Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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il suo paese lo conosce benissimo; ma chissà se è vero!  Egli  sa dov' è la chiesa col suo campaniletto che suona al
suona al mattino, al mezzodì, alla sera e nelle domeniche.  Egli  sa dov'è la scuola, posta non nella via principale, ma dove
nella via principale, ma dove la strada maestra comincia.  Egli  sa dov'è la sua casa e quella dei suoi compagni; e della
la sua casa e quella dei suoi compagni; e della sua casa  egli  conosce tante cose, che certo la maestra ignora. Che cosa,
CASA Mario entra in casa contento;  egli  ha tante cose da raccontare alla mammaa; ma non sa trovare
dal focolare viene un odorino buono che mette appetito ed  egli  già pensa con gioia alla saporita minestra che l'aspetta e
Chi soffriva era il più piccolo. Desiderio.  Egli  aveva una gran voglia di studiare, di leggere libri: la
ignorava, lo mortificava, talvolta lo faceva piangere.  Egli  diceva tra sè e sè: - Come sono sfortunato! Sento che
un po' per giorno a forza di buon volere, si dirozzava. Ma  egli  avrebbe voluto fare ben altro!
giorno disegnava un fiore, una rosa o un bel papavero. Se  egli  avesse avuto una scatola di colori avrebbe anche dipinto;
tufo, Sempronio si accontentava di avere carta e matita.  Egli  era pieno di buona volontà. Non faceva i miracoli di
i miracoli di Giotto, ma ognuno fa quello che può. Ed  egli  era contento, perchè il disegnare gli serviva a molte cose:
dei gatti, e quante forme hanno gli orecchi dei cani.  Egli  lo sapeva perchè osservava. E osservando gli oggetti per
era un ragazzo ubbidiente e tranquillo, ma senzavolontà.  Egli  passava il giorno aiutando il babbo e la mamma. Se suo
Se suo padre gli avesse detto: «Domani andreai a scuola»,  egli  non avrebbe fatto opposizione, ci sarebbe andatodi buona
l'ottobre: dopo domani Mario ritornerà alla scuola.  Egli  è ormai uno scolarino di seconda. E bel libro di lettura è
PRIMO GIORNO DI SCUOLA Oggi Mario è tornato a scuola.  Egli  ha ritrovato la sua maestra dell'anno scorso, i suoi vecchi
vecchio sapiente qual fosse la prima virtù dei bambini, ed  egli  rispose: -L'obbedienza. -E la seconda? -L'obbedienza. -E la
sentito dire che gli uomini avevano imparato a volare.  Egli  pensò - Bella forza! Basta attaccarsi un paio d'ali alle
Enzo tornò a casa da scuola. La mamma era uscita ed  egli  ne approfittò per fare l'esperimento. Prese due sottane
passare un cacciatore che andava alla caccia nel capanno.  Egli  portava con sè una civetta ammaestrata. Quando Mario l'ha
con tutti non ha gettato via le ore dell'anno passato:  egli  ha potuto raccogliere il frutto delle sue fatiche, egli ha
egli ha potuto raccogliere il frutto delle sue fatiche,  egli  ha gettato dei semi di bene. Don, don, don..... La campana
Festo rabbonisce il cane e porge la mano ai ragazzi.  Egli  è ben contento di condurli a vedere il suo piccolo mulino.
non ha nulla da fare, prende un libro e legge. Per questo  egli  ha un cervello pieno di storie.
