egli | era entrato nell'onesta casa del cittadino di Parigi, e |
Angiola Maria -
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degli, umani sacrifizii: allora, meditando a sè stesso, | egli | aveva conosciuto che ben poca cosa diventano, in faccia |
Angiola Maria -
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e l'amore, come il poeta nelle sue prime inspirazioni, | egli | avrebbe fatto rinunzia del proprio avvenire e forse di sua |
Angiola Maria -
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E con insolita amorevolezza, e con la fronte serena, | egli | ch' era sempre accigliato e di scarse parole, s' aperse con |
Angiola Maria -
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in pace con lui. Parti non molto dipoi, e lo raggiunse ch' | egli | era di fresco arrivato. Non dirò come il padre e il figlio |
Angiola Maria -
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o sul lago, o sui sentieri della montagna. Con loro, | egli | ingannava molte ore, ragionando di tante cose, di tante |
Angiola Maria -
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volontà del babbo Rustico aveva fatto un viso di festa: | egli | non desiderava di imparare a leggere nei libri. La sua vita |
Sempronio e Sempronella -
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annoiati dal suo continuo ragliare che lo venderono: ed | egli | fu costretto a far la vita infelice di tanti altri poveri |
Gemme - Corso completo di letture -
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credevano venisse a far giustizia. Come fece bene le parti! | Egli | prese tutte le giuggiole per sè. Allora i fanciulli, |
I miei amici di Villa Castelli -
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qualche volta, Mario va alla scuola com'è vestito in casa; | egli | mette la cartella ad armacollo, infila le mani in tasca e |
I miei amici di Villa Castelli -
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e tornò a piedi.- Si chiama Giorgio che era fuori, ed | egli | comincia con Maria: -Perché stai lì dritta? -Dritta io? Non |
I miei amici di Villa Castelli -
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e ricchezze immense, era sempre scontento. Un giorno | egli | pensò di recarsi da un vecchio, conosciuto da tutti per la |
I miei amici di Villa Castelli -
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una parolina nell'orecchio a ognuno dei fratelli e uscì. | Egli | amava molto giocare alla trottola, ma quella mattina non |
Sempronio e Sempronella -
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- Venendo giù, l'avete incontrata la lepre? - domanda | egli | ai ragazzi. - Noi, no. - È passata qui davanti poco prima |
Sempronio e Sempronella -
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confidente esistenza, in que' giorni fuggevoli e uguali, | egli | lasciava che l'anima sua errasse in balia di facili |
Angiola Maria -
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sua innocenza, avesse potuto indovinar quel segreto ch' | egli | teneva così caro, un sospetto sorgeva a turbarlo con voce |
Angiola Maria -
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alla mente la bella creatura come una poveretta ch' | egli | volesse far sua vittima, per abbandonarla poi nella |
Angiola Maria -
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di Maria? Il giovine non puo esser mesto a vent'anni, | egli | non vuole allora la malinconia e la meditazione, ma ha |
Angiola Maria -
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altri, così credeva. Nella vita solinga, abbandonata, ch' | egli | menava in quel villaggio, presso al padre, alla famiglia, e |
Angiola Maria -
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e di quell domestica guerra, di che molti avrebbero riso, | egli | vide e conobbe tutta l' acerbità e il disgusto. E non solo |
Angiola Maria -
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nel dolore, a quel volto candido sotto il nero zendado. | Egli | aveva accompagnato con la sua preghiera quella che allora |
Angiola Maria -
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in cui era, gli fosse assai penoso. Ma poi, col tornar ch' | egli | fece alla casetta del lago, e quando, più dimestico con le |
Angiola Maria -
