Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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niente, a un bel momento ho smesso di piangere,  e  sono uscita a comprare un po' da mangiare, per il gatto e
e sono uscita a comprare un po' da mangiare, per il gatto  e  per me. Son passati degli altri giorni e io camminavo
per il gatto e per me. Son passati degli altri giorni  e  io camminavo molto, giravo le strade sotto il sole, perché
le strade sotto il sole, perché speravo che se camminavo  e  mi stancavo, mi andava per aria il bambino. Ma i giorni
mi andava per aria il bambino. Ma i giorni passavano  e  il bambino l'avevo sempre. E un giorno, rientravo con una
bambino. Ma i giorni passavano e il bambino l'avevo sempre.  E  un giorno, rientravo con una sporta piena di pesche, perché
perché non mi andava di mangiar niente, solo pesche.  E  vedo, nel cortile, una ragazza che lava un'automobile con
con una spugna. L'automobile era molto, sporca,  e  anche la ragazza era sporca, con dei calzoncini corti
sporca, con dei calzoncini corti bianchi, tutti sporchi,  e  una maglietta sudata. E la ragazza mi guarda, e io la
corti bianchi, tutti sporchi, e una maglietta sudata.  E  la ragazza mi guarda, e io la guardo, e niente, io salgo su
sporchi, e una maglietta sudata. E la ragazza mi guarda,  e  io la guardo, e niente, io salgo su in casa, e dopo un poco
maglietta sudata. E la ragazza mi guarda, e io la guardo,  e  niente, io salgo su in casa, e dopo un poco sento girare la
mi guarda, e io la guardo, e niente, io salgo su in casa,  e  dopo un poco sento girare la chiave, e mi vedo davanti la
io salgo su in casa, e dopo un poco sento girare la chiave,  e  mi vedo davanti la ragazza sporca. E le chiedo: Scusi, chi
girare la chiave, e mi vedo davanti la ragazza sporca.  E  le chiedo: Scusi, chi è lei? E la ragazza dice: Non c'è il
davanti la ragazza sporca. E le chiedo: Scusi, chi è lei?  E  la ragazza dice: Non c'è il signor Manolo Pierfederici? E
E la ragazza dice: Non c'è il signor Manolo Pierfederici?  E  io dico: No, perché? Lei chi è? E la ragazza dice: Io sono
Manolo Pierfederici? E io dico: No, perché? Lei chi è?  E  la ragazza dice: Io sono sua moglie. E io dico: Topazia! e
perché? Lei chi è? E la ragazza dice: Io sono sua moglie.  E  io dico: Topazia! e rimango di sasso.
E la ragazza dice: Io sono sua moglie. E io dico: Topazia!  e  rimango di sasso.
scappata?  e  non c'è ritornata mai piú?
è contento, la zia è contenta, tutti contenti;  e  questo è proprio il momento....
 E  lui ha detto: È vero. E m'ha sposata.
lui ha detto: È vero.  E  m'ha sposata.
 E  mio figlio, quello che Giulia mi proponeva di fare è
di fare è persuaso che l'abbia bell'e fatto! Oh lui non sa  e  non misura s'intende, e non me lo avrebbe consigliato, ne
l'abbia bell'e fatto! Oh lui non sa e non misura s'intende,  e  non me lo avrebbe consigliato, ne sono sicuro; ma così alla
alla grossa crede che il gruzzolo in disparte ci sia....  e  ci s'accomoda. E non è l'offesa che mi fa a me. Che
che il gruzzolo in disparte ci sia.... e ci s'accomoda.  E  non è l'offesa che mi fa a me. Che m'importa? È il segno
che ordina. Due «famigli » che, confusamente, eseguiscono.  E  c'è LISA, la giovine servetta, che, quando può, s'
servetta, che, quando può, s' inginocchia terrorizzata,  e  fa larghi e rapidi segni di croce, a scongiurare la paura e
che, quando può, s' inginocchia terrorizzata, e fa larghi  e  rapidi segni di croce, a scongiurare la paura e il
e fa larghi e rapidi segni di croce, a scongiurare la paura  e  il pericolo.