per esser proprio obbediente, guarda meglio intorno a sè.  Egli  lascia la scuola alle sue spalle e s'avvia per la strada
gran parte della sua giornata trascorre in mezzo ad esse.  Egli  s'interessa alla loro vita, le osserva crescere
e, se scopre degli indizi, risponde. Se il cielo è rosso,  egli  prevede o vento o acqua. Se vede la nebbia sopra i campi
diritto di mangiare, perchè mangia per vivere, e lavorare.  Egli  non vive per mangiare, come il fannullone. Chi non vuole
non vuole lavorare, non dovrebbe nemanco mangiare, perchè  egli  vive inutilmente per gli altri, e per sè. I contadini
per potere un giorno essere utile al proprio paese.  Egli  non sapeva ancora che cosa sarebbe stato di lui in
Forse in una grande città? Forse in un paese lontano?  Egli  non poteva saperlo. Ma la coscienza gli diceva che,
poteva saperlo. Ma la coscienza gli diceva che, dovunque  egli  fosse andato, qualunque mestiere avesse scelto, sarebbe
è commosso Mario ogni volta che deve dire le belle parole!  Egli  sente in quel momento di voler bene a qualche cosa di
canta: «Viva l'Italia» il suo cuore batte forte forte.  Egli  sfila davanti alla bandiera, tende il braccio in segno di
ma avendo io rifiutato un illustre matrimonio, al quale  egli  stesso mi destinava, s'inasprì contro di me; mi respinse, e
sua famiglia l'eredità della fede. Alcun tempo appresso,  egli  si fece trasportare, quantunque cieco, nella chiesa dov'io
di farne motto con lui; talchè seppi in appresso averne  egli  letta la notizia sui fogli pubblici.... Mi dissero ancora
Mi dissero ancora che, nell' impeto del suo sdegno,  egli  m' abbia maledetto.... Oh Dio! No, no, io non lo crederò
di tentar tutto, durante la sua assenza, per averne  egli  pure contezza, Eugenio aveva promesso di far l'impossibile:
Iddio ci ha fatto il cuore capace di un amore infinito:  Egli  infuse nell'anima nostra la virtù della carità. È questa la
a beneficare. Felice chi ascolta i consigli della carità!  Egli  cammina dritto nella via del bene, e si rende caro agli
elezioni, per cominciar la sua via politica nel parlamento.  Egli  intanto menò splendida vita in Londra, strinse illustri
da natura affetti generosi ma tranquilli, non era per lui.  Egli  era entrato nell'onesta casa del cittadino di Parigi, e
degli, umani sacrifizii: allora, meditando a sè stesso,  egli  aveva conosciuto che ben poca cosa diventano, in faccia
e l'amore, come il poeta nelle sue prime inspirazioni,  egli  avrebbe fatto rinunzia del proprio avvenire e forse di sua
E con insolita amorevolezza, e con la fronte serena,  egli  ch' era sempre accigliato e di scarse parole, s' aperse con
in pace con lui. Parti non molto dipoi, e lo raggiunse ch'  egli  era di fresco arrivato. Non dirò come il padre e il figlio
o sul lago, o sui sentieri della montagna. Con loro,  egli  ingannava molte ore, ragionando di tante cose, di tante
volontà del babbo Rustico aveva fatto un viso di festa:  egli  non desiderava di imparare a leggere nei libri. La sua vita
annoiati dal suo continuo ragliare che lo venderono: ed  egli  fu costretto a far la vita infelice di tanti altri poveri
credevano venisse a far giustizia. Come fece bene le parti!  Egli  prese tutte le giuggiole per sè. Allora i fanciulli,
qualche volta, Mario va alla scuola com'è vestito in casa;  egli  mette la cartella ad armacollo, infila le mani in tasca e
e tornò a piedi.- Si chiama Giorgio che era fuori, ed  egli  comincia con Maria: -Perché stai lì dritta? -Dritta io? Non
e ricchezze immense, era sempre scontento. Un giorno  egli  pensò di recarsi da un vecchio, conosciuto da tutti per la
una parolina nell'orecchio a ognuno dei fratelli e uscì.  Egli  amava molto giocare alla trottola, ma quella mattina non
- Venendo giù, l'avete incontrata la lepre? - domanda  egli  ai ragazzi. - Noi, no. - È passata qui davanti poco prima
confidente esistenza, in que' giorni fuggevoli e uguali,  egli  lasciava che l'anima sua errasse in balia di facili
sua innocenza, avesse potuto indovinar quel segreto ch'  egli  teneva così caro, un sospetto sorgeva a turbarlo con voce
alla mente la bella creatura come una poveretta ch'  egli  volesse far sua vittima, per abbandonarla poi nella
di Maria? Il giovine non puo esser mesto a vent'anni,  egli  non vuole allora la malinconia e la meditazione, ma ha
altri, così credeva. Nella vita solinga, abbandonata, ch'  egli  menava in quel villaggio, presso al padre, alla famiglia, e
e di quell domestica guerra, di che molti avrebbero riso,  egli  vide e conobbe tutta l' acerbità e il disgusto. E non solo
nel dolore, a quel volto candido sotto il nero zendado.  Egli  aveva accompagnato con la sua preghiera quella che allora
in cui era, gli fosse assai penoso. Ma poi, col tornar ch'  egli  fece alla casetta del lago, e quando, più dimestico con le
casa, vestiva il pergolato. Al primo avvicinarsi a Maria,  egli  non poco si maravigilò, ché gli parve di trovare in essa
sua prima età. Arnoldo vedeva Maria taciturna e pensierosa.  Egli  non le aveva parlato quasi mai, quantunque venisse sovente;
gli ragionava sempre con tanto ardore. Arnoldo aveva  egli  potuto leggere nel cuor di Maria?... O era il suo un
al suo cuore basterà per poco quella solitaria delizia; ch'  egli  ben presto cercherà, vorrà corrispondenza d' affetti; non
se pur non era affanno e dispetto. Fino allora, dell'amore  egli  s'era fatto giuoco, come le donne s' eran fatto giuoco di
avevano dato luogo ad altri voti, ad altri pensieri.  Egli  non credeva ancora all'amore, ma, pur credeva all' incanto
L'acqua era quietissima; la sera bella, ma senza luna; ed  egli  pensieroso più dell' usato. Bussò. Chi venne ad aprirgli fu
giù sur uno scrittoio il lume, e se n' andò. Poco stante  egli  s'accorse che le due donne erano tornate a casa; intese la
e non far zitto.... Certo Marta aveva detto alle donne ch'  egli  era là, e s'eran ritirate nell'ultima cameretta, dar altra
da un augurio di virtuosa coscienza. Una pagina, ch'  egli  trascorse con rapido sguardo, diceva: A' 30 d'aprile 18...
