ritenuta atto impugnabile, in realtà "costringe" il contribuente al ricorso al fine di eccepire l'errore.
"Svista" della Suprema Corte: negato al difensore il diritto di eccepire la violazione dell'art. 143 c.p.p.
di fallimento, sia onere del reclamante eccepire quale sia - in concreto - il vizio ad essa sotteso, nonché provare la sussistenza dei requisiti