Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Manuale Seicento-Settecento

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Argan, Giulio 50 occorrenze

Le poetiche barocche riprendono, rivalutano e sviluppano la concezione classica dell’arte come mimesi o imitazione; l’arte è rappresentazione, ma lo

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La questione religiosa ha un aspetto sociale: infatti la disputa è tra la fede individuale dei protestanti e la fede collettiva o di massa propugnata

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L’immaginazione è superamento del limite: senza l’immaginazione tutto è piccolo, chiuso, fermo, incolore; con l’immaginazione tutto è vasto, aperto

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dell’immaginazione: perciò, all’inizio, la pittura di genere contrappone alla pittura di storia e tuttavia la integra, ponendo in seno all’arte stessa

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Posto il principio dell’arte come strumento, non sorprende che si badi più alla perfezione dello strumento che al suo fine religioso: AGOSTINO è

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L’Elemosina di San Rocco (1595 c.) fissa un tipo nuovo di quadro storico-religioso. Annibale si oppone al pietismo di Ludovico: il cristianesimo è

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principio compositivo, l’ideale formale di Annibale. Il fatto importante è proprio la mancanza di un sistema, di uno schema costante: la mente non riesce a

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difende la pittura come poesia, ma nel senso che a questa identità avevano dato Giorgione e Tiziano. La poesia non è invenzione fantastica, ma espressione

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Tanto in San Luigi dei Francesi che in Santa Maria del Popolo i quadri laterali rappresentano una «vocazione» e un «martirio», come nella cappella

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Martirio di San Matteo: l’evento storico-drammatico è ridotto alla cruda realtà di un atto di violenza, un assassinio; Si sa dalle fonti che il

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Il tema del fatto compiuto e compiuto per sempre, incancellabile, è fondamentale nella poetica del Caravaggio, e si lega a quello della morte. Per i

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studiare da vicino — sono parole sue — le opere dei maestri antichi e moderni e perfezionarsi sul loro esempio». E al servizio di Vincenzo Gonzaga, non

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Diverso dal Van Laer è il caso del ticinese GIOVANNI SERODINE (1600-1630), che fu anche scultore. Più ancora del Borgianni e del Saraceni riduce il

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Roma è insieme la Chiesa e lo Stato, il punto d'unione di potestà divina e autorità temporale, il luogo dove la portata dell’immaginazione è tanto

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Già Annibale Carracci aveva indicato nell’immaginazione la via dell’universale, della salvezza: per il Bernini è l’universale che si realizza, entra

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Dalla Toscana arrivano, al principio del secolo, PIETRO BERNINI (1562-1629) e FRANCESCO MOCHI 1580-1654). Il primo è un artista colto ma debole

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evocativo di Annibale. La tecnica è artificio; ha un aspetto magico; favorisce il gioco dell’ambiguità; è tanto più valida quanto più si dissimula. Può

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L’antica basilica aveva un quadriportico, il luogo dei catecumeni cioè dell'attesa. E, questo dello spazio esterno, il nuovo problema che si

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, come un fondale arioso, che «ingrana» lo spazio antistante con le membrature aggettanti e poi lo accoglie nei grandi vuoti del portico e dei loggiati

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Numerosi i progetti, anche inattuati, di interventi nella determinazione della figura classico-moderna di Roma: demolizioni e ricostruzioni, riforme

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L’idea di fondere lo spazio di natura e lo spazio urbano (ma anche la natura è storia, è la natura dei classici) è fondamentale nella poetica

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FRANCESCO BORROMINI (1599-1667) è il grande avversario del Bernini; con la propria opera ne contesta, punto per punto, la poetica universalistica. E

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L’ultima opera del Borromini è la facciata della prima chiesa che aveva costruito, San Carlo alle Quattro Fontane. E contemporanea al colonnato

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Ugualmente lontano dai grandi assunti ideologico-religiosi del Bernini e del Borromini, PIETRO DA CORTONA (1596-1669), pittore ed architetto, riduce

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Il Cortona è ancora maggiore come architetto. Se, come pittore, mira a sviluppare tutte le possibilità di un binomio Raffaello-Tiziano, come