- Jeri ho incontrato quel giovine straniero. Non so perchè  egli  brami tanto di conoscermi e di leggermi in cuore. Pure,
Oh! con quale accento, con che sorriso celeste mi disse:  Egli  dev' esser buono, e pare infelice! E tu devi consolarlo, o
« tra noi ci vorremo bene. » Quella sera, l' ultima ch'  egli  passava presso de' suoi, chi sa per quanto tempo, don Carlo
sotto il mento, un largo cappello calcato sulla fronte,  egli  era più allegro del solito. - Bravi, bravi! M'avete fatto
a rincontro, domandando: « Brav' uomo, siete del paese? »  Egli  si fermò; parve maravigliato di trovare uno straniero ad
dormire se non chi vi è nato. » « Ci sarà almeno il curato;  egli  forse.... » « Eh! il curato? So bene che quando alcuno di
tanto volentieri in casa sua la faccia d'un forestiero.  Egli  fa la vita del romito; quella magra terra e quelle poche
E il suo cuore, chi non l'ha conosciuto e benedetto?...  Egli  spartiva con noi il suo pane, andava a comprare del suo le
mi parlava il montanaro, pur non sognando per certo ch'  egli  fosse mai stato da me conosciuto, pensai che il caso
aveva patite grandi e immeritate sciagure; sapeva esser  egli  morto lontano lontano di là, e che la sua famiglia era ita
vecchio, senza dirgli più nulla, e lasciai che a sua posta  egli  interrompesse l' alto silenzio della notte, parlandomi
- Un giuoco, uno solo, piccolo piccolo, - insiste Maurizio.  Egli  lo dice col suo tono carezzevole al quale la vecchia non sa
resistere.... e sente che ha vinto. Con un grido di gioia,  egli  prende nella tasca del grembiule di Maria il suo gran
e lo passa allo zio Fil che è costretta a servire, perchè  egli  non vede il vassoio. Poi serve i tre ragazzi, e Maurizio
col nasetto in aria fiuta. - C' è odor di bruciato, - dice.  Egli  conosce la paura folle che Maria ha per il fuoco.... e quel
dolente, che, col naso nel guanciale, non lo ascolta.  Egli  scende correndo con Maurizio, che gli domanda se Nicoletta
di farlo passare di nascosto bendandogli gli occhi.  Egli  è in buona fede, ma Francesco, furioso, dichiara: - Non c'
antico palazzotto, ove suo padre aveva dimorato; ma quant'  egli  fece per trovar traccia della giovine orfana, fu tutto
comunale la casa e la vigna, tutto sarebbe stato perduto.  Egli  poi lo fece perchè, a dirvela in confidenza, sentiva ancora
un tremito leggero, fuggitivo. Era il tornar della vita;  egli  allora, tutto agitato da speranza e da terrore, le posò la
sua, tutta la sua speranza terrena. Prima d'allora,  egli  non aveva pensato mai che fosse così dura la solitudine a
quella fanciulla di pura bellezza, che nella sua mente  egli  aveva rivestita dei più ideali colori della virtù, confidò
ancora gli appariva troppo tremenda e incomportabil cosa.  Egli  non aveva creduto prima d'allora d'amarla tanto! Il dì
fuggirò via.... Ahimè! dove sono?... questa è la chiesa ov'  egli  m' aspetta, questo è l' altare - Ave, Maria, piena di
pochi istanti, rapita dall' impeto di nuove immagini: -  Egli  tornerà, il suo cuore è buono; le sue parole son vere, come
non dire la verità!... Oh caro! io l'avrò convertito,  egli  crederà nella nostra santa fede, verrà a pregare il Signore
come una volta.... se non fossi bella come prima, avrebb'  egli  sorriso ?... - E anch' essa, la povera giovinetta, come se
leva la destra in atto terribile di minaccia? non senti ch'  egli  ne maledice tutt' e due?... - Ma il cielo pietoso, dopo
di respirar novella vita ne' balsami dell' aria nativa.  Egli  non s' ingannò. Venne la primavera, e ben presto la gracile
sua vita passata, fanno fede ch' era miglior medico ch'  egli  medesimò non si credesse: un medico filosofo, voglio dire,
