! IL CANE (ebro di ardore e di abnegazione) No, no!... Solo contro tutti!... No, no!... Fedele al mio piccolo dio! al migliore! al più grande!... (A
vigilare il mal genio dell’opulenza, che ebro di vino tracannato giace immerso in turpe sonno, facendo suo origliere il genio infelice della sapienza, a
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Barcollando come un ebro, avanza verso di lei. Le è di fronte, tende le braccia tremanti, fa ancora un passo, e d'impeto la prende, e la stringe al
esce. Esce e si appoggia al muro, come ebro, quasi impotente a camminare. Lentamente le due ante girano sui loro cardini e si ricongiungono. Al
ninfe si arrovesciavano come vergini tentate; un ronzìo d'ali invisibili le avea certo ridestate. Di languore, di bisbiglio, di scompiglio - ebro
or l'orribile morte pur gli è presso, e nol vuole. Come ad ebro sospinto in rapide carole, tutto che ingombra il sordido peristilio traballa intorno a
sotto una montagna di pannolini caldi che, egli, dopo un momento, gettava dalla finestra. Condannato all'immobilità dalla malattia, ebro di noia, un
-Bédarrides, Momigliano-Montmélian, Segre (è un affluente dell' Ebro che bagna Lérida, nella Spagna nord-orientale), Foà-Foix, Cavaglion-Cavaillon
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