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casa, vestiva il pergolato. Al primo avvicinarsi a Maria, | egli | non poco si maravigilò, ché gli parve di trovare in essa |
Angiola Maria -
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sua prima età. Arnoldo vedeva Maria taciturna e pensierosa. | Egli | non le aveva parlato quasi mai, quantunque venisse sovente; |
Angiola Maria -
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gli ragionava sempre con tanto ardore. Arnoldo aveva | egli | potuto leggere nel cuor di Maria?... O era il suo un |
Angiola Maria -
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al suo cuore basterà per poco quella solitaria delizia; ch' | egli | ben presto cercherà, vorrà corrispondenza d' affetti; non |
Angiola Maria -
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se pur non era affanno e dispetto. Fino allora, dell'amore | egli | s'era fatto giuoco, come le donne s' eran fatto giuoco di |
Angiola Maria -
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avevano dato luogo ad altri voti, ad altri pensieri. | Egli | non credeva ancora all'amore, ma, pur credeva all' incanto |
Angiola Maria -
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L'acqua era quietissima; la sera bella, ma senza luna; ed | egli | pensieroso più dell' usato. Bussò. Chi venne ad aprirgli fu |
Angiola Maria -
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giù sur uno scrittoio il lume, e se n' andò. Poco stante | egli | s'accorse che le due donne erano tornate a casa; intese la |
Angiola Maria -
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e non far zitto.... Certo Marta aveva detto alle donne ch' | egli | era là, e s'eran ritirate nell'ultima cameretta, dar altra |
Angiola Maria -
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da un augurio di virtuosa coscienza. Una pagina, ch' | egli | trascorse con rapido sguardo, diceva: A' 30 d'aprile 18... |
Angiola Maria -
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- Jeri ho incontrato quel giovine straniero. Non so perchè | egli | brami tanto di conoscermi e di leggermi in cuore. Pure, |
Angiola Maria -
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Oh! con quale accento, con che sorriso celeste mi disse: | Egli | dev' esser buono, e pare infelice! E tu devi consolarlo, o |
Angiola Maria -
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« tra noi ci vorremo bene. » Quella sera, l' ultima ch' | egli | passava presso de' suoi, chi sa per quanto tempo, don Carlo |
Angiola Maria -
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sotto il mento, un largo cappello calcato sulla fronte, | egli | era più allegro del solito. - Bravi, bravi! M'avete fatto |
Sempronio e Sempronella -
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a rincontro, domandando: « Brav' uomo, siete del paese? » | Egli | si fermò; parve maravigliato di trovare uno straniero ad |
Angiola Maria -
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dormire se non chi vi è nato. » « Ci sarà almeno il curato; | egli | forse.... » « Eh! il curato? So bene che quando alcuno di |
Angiola Maria -
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tanto volentieri in casa sua la faccia d'un forestiero. | Egli | fa la vita del romito; quella magra terra e quelle poche |
Angiola Maria -
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E il suo cuore, chi non l'ha conosciuto e benedetto?... | Egli | spartiva con noi il suo pane, andava a comprare del suo le |
Angiola Maria -
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mi parlava il montanaro, pur non sognando per certo ch' | egli | fosse mai stato da me conosciuto, pensai che il caso |
Angiola Maria -
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aveva patite grandi e immeritate sciagure; sapeva esser | egli | morto lontano lontano di là, e che la sua famiglia era ita |
Angiola Maria -
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vecchio, senza dirgli più nulla, e lasciai che a sua posta | egli | interrompesse l' alto silenzio della notte, parlandomi |
Angiola Maria -
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- Un giuoco, uno solo, piccolo piccolo, - insiste Maurizio. | Egli | lo dice col suo tono carezzevole al quale la vecchia non sa |
Otto giorni in una soffitta -
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resistere.... e sente che ha vinto. Con un grido di gioia, | egli | prende nella tasca del grembiule di Maria il suo gran |