nè Maria, assorta ne' suoi pensieri, s'avvide di lui.  Egli  le si avvicinò lentamente: la fanciulla alzò allora gli
inchinate le pupille a terra, taceva. « O Maria! » diss'  egli  finalmente, « io benedico quest'aria così serena e in pace,
che, un tempo, facevano la sua gioia, il suo conforto.  Egli  è un uomo fatto, un cittadino; ha la gloria che lo chiama,
la società che l'accarezza, il mondo che lo guarda....  Egli  non è più solo, come in quel giorno così bello! « Maria,
è più la medesima.... Ella tace sempre, piange spesso; ed  egli  volge indietro la testa, cerca altri fiori più freschi, più
fin la grandezza dell' amore che gli porta, di un amore ch'  egli  con un solo pensiero può maledir per sempre.... » « Non
il messere, « noi avevamo ancora il nostro vicecurato.  Egli  ne conosceva tutti dal primo all'ultimo, veniva a sedere
in paese quanto a quel tempo. Già gliel' ho detto,  egli  era il braccio destro del signor curato, e ogni cosa
nostri, può dirsi, tornarono a vita per quella speranza ch'  egli  solo sapeva dare, per quell'amore con che faceva carità a
con che faceva carità a tutti di quel poco che possedeva!  Egli  ci diceva sempre: - Sono povero anch' io al par di voi
se non mi fossi accorto che il falso montanaro pareva avere  egli  stesso una gran paura in corpo. Il signor vicecurato,
Uomo semplice e dabbene, di timida e ombrosa natura,  egli  avea menato colà una vita cosi solitaria, così uguale, che
potessi cavar qualche vecchia storia da fare un libro;  egli  lasciava morir sempre il discorso, e pareva che tentasse
più il filo d'uscir del labirinto in che s' era messo,  egli  scappò a dire che se ci fosse stato ancora il suo quondam
dove forse avrei potuto pescar notizie; ma che, non avendo  egli  mai avuto nè tempo nè voglia di leggere quella scrittura
giovinetta; « qui, ne' dintorni. No,  egli  non era partito, come avete creduto. Son due mesi che sta
due mesi gli spezzò il cuore d' affanno. In quel momento,  egli  sentiva la forza di rinunziar per lui a ogni speranza, a
scuola si chiude, ma essi non rimangono soli. Il maestro,  egli  sì, rimane solo. La scuola è deserta, silenziosa, piena di
a guardare il fratello che partiva. Se non che, quand'  egli  si staccò da Ioro, la fanciulla se gli avvicinò, e
ben altre cose da pensare! » Ma la vecchia replicava ch'  egli  s' era fatto amico del suo don Carlo, e appunto per questo
bello! Adesso non tremiamo più per la vita di nostro padre:  egli  fu ammalato, ammalato assai, ma dopo che Arnoldo tornò, sta
Io non vedrò il figliuol vostro; ma solamente vi chiedo ch'  egli  sappia, per vostra bocca, e a mio nome, che il suo è più
abbia macchiato il vostro nome, parlatene con lui....  Egli  vi saprà rispondere, vi metterà in calma.... Io, per me,
giuoco di me, signore; io nulla domando a voi! Volesse  egli  anche togliermi la creatura che mio padre m' ha consegnata,
che Arnoldo.... Egli, che s'era fatto circospetto e severo,  egli  che sapeva d' avere a dar ragione a un fratello così
sempre più che la cosa non sia vera, o non sia com'  egli  dice. Bisogna che mio figlio mi scopra.... Si cerchi subito
fratello di Maria, il nostro vicecurato. Per la prima volta  egli  si trovava in faccia al padre dell' amico suo; quell'
l' im- pacciasse non poco. Il lord non gli disse di sedere;  egli  si faceva innanzi lento, tenendo in una mano il cappello, e
miare a molti di loro quelle crudeli prove per le quali  egli  aveva dovuto passare, prima di riposarsi nella sicurezza
attenzione del signore inglese, che non lo guardava, come  egli  non fosse là. Elisa, avvedutasi dell' impaccio di lui, ne
alla vita! Quanti risparmi, quante privazioni non fa  egli  per te? E in compenso di tante cure, e di tante fatiche,
