la felicità ed ebbero tanti figli ai quali insegnarono le cose imparate nella vita: ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per
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corpo e l'anima non ebbero tempo di accogliere, dell'improvviso ricordo, anche il dolore. L'immagine amata sfumò in altre, non volute, non pensate
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16. Quando Madurer fu morto, e la casa e il villaggio ebbero pianto per molti giorni, il burban chiamò Sakumat. — Ora sei mio fratello, — disse, — la
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