Otto giorni in una soffitta -
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e lo passa allo zio Fil che è costretta a servire, perchè | egli | non vede il vassoio. Poi serve i tre ragazzi, e Maurizio |
Otto giorni in una soffitta -
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col nasetto in aria fiuta. - C' è odor di bruciato, - dice. | Egli | conosce la paura folle che Maria ha per il fuoco.... e quel |
Otto giorni in una soffitta -
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dolente, che, col naso nel guanciale, non lo ascolta. | Egli | scende correndo con Maurizio, che gli domanda se Nicoletta |
Otto giorni in una soffitta -
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di farlo passare di nascosto bendandogli gli occhi. | Egli | è in buona fede, ma Francesco, furioso, dichiara: - Non c' |
Otto giorni in una soffitta -
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antico palazzotto, ove suo padre aveva dimorato; ma quant' | egli | fece per trovar traccia della giovine orfana, fu tutto |
Angiola Maria -
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comunale la casa e la vigna, tutto sarebbe stato perduto. | Egli | poi lo fece perchè, a dirvela in confidenza, sentiva ancora |
Angiola Maria -
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un tremito leggero, fuggitivo. Era il tornar della vita; | egli | allora, tutto agitato da speranza e da terrore, le posò la |
Angiola Maria -
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sua, tutta la sua speranza terrena. Prima d'allora, | egli | non aveva pensato mai che fosse così dura la solitudine a |
Angiola Maria -
|
quella fanciulla di pura bellezza, che nella sua mente | egli | aveva rivestita dei più ideali colori della virtù, confidò |
Angiola Maria -
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ancora gli appariva troppo tremenda e incomportabil cosa. | Egli | non aveva creduto prima d'allora d'amarla tanto! Il dì |
Angiola Maria -
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fuggirò via.... Ahimè! dove sono?... questa è la chiesa ov' | egli | m' aspetta, questo è l' altare - Ave, Maria, piena di |
Angiola Maria -
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pochi istanti, rapita dall' impeto di nuove immagini: - | Egli | tornerà, il suo cuore è buono; le sue parole son vere, come |
Angiola Maria -
|
non dire la verità!... Oh caro! io l'avrò convertito, | egli | crederà nella nostra santa fede, verrà a pregare il Signore |
Angiola Maria -
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come una volta.... se non fossi bella come prima, avrebb' | egli | sorriso ?... - E anch' essa, la povera giovinetta, come se |
Angiola Maria -
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leva la destra in atto terribile di minaccia? non senti ch' | egli | ne maledice tutt' e due?... - Ma il cielo pietoso, dopo |
Angiola Maria -
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di respirar novella vita ne' balsami dell' aria nativa. | Egli | non s' ingannò. Venne la primavera, e ben presto la gracile |
Angiola Maria -
|
sua vita passata, fanno fede ch' era miglior medico ch' | egli | medesimò non si credesse: un medico filosofo, voglio dire, |
Angiola Maria -
|
nè Maria, assorta ne' suoi pensieri, s'avvide di lui. | Egli | le si avvicinò lentamente: la fanciulla alzò allora gli |
Angiola Maria -
|
inchinate le pupille a terra, taceva. « O Maria! » diss' | egli | finalmente, « io benedico quest'aria così serena e in pace, |
Angiola Maria -
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che, un tempo, facevano la sua gioia, il suo conforto. | Egli | è un uomo fatto, un cittadino; ha la gloria che lo chiama, |
Angiola Maria -
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la società che l'accarezza, il mondo che lo guarda.... | Egli | non è più solo, come in quel giorno così bello! « Maria, |
Angiola Maria -
|
è più la medesima.... Ella tace sempre, piange spesso; ed | egli | volge indietro la testa, cerca altri fiori più freschi, più |
Angiola Maria -
|
fin la grandezza dell' amore che gli porta, di un amore ch' | egli | con un solo pensiero può maledir per sempre.... » « Non |
Angiola Maria -
|