 E  perchè torturarci? L' impossibile non si vince con lagrime
perchè torturarci? L' impossibile non si vince con lagrime  e  rimpianti! È la fatalità del nostro amore! È questo mio
del nostro amore! È questo mio cervello che lavora, lavora,  e  cerca, e tenta, senza che io lo possa dominare... È una
amore! È questo mio cervello che lavora, lavora, e cerca,  e  tenta, senza che io lo possa dominare... È una sete di
solo: ridarti in tanto amore tutto il male che faccio  e  non capisco!...
madre, poveretta, da giovane era bella, elegante,  e  ha sofferto molto quando ha incominciato a invecchiare. Le
ha perduto un po' di soldi, non molti, ma si è spaventata,  e  ha creduto d'essere povera. E tante volte la mattina si
molti, ma si è spaventata, e ha creduto d'essere povera.  E  tante volte la mattina si sveglia, e piange, si dispera,
d'essere povera. E tante volte la mattina si sveglia,  e  piange, si dispera, perché ha paura di essere povera. E
e piange, si dispera, perché ha paura di essere povera.  E  allora mia sorella deve andare lí a cansolarla. Poi qualche
lí a cansolarla. Poi qualche anno fa è morto mio padre,  e  lei ne ha molto sofferto. E mia sorella non si è ancora
anno fa è morto mio padre, e lei ne ha molto sofferto.  E  mia sorella non si è ancora sposata, e anche di questo si
ha molto sofferto. E mia sorella non si è ancora sposata,  e  anche di questo si dispera. E adesso io mi sono sposato con
non si è ancora sposata, e anche di questo si dispera.  E  adesso io mi sono sposato con te, cioè con una ragazza di
ecco, dirò! La Contessa è giovane, è bella, è ricca,  e  siccome per giungere fino a lei
 E  con tale limpidezza e sicurtà d'intelligenza tu abbandoni
con tale limpidezza  e  sicurtà d'intelligenza tu abbandoni marito e figli?
limpidezza e sicurtà d'intelligenza tu abbandoni marito  e  figli?
 E  io ti lasciavo quando avevi più bisogno di aiuto e di
io ti lasciavo quando avevi più bisogno di aiuto  e  di conforto, quando eri più solo: e non pensavo a te, e tu
più bisogno di aiuto e di conforto, quando eri più solo:  e  non pensavo a te, e tu pensavi sempre a noi, e vivevi per
e di conforto, quando eri più solo: e non pensavo a te,  e  tu pensavi sempre a noi, e vivevi per noi.
più solo: e non pensavo a te, e tu pensavi sempre a noi,  e  vivevi per noi.
 E  voi obbedite!... È giusto...ma c'è equivoco... Vediamo...
se è un gioco, vi giuro, pagherà!... Ma il dubbio è tale,  e  tale la notizia che io devo sapere! E per sapere - ahimè! -
Ma il dubbio è tale, e tale la notizia che io devo sapere!  E  per sapere - ahimè! - devo lasciarvi!
vero.  E  vorrei mettermi in ginocchio davanti a lui, colle mani
mettermi in ginocchio davanti a lui, colle mani giunte  e  che vedesse l'amore che gli porto. Ma ci sono dei momenti
sono dei momenti in cui tutte le verità si affacciano nude  e  inesorabili. E bisogna riconoscerle. È debole anche lui.
in cui tutte le verità si affacciano nude e inesorabili.  E  bisogna riconoscerle. È debole anche lui.
di servizio Vittoria, ieri è andata dal suo parrucchiere,  e  non è piú ritornata.
pace per noi! Non c'è speranza! La maledizione ci condanna  e  ci perde!...
