Ed ora leggi le tue lettere, Torvaldo.
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Ed io?
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Assolutamente: ed è la ragione per cui non voglio restare più qui.
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Ed ora vo' dirti come penso di disporre la nostra casa appena il Natale sarà passato.
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Ed ecco che tu hai già ripresa l'antica fisionomia: mentre a prima vista... Però, sei diventata palliduccia, ed anche un po' magrolina.
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Cristina! Ed io che non ti riconoscevo! Ma come mai riconoscerti?
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Certamente. Ed ora, ascolta, Cristina. Anch'io ho un egual motivo di gioia e d'orgoglio.
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Ed eccomi proprio felice, felicissima! C'è soltanto una cosa di cui ho una voglia matta a questo mondo.
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Ed ha l'abitudine del lavoro di banco?
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DETTI, ANNA-MARIA ed i BAMBINI.
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NORA, ANNA-MARIA ed i BAMBINI.
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Saputa la cosa, mio marito pagherà subito; ed eccoci sbarazzati di lei.
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(Saluta ed esce).
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Ed io sono curiosissimo della sorpresa che ci prepari.
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Che aria greve qui dentro! Ed io ho tanto da fare.
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Ed hai avuto cuore di deciderti?
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Ed hai il coraggio di riparlarne?
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No, al contrario, caro Torvaldo; ed è appunto per questo...
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NORA ed HELMER.
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Oggi ha le lune. Ed io che la desideravo di buon umore!
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Ora ha la certezza che io sono a sua disposizione, corpo ed anima. Parli, dunque.
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Brava! Ed io ho sostituito le serve.
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Ed ora ne ho il coraggio.
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Sì. Ed ora Torvaldo lo saprà. Saprà ogni cosa!
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Se mi accadesse qualch'altra cosa ed io non fossi più qua per...
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DETTE ed HELMER.
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DETTA ed HELMER, poi il DOTTOR RANK.
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Davvero? Ed è necessario che il colloquio abbia luogo qui?
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Lo credo, perchè lo dice. Ed ora che lo sa non rinunzia?
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Ed hai atteso tante ore?
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Sì, ed ora, buona notte.
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Mi parve di sentire la tua voce : ed io ho voluto entrare.
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Ed io me ne vanto, sai!
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Dica, che costume porteremo, lei ed io, la volta ventura?
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Ed ora addio!
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(Li saluta con un cenno del capo ed esce).
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Lei ed io? Glielo dirò subito: lei da portafortuna.
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Terreno brullo ed ondulato; orizzonte vastissimo; cielo annuvolato. Cade la sera.
Questi ufficiali, prematuramente condannati all'ozio ed all'inazione, mentre potevano ancora prestare utili servizi nell'esercito attivo, non sono
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Tra i consigli che egli dava, mi diceva di approfittare di ogni occasione utile ed opportuna per richiamare in servizio quegli ufficiali della
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Licata. Due parole soltanto ed avrò finito.
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Io, ed i miei amici, che con me hanno firmato l'interpellanza, crediamo di sì. Noi crediamo che il pericolo ci fosse ed andiamo più in là, crediamo
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Queste erano le istruzioni che mi ha fatto leggere; le ha eseguite male, ed è stato traslocato.
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Poche altre parole ed avrò finito.
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tribunali ordinari, l'impressione fu delle più dolorose; ed io ricordo un articolo del Giornale di Sicilia, organo della classe liberale progressista
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Quando l'azione del Governo vuol essere efficace, ed io la voglio efficace; quando questa azione vuol essere severa, ed io la voglio severa, deve
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Nei Parlamenti così avviene; e mediti il mio caro amico Fortis se anche questo disaccordo fra la verità reale delle cose ed i voti parlamentari che
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Ed ora ecco, sull'efficacia delle leggi comuni vigenti, le parole dell'onorevole Auriti:
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Un tentativo di questo genere sarebbe una offesa per le Provincie siciliane, ed io avrei il dovere di combatterlo.
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3. Seguito dello svolgimento di interrogazioni ed interpellanze circa i fatti di Sicilia e della Lunigiana.
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Accademia della crusca