il messere, « noi avevamo ancora il nostro vicecurato. | Egli | ne conosceva tutti dal primo all'ultimo, veniva a sedere |
Angiola Maria -
|
in paese quanto a quel tempo. Già gliel' ho detto, | egli | era il braccio destro del signor curato, e ogni cosa |
Angiola Maria -
|
nostri, può dirsi, tornarono a vita per quella speranza ch' | egli | solo sapeva dare, per quell'amore con che faceva carità a |
Angiola Maria -
|
con che faceva carità a tutti di quel poco che possedeva! | Egli | ci diceva sempre: - Sono povero anch' io al par di voi |
Angiola Maria -
|
se non mi fossi accorto che il falso montanaro pareva avere | egli | stesso una gran paura in corpo. Il signor vicecurato, |
Angiola Maria -
|
Uomo semplice e dabbene, di timida e ombrosa natura, | egli | avea menato colà una vita cosi solitaria, così uguale, che |
Angiola Maria -
|
potessi cavar qualche vecchia storia da fare un libro; | egli | lasciava morir sempre il discorso, e pareva che tentasse |
Angiola Maria -
|
più il filo d'uscir del labirinto in che s' era messo, | egli | scappò a dire che se ci fosse stato ancora il suo quondam |
Angiola Maria -
|
dove forse avrei potuto pescar notizie; ma che, non avendo | egli | mai avuto nè tempo nè voglia di leggere quella scrittura |
Angiola Maria -
|
giovinetta; « qui, ne' dintorni. No, | egli | non era partito, come avete creduto. Son due mesi che sta |
Angiola Maria -
|
due mesi gli spezzò il cuore d' affanno. In quel momento, | egli | sentiva la forza di rinunziar per lui a ogni speranza, a |
Angiola Maria -
|
scuola si chiude, ma essi non rimangono soli. Il maestro, | egli | sì, rimane solo. La scuola è deserta, silenziosa, piena di |
Sempronio e Sempronella -
|
a guardare il fratello che partiva. Se non che, quand' | egli | si staccò da Ioro, la fanciulla se gli avvicinò, e |
Angiola Maria -
|
ben altre cose da pensare! » Ma la vecchia replicava ch' | egli | s' era fatto amico del suo don Carlo, e appunto per questo |
Angiola Maria -
|
bello! Adesso non tremiamo più per la vita di nostro padre: | egli | fu ammalato, ammalato assai, ma dopo che Arnoldo tornò, sta |
Angiola Maria -
|
Io non vedrò il figliuol vostro; ma solamente vi chiedo ch' | egli | sappia, per vostra bocca, e a mio nome, che il suo è più |
Angiola Maria -
|
abbia macchiato il vostro nome, parlatene con lui.... | Egli | vi saprà rispondere, vi metterà in calma.... Io, per me, |
Angiola Maria -
|
giuoco di me, signore; io nulla domando a voi! Volesse | egli | anche togliermi la creatura che mio padre m' ha consegnata, |
Angiola Maria -
|
che Arnoldo.... Egli, che s'era fatto circospetto e severo, | egli | che sapeva d' avere a dar ragione a un fratello così |
Angiola Maria -
|
sempre più che la cosa non sia vera, o non sia com' | egli | dice. Bisogna che mio figlio mi scopra.... Si cerchi subito |
Angiola Maria -
|
fratello di Maria, il nostro vicecurato. Per la prima volta | egli | si trovava in faccia al padre dell' amico suo; quell' |
Angiola Maria -
|
l' im- pacciasse non poco. Il lord non gli disse di sedere; | egli | si faceva innanzi lento, tenendo in una mano il cappello, e |
Angiola Maria -
|
miare a molti di loro quelle crudeli prove per le quali | egli | aveva dovuto passare, prima di riposarsi nella sicurezza |
Angiola Maria -
|
attenzione del signore inglese, che non lo guardava, come | egli | non fosse là. Elisa, avvedutasi dell' impaccio di lui, ne |
Angiola Maria -
|
alla vita! Quanti risparmi, quante privazioni non fa | egli | per te? E in compenso di tante cure, e di tante fatiche, |
La giovinetta campagnuola -
|
Maeterlinck, del resto, non ha compiuto | egli | stesso, procedendo per le vie della sua meditazione e della |
L'uccellino azzurro -
|
sia stata veramente faticosa e tragica e ad illudervi che | egli | debba essere approdato alla riva rosea e fiorita del suo |
L'uccellino azzurro -
|
con una costanza quasi prodigiosa. Così la verità cui | egli | è giunto e di cui egli ora fa partecipi i suoi lettori, si |
L'uccellino azzurro -
|
quasi prodigiosa. Così la verità cui egli è giunto e di cui | egli | ora fa partecipi i suoi lettori, si è andata lentamente |
L'uccellino azzurro -
|
nostre parole bagnano in un oceano di mistero e d'infinito. | Egli | ci dona una speranza, ma purchè noi sappiamo che dobbiamo |
L'uccellino azzurro -
|
stato a Milano in altri tempi, e aveva conosciuta la città; | egli | si faceva dunque compagno delle fanciulle in codesti loro |
Angiola Maria -
|
dalle cure della grandezza e dall' inimicizia della sorte. | Egli | tornò a starsene chiuso, soli- tario, a non voler vedere |
Angiola Maria -
|
per cui nel bel mondo anche il dappoco diventa cima d'uomo; | egli | ciarlava, rideva per tutti, che non pareva fosse nato al di |
Angiola Maria -
|
nostra, e or della francese. All'Elisa, in men di mezz' or, | egli | aveva ricordate a una a una le amiche damigelle che l' |
Angiola Maria -
|
quel punto risvegliava un ricordo doloroso nel suo cuore: | egli | troncò a mezzo il discorso, alzandosi bruscamente, e preso |
Angiola Maria -
|
degno d' essere amato da tutti, così onesto e cortese?... | Egli | pure voleva tanto bene a mia madre! il suo cuore è così |
Angiola Maria -
|
ardisco neanche guardarlo, quand' è presso di me! Oh dov' | egli | venisse ad averne il più piccolo sospetto, crede ohe ne |
Angiola Maria -
|
morente he tremola nell'ombra, quasi augurio sinistro. | Egli | passò oltre, ma il suono d'un gemito profondo, affannoso, |
Angiola Maria -
|
Maria, l' assicurò ch' essa era immersa in languido sonno. | Egli | prese la lucerna, e velandone appena il raggio con una |
Angiola Maria -
|
le mani, supplichevole e affannata. « Maria! » rispos' | egli | , chinandosi verso di lei, in atto di sollevarla: « |
Angiola Maria -
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caduta sul terreno, se Arnoldo non l'avesse sostenuta. | Egli | la contemplava ancora; accorgendosi ch'essa andava mancando |
Angiola Maria -
|
l'intendente, il factotum di quel buon padrone. Ma com' | egli | era sempre stato un uomo onesto, così, al contrario di ciò |
Angiola Maria -
|
ciò quando, morto il suo antico signore e venduta la villa, | egli | venne lasciato in libertà, fu abbastanza contento di |
Angiola Maria -
|
continuava a chiamarlo, il palazzo del vecchio conte. | Egli | non ebbe più cuore, l'Andrea, di mettersi al servizio d' |
Angiola Maria -
|
in un povero paese della Valtellina: e anche questa fortuna | egli | la doveva al conte Francesco, il quale alcuni anni prima |
Angiola Maria -
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nessuno insegna, e ch'essi soli sanno trovar così bene, | egli | non sentiva l' armonia delle care voci, che dovevano |
Angiola Maria -
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» « Dimenticarlo?... non lo potrei. È mio fratello! » « | Egli | non è più mio figlio, e non lo vedrò mai più! Ho cancellato |
Angiola Maria -
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la mia più lieta fortuna, l' opera di tutta la mia vita? | Egli | è, che ha gettato nel fango il nome di suo padre, egli che |
Angiola Maria -
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Egli è, che ha gettato nel fango il nome di suo padre, | egli | che mi lima i giorni, che mi precipita prima del tempo |
Angiola Maria -
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coltivazione. Quindi tu vedi che dalle piante addomesticate | egli | ottiene frutti più saporiti, e più grossi, fiori più |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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che gli corse incontro per dargli la trista novella. Quant' | egli | fosse abbattuto, ascoltando come Maria fosse partita per |
Angiola Maria -
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suo padre gli fece dire che aveva necessità di parlargli; | egli | non indugiò a presentarsi a lui. Il vecchio lord gli venne |
Angiola Maria -
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uomo che aveva avuto tanto potere su la sua vita, e ch' | egli | venerava come secondo padre, perchè almeno lo sovvenisse di |
Angiola Maria -
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Maria dalle ricerche e dalla persecuzione dell' uomo ch' | egli | credeva suo seduttore; giacché aveva mente di fermarsi |
Angiola Maria -
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ancora per qualche giorno a Milano, e di ricondurre poi | egli | stesso la fanciulla alla madre. Maria, ne' primi dì, non |
Angiola Maria -
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superbia degli uomini, all' ingiustizia delle cose. Di che | egli | si rallegrava con sè medesimo, chè da gran tempo aveva |
Angiola Maria -
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