Quantunque niuna pena abbiano ordinato le leggi alla spiacevolezza ed alla rozzezza dei costumi, noi veggiamo nondimeno che la natura istessa ce ne
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Non sostare sulle piazze ad osservare i ciarlatani ed i suonatori; a parte l'immoralità pur troppo frequente di quelle ciurmerie e di quelle
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Il tormentare uccelli ed altre bestiole o collo spennacchiarli, o col trafiggerli, o collo acciecarli è un voler esser più crudele delle belve, le
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scorrazzano nel cuor della notte per le vie urlando, con voci sgangherate, le più squaiate ed oscene canzoni. Per cui ne vien rubato il sonno ai
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La è cosa comune infatti che i giuocatori sieno vigliacchi, empii e superstiziosi; ed è pur cosa comune che i medesimi sieno bacchettoni, bugiardi e
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inoltre a più d'uno de' modi scortesi con lui adoperati; ed ecco di tal modo alienati gli avventori solidi, quelli che formano il vero avviamento
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Si, audaces fortuna juvat: la fortuna è propizia agli ardimentosi, sta bene; ed è vecchio adagio di cui troppo si abusa ai dì nostri particolarmente
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moralità ed urbanità, che lo innalzano in faccia a lui stesso, e in faccia alla società al rango di persona civile. Non si può negare che anche nella
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, mendicanti ed oziosi non troveranno propizi alle loro vergognose e colpevoli industrie quei luoghi ove l'estimazione è commensurata al grado di
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rallegra, l'operaio, questo danaro di mal acquisto? come lo spende egli? Santo Cielo! questo danaro che non nobilita ma deprime ed avvilisce l'operaio
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, egli da a' suoi operai l'esempio dell'attività, se oltre all'essere attivo è anche buono, affabile, generoso, allora, più che temerlo, lo amano; ed il
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che ne accresce grandemente il valore. Vi han certuni che si fanno una gloria dell'asprezza dei modi, ed avendo virtù ed ingegno, hanno la bravura di
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ed arte, mettendo questa in urto con quella e naturalmente, danno la preferenza alla prima la quale, secondo loro, è sinonimo di rozzezza, di
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piazza, dove possano risuonare le contumelie ed i frizzi. Affettuosi, benevolenti gli uni verso gli altri, essi non deggiono costituirsi in tanti gruppi
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, essere chiamato Maestro; e col nome di discepoli chiamava i suoi più fidi ed affezionati seguaci. Della reverenza che dimostrarono gli illustri
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eccessivo o per altri men nobili motivi si lasciano nelle loro requisitorie trasportare a un dire concitato ed inveiscono contro il reo e contro la
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gente educata ed ammodo, il popolo che alla fin fine non desidera di meglio che di poter quietamente attendere ai propri affari, non si sognerebbe
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MAMIANI. Questa falsa civiltà di cui vi parlavo è sorella carnale della moda, colla quale ha comuni in gran parte le debolezze e gli artificii: ed è
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si trovan meno dell'agente di polizia tra il brutto ed il sucido. Eppure niun d'essi n'esce intinto di pece!». Gli è, miei cari, che nella polizia
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Il medico che alcuni non credono buono che a braucicare la materia, il medico quando sa e vuole trova il modo di sollevarsi dalla materia morta ed
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La virtù ed il sapere sono invero pel medico i due fari del suo pietoso e difficile pellegrinaggio attraverso alle miserie dell'umanità sofferente
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; ed i giovani, caldi troppo e privi di quell'esperienza che non viene che cogli anni, non isputino infra i due occhi a gente che sebbene dispregevole
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delle piccole città, ed aspirano sempre a trasportare la loro abilità nei grandi centri dove avvi maggior occasione di lucro e di gloria. Io non
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questo di perditempo ai presidenti ed avversari, costretti a tapparsi un orecchio per non uscire balordi dall'aula; poiché nulla stanca più il
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E. K. Torno al sesso forte. Un altro difetto hanno i signori letterati ed artisti: la presunzione. È difficile che un poeta, uno scrittore, un