Maeterlinck, del resto, non ha compiuto  egli  stesso, procedendo per le vie della sua meditazione e della
sia stata veramente faticosa e tragica e ad illudervi che  egli  debba essere approdato alla riva rosea e fiorita del suo
con una costanza quasi prodigiosa. Così la verità cui  egli  è giunto e di cui egli ora fa partecipi i suoi lettori, si
quasi prodigiosa. Così la verità cui egli è giunto e di cui  egli  ora fa partecipi i suoi lettori, si è andata lentamente
nostre parole bagnano in un oceano di mistero e d'infinito.  Egli  ci dona una speranza, ma purchè noi sappiamo che dobbiamo
stato a Milano in altri tempi, e aveva conosciuta la città;  egli  si faceva dunque compagno delle fanciulle in codesti loro
dalle cure della grandezza e dall' inimicizia della sorte.  Egli  tornò a starsene chiuso, soli- tario, a non voler vedere
per cui nel bel mondo anche il dappoco diventa cima d'uomo;  egli  ciarlava, rideva per tutti, che non pareva fosse nato al di
nostra, e or della francese. All'Elisa, in men di mezz' or,  egli  aveva ricordate a una a una le amiche damigelle che l'
quel punto risvegliava un ricordo doloroso nel suo cuore:  egli  troncò a mezzo il discorso, alzandosi bruscamente, e preso
degno d' essere amato da tutti, così onesto e cortese?...  Egli  pure voleva tanto bene a mia madre! il suo cuore è così
ardisco neanche guardarlo, quand' è presso di me! Oh dov'  egli  venisse ad averne il più piccolo sospetto, crede ohe ne
morente he tremola nell'ombra, quasi augurio sinistro.  Egli  passò oltre, ma il suono d'un gemito profondo, affannoso,
Maria, l' assicurò ch' essa era immersa in languido sonno.  Egli  prese la lucerna, e velandone appena il raggio con una
le mani, supplichevole e affannata. « Maria! » rispos'  egli  , chinandosi verso di lei, in atto di sollevarla: «
caduta sul terreno, se Arnoldo non l'avesse sostenuta.  Egli  la contemplava ancora; accorgendosi ch'essa andava mancando
l'intendente, il factotum di quel buon padrone. Ma com'  egli  era sempre stato un uomo onesto, così, al contrario di ciò
ciò quando, morto il suo antico signore e venduta la villa,  egli  venne lasciato in libertà, fu abbastanza contento di
continuava a chiamarlo, il palazzo del vecchio conte.  Egli  non ebbe più cuore, l'Andrea, di mettersi al servizio d'
in un povero paese della Valtellina: e anche questa fortuna  egli  la doveva al conte Francesco, il quale alcuni anni prima
nessuno insegna, e ch'essi soli sanno trovar così bene,  egli  non sentiva l' armonia delle care voci, che dovevano
» « Dimenticarlo?... non lo potrei. È mio fratello! » «  Egli  non è più mio figlio, e non lo vedrò mai più! Ho cancellato
la mia più lieta fortuna, l' opera di tutta la mia vita?  Egli  è, che ha gettato nel fango il nome di suo padre, egli che
Egli è, che ha gettato nel fango il nome di suo padre,  egli  che mi lima i giorni, che mi precipita prima del tempo
coltivazione. Quindi tu vedi che dalle piante addomesticate  egli  ottiene frutti più saporiti, e più grossi, fiori più
che gli corse incontro per dargli la trista novella. Quant'  egli  fosse abbattuto, ascoltando come Maria fosse partita per
suo padre gli fece dire che aveva necessità di parlargli;  egli  non indugiò a presentarsi a lui. Il vecchio lord gli venne
uomo che aveva avuto tanto potere su la sua vita, e ch'  egli  venerava come secondo padre, perchè almeno lo sovvenisse di
Maria dalle ricerche e dalla persecuzione dell' uomo ch'  egli  credeva suo seduttore; giacché aveva mente di fermarsi
ancora per qualche giorno a Milano, e di ricondurre poi  egli  stesso la fanciulla alla madre. Maria, ne' primi dì, non
superbia degli uomini, all' ingiustizia delle cose. Di che  egli  si rallegrava con sè medesimo, chè da gran tempo aveva