Portate le lampade!  E  fuoco nel camino! E voi, Lisa, in cucina! Dieci soli
Portate le lampade! E fuoco nel camino!  E  voi, Lisa, in cucina! Dieci soli minuti, Cavaliere, e la
E voi, Lisa, in cucina! Dieci soli minuti, Cavaliere,  e  la cena è servita!
d'onore, di trovarsi qui alle tre per ricondurmi a Napoli!  E  son le tre! Suonano: due, tre... e lui non c'è... non
per ricondurmi a Napoli! E son le tre! Suonano: due, tre...  e  lui non c'è... non c'è... non c'è!
io le ho detto: Non vuole anche due uova al tegame?  E  lei si è messa a ridere, e ha detto: Perché no? Ma prima
vuole anche due uova al tegame? E lei si è messa a ridere,  e  ha detto: Perché no? Ma prima faccio il bagno. E ha fatto
a ridere, e ha detto: Perché no? Ma prima faccio il bagno.  E  ha fatto il bagno, e dopo è venuta fuori con l'accappatoio
Perché no? Ma prima faccio il bagno. E ha fatto il bagno,  e  dopo è venuta fuori con l'accappatoio di Manolo, e si è
bagno, e dopo è venuta fuori con l'accappatoio di Manolo,  e  si è seduta sul tappeto in salotto, vicino a me. E allora
Manolo, e si è seduta sul tappeto in salotto, vicino a me.  E  allora le ho raccontato tutto. A un'altra, a quella Topazia
mi veniva di raccontare tutto, come faccio adesso con te.  E  le ho detto: Ma lei perché l'ha piantato? E lei ha detto:
adesso con te. E le ho detto: Ma lei perché l'ha piantato?  E  lei ha detto: Io l'ho piantato? Col cavolo che l'ho
gentile. Guardi, si tiene il ricamo con la sinistra, così,  e  con la destra si fa andar l'ago, così; e si forma una bella
la sinistra, così, e con la destra si fa andar l'ago, così;  e  si forma una bella curva lunga e leggiera; è vero?
si fa andar l'ago, così; e si forma una bella curva lunga  e  leggiera; è vero?
 E  giacché oramai il dado è gettato, e non è più possibile
giacché oramai il dado è gettato,  e  non è più possibile continuare un equivoco che
continuare un equivoco che comprometterebbe la pace mia  e  quella del vostro amico, vi confesserò schiettamente quello
in pochi minuti. Soltanto la guarnizione è, qua  e  là, staccata. Dammi del refe e un ago! Ah, qui c'è tutto.
la guarnizione è, qua e là, staccata. Dammi del refe  e  un ago! Ah, qui c'è tutto.
cardenia all'occhiello del suo vestito!  E  c'era una cardenia sulla toletta di mia moglie! C'è, c'è
toletta di mia moglie! C'è, c'è intelligenza tra loro!  E  quella che egli porta è anche ingiallita.
a lui una buona fortuna...che lo è anche per sua moglie  e  per suo figlio... che più importa!...E dovrà perderla?...
lui è avvocato... Miss Stower è ricca...e...con l'ingegno  e  col danaro... si riesce a tutto.
 E  appunto perchè sento, vi dico che superate con le vostre
superate con le vostre grida tutti gli elementi del cielo  e  della terra messi insieme!... Par che crolli la casa! E di
e della terra messi insieme!... Par che crolli la casa!  E  di che v'atterrite? Tutto è chiuso e sbarrato...
che crolli la casa! E di che v'atterrite? Tutto è chiuso  e  sbarrato... Rimettetevi calmi, e, se non vi dispiace,
movendo verso Manon che è rimasta muta  e  trepidante, in attesa)
 E  tua madre invece è pessimista. È una che vede guai
è pessimista. È una che vede guai dappertutto. Drammatizza.  E  cosí anche la mia amica Elena, e anche mia madre. E molto
dappertutto. Drammatizza. E cosí anche la mia amica Elena,  e  anche mia madre. E molto pessimista anche mia madre. Io
E cosí anche la mia amica Elena, e anche mia madre.  E  molto pessimista anche mia madre. Io invece sto bene con
così, è così senz'altro.  E  io che credevo che l'Avvocato....
mi sono innamorata di lui. Si chiamava Manolo.  E  la Elena mi diceva: No, no, non innamorarti di quello lí!
mi piace! è cosí nero, cosí nero, sembra il Cavaliere Nero!  E  io dicevo: E chi è il Cavaliere Nero? E lei diceva: Non so.
nero, cosí nero, sembra il Cavaliere Nero! E io dicevo:  E  chi è il Cavaliere Nero? E lei diceva: Non so.
il Cavaliere Nero! E io dicevo: E chi è il Cavaliere Nero?  E  lei diceva: Non so.
siamo sposi! E' questo è il nostro viaggio!... Due cuori  e  un cuore solo... due corpi e un solo corpo, due borse... e
nostro viaggio!... Due cuori e un cuore solo... due corpi  e  un solo corpo, due borse... e un solo vuoto!
e un cuore solo... due corpi e un solo corpo, due borse...  e  un solo vuoto!
della tela, RINA, IDA, AMALIA, BICE,  e  una ragazza sarta, sono in faccende e tutte intente a
IDA, AMALIA, BICE, e una ragazza sarta, sono in faccende  e  tutte intente a piegar delle stoffe, che mettono nelle
grandi scatole portate dalla ragazza sarta. - Altre stoffe,  e  «modelli di carta», trovansi, alla rinfusa e in disordine,
Altre stoffe, e «modelli di carta», trovansi, alla rinfusa  e  in disordine, sui mobili. - RINA è in «toilette» da mattina
in disordine, sui mobili. - RINA è in «toilette» da mattina  e  da casa: AMALIA in vestito severo, come all'atto primo: IDA
da casa: AMALIA in vestito severo, come all'atto primo: IDA  e  BICE in «toilettes» d'uscita. - IDA ha il cappello in
ha il cappello in testa: BICE, invece, avrà messo cappello  e  mantellina sopra un mobile, per ajutar RINA a lavorare.
L'aveva finta, posticcia,  e  non ve ne siete accorto. Il più bel fiocco di crini gli è
più bel fiocco di crini gli è caduto in piena passeggiata,  e  non gli è rimasto altro che un monchino indecente. Siamo al
motivo.  E  io non ti porto mica qui mia madre, io. Sai come è mia
ne ha dei quintali sotto il letto, sotto gli armadi,  e  poi cucina certe minestrine, certi intrugli di prugne e
e poi cucina certe minestrine, certi intrugli di prugne  e  mele cotte, e tutti quei pentolini li mette sul davanzale
certe minestrine, certi intrugli di prugne e mele cotte,  e  tutti quei pentolini li mette sul davanzale della finestra.
tutti quei pentolini li mette sul davanzale della finestra.  E  la sera, si chiude a chiave in cucina, a chiave, sai, tutte
si chiude a chiave in cucina, a chiave, sai, tutte le sere,  e  fino alle due di notte sta lí chiusa a chiave e non si sa
le sere, e fino alle due di notte sta lí chiusa a chiave  e  non si sa cosa faccia, se cucina ancora altre minestrine,
se si lava i piedi, non si sa, non si è mai saputo.  E  se uno s'avvicina alla porta e le dice di andare a dormire,
si sa, non si è mai saputo. E se uno s'avvicina alla porta  e  le dice di andare a dormire, si inviperisce, urla, grida, e
e le dice di andare a dormire, si inviperisce, urla, grida,  e  non apre. Hai capito?
Tu stavi fuori a cena, io ho bevuto un bicchiere di latte  e  me ne sono andata a dormire. Stamattina, dopo che sei
Stamattina, dopo che sei uscito tu, suono il campanello,  e  non risponde. Mi alzo, la cerco in tutta la casa, e non
e non risponde. Mi alzo, la cerco in tutta la casa,  e  non c'è.
sicura della cognizione. È una parola che si può declinare  e  che messa innanzi ad un nome