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silenzio che regna oggidì attorno al nome di parecchi letterati ed artisti dei quali alcuni anni fa si parlava con tanto applauso». Ed infatti è
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Alcuni letterati ed artisti ostentano di non iscrivere, di non comporre per interesse, per lucro; vanto ridicolo press'a poco come quello di chi dice
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La superbia, il disdegno letterario ed artistico si trovano ordinariamente avere stanza in colore che hanno raggiunta quella età oltre la quale non è
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credevano i Romani la schiavitù. Catone,il grande moralista, non credeva vituperarsi esercitando l'usura, comprando schiavi ed ingrassandoli per
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quale si esaltano le debolezze ed i vizi, giacché si vengono in cotal modo a porre sugli altari gli scandali e ad irridere in certo modo al codice della
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circostanze della vita. Quando mai lo studio della bellezza, della decenza, della virtù insomma potè dirsi inutile ed inopportuno? Io credo di entrare nelle
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ne nascono quelle sconcie ed interminabili polemiche fra giornalisti ministeriali e di opposizione, polemiche in cui vengono messi in campo nomi
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ufficiali del Governo ad ammonirli e ad intervenire perchè non abbiano luogo e scandali e tumulti? «Io ho stimato sempre, scrive Tommaseo, pericolosa ed
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Né mancano gli esempi presso gli stessi Maomettani. Un sultano (Salah-Eddin) permetteva ai cavalieri di S. Giovanni di medicare ed assistere i
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fanciullesco che muove a riso ed a nausea; e può tutt'al più compatirsi in qualche borghese, ufficiale di Stato maggiore di una cittadina milizia; ed è
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, in grazia alle stupende invenzioni dei fucili ad ago, dei chassepots, delle mitragliatrici ed altri gingilli dell'industria guerresca, le battaglie
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Soccorreteli a tempo e luogo, confortateli nelle loro disgrazie ed afflizioni. Non rimproverate ai vostri dipendenti la povertà, che li obbliga a
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, la sua cameretta non venisse frequentata fuorché da coloro i quali, poveri al par di lui, non danno veruna importanza ed ostentano disprezzo per ciò
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, ecc.; onde ogni invitato sia sicuro di trovar sollecitamente le sue robe nell'uscire e, quel che più monta, non rovinate; ed è ad usarsi grande
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vostra, essi crescessero incolti ed ignoranti. Di esseri disgraziati ed inetti il numero è già soverchio sulla terra! Volete voi crescerlo ancora? «E
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, papaveri e via dicendo) cani con catena o senza, leoni ed aquile, cervi e colombe, ecc. La carta dev'essere semplice, pulita, quasi ch'io direi onesta
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talvolta non si potrà schifare, ricordati di stare desto ed attento più del consueto, che tu non trascorra nei modi e costumi della comune gente. EPITTETO.
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giovanetti ed è sovente indizio di ferace intelligenza; il desiderio di sapere non vuol essere soffocato, non intimorito, non respinto, ma con ogni
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come gli altri, che ciò sarebbe solenne sciocchezza ed ingiustizia. Un giovinetto docile, affettuoso, non deve portar la pena dei traviamenti d'un
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spaventosi oggetti, le immagini che rappresentano personaggi ed azioni ripugnanti ed atroci: anzi per quanto puossi, voglionsi i giovanetti circondare di
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di criticare il vostro pranzo, i vostri abiti, i vostri mobili; vi fanno arrossire coi loro discorsi e fischiano e cantano ed urlano e fanno insomma
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ed alla morale, possono coloro che oggi son soci, muoversi domani, col cessare dei reciproci impegni, una guerra d'interessi gli uni contro gli altri
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tuo disdegno colpire ciò che è meritevole di rispetto e di amore. Queste ed altre cose di cui il solo amico è capace, come quelle che richiedono ed
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Son queste virtù (l'urbanità, la decenza) che rendono la vostra città venerabile. Son esse che v'innalzano sugli altri popoli ed il loro amore vi
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pazienza degli inquilini? Proprietari che avete un cuore pensate che anche i portinai sono di carne ed ossa, e non abbiate quindi la crudeltà di
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