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È allievo del Rainaldi CARLO FONTANA (1634-1714), autore di scritti importanti sulla basilica di San Pietro e sul corso del Tevere. Sono i due motivi

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Tipologicamente nuova, nella pianta e nello sviluppo, la chiesa di Santa Maria in Campitelli (1662-67): domina all’interno e all’esterno, il motivo

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Napoli spagnola, nel Seicento, è in contatto diretto con Roma. Vi si reca, quando la morte di Sisto V ferma i lavori della riforma urbanistica romana

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La pittura — ed è questo che lo differenzia dal Preti — non ha più contenuti che le siano proprii, non uno specifico campo in cui agisca come mezzo

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, e in particolare Lanfranco; ama Pietro da Cortona, e la sua spiegata decorazione: lo scontro non è quindi tra due riferimenti culturali diversi, ma

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Domina, fino alla morte, ma anche dopo, la pittura napoletana; è conosciuto dappertutto, le sue opere sono richieste in tutta Italia, lui stesso si

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tradizioni: l'italiana e la fiamminga. Il punto di convergenza è Genova: la città che, da quando la vittoria di Lepanto ha liberato i traffici mediterranei

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Il fatto nuovo e più importante è comunque la presenza a Genova di Rubens e del suo grande allievo ANTON VAN DYCK che, tra il 1621 e il '27, è il

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Se, politicamente ed economicamente, Genova è in ascesa, Venezia e in declino. E finito il tempo della grande pittura civile e religiosa, che

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Rubens e Van Dyck, e poi i veneti (dal trono dunque gli elementi nuovi che si sovrappongono, senza tuttavia cancellarla del tutto, alla formazione

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La tradizione cinquecentesca non si riprenderà dalla brusca caduta se non nel Settecento col Piazzetta e il Tiepolo. L’artista che, nel Seicento

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Per la prima volta l’artista concentra a tal punto l'attenzione sulle cose da identificarsi con esse; il loro «vero» significato è il mio «vero

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È facile intendere come il gusto della verità e la rinuncia ad ogni appariscente rettorica conducessero a porre sullo stesso piano di valore la

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Dopo la battaglia di San Quintino Emanuele Filiberto di Savoia e, poi, Carlo Emanuele I creano le strutture politiche, economiche e culturali di

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Nel tessuto urbanistico della città, uniforme e geometrico, le cupole e le facciate del Guarini inseriscono d’un tratto una nota acutissima, saliente

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Per tutto il Settecento si sviluppa un processo interno di critica dei modi e quindi dei fini dell’arte. La storia dell'arte del Settecento, è in

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È ancora l’idea di Pietro da Cortona in Santa Maria della Pace; ma qui è più netto il distacco dei tre elementi in cui si scinde l’organismo plastico

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Per il Guarini essere l'architetto del re significava essere l’architetto dello Stato. La situazione storica è mutata: per il Juvarra significa

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Che questa tecnica inseparabile dall’invenzione stilistica sia il fattore dominante nel Juvarra e indirettamente provato dal diverso atteggiamento di

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’arte neoclassica. Si afferma che è gelida, intellettualistica, tutta cultura. Ma così ha voluto l’artista che si è imposto come un dovere il dominio del

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I bozzetti sono il tramite necessario a questa condensazione visiva e patetica. Non hanno certamente nulla del modellato superficiale, volante

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». Non poteva ignorare la poetica del «sublime», i cui maggiori esponenti (dal Barry e dal Fussli al Carstens) erano in contatto continuo con Roma: che

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Ora, questa era, più o meno, la tesi dell’«empirismo radicale » del Berkeley, uno dei cardini del pensiero illuministico; e se non può dirsi che il

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Che così sia, meglio si intende facendo un passo indietro e uno avanti: tornando al Dedalo e Icaro del ’79 e spingendoci fino al monumento di Maria

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Ma tra la «vera carne» di Fidia e il «vero spirito» cristiano c'è di mezzo una rinuncia, un distacco, la morte; Il maggior Canova è, come il maggior

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