immacolati, di desideri puri e di tristezze infinite, o giardini ove gli alati cantori sanno di notturne ebbrezze, o quanto v'amo! I sogni che
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a migliaia i giovinetti su cui proietti, passando, un occhio d'angelo e di sfinge, occhio che pinge e monti e mari d'inudite ebbrezze! O donna piena
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, abbandoni, ebbrezze, incurie della vita e del destino! O memorie!... beatitudini come nuvole svanite! O miei fiori in preda al turbine, o mie ninfe
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elemosina, se è vostro il mio canto, duchessa, avrà l'iridi, l'ebbrezze e i tesori di tutti gli amori, di tutte le fé. E quando, dai fulgidi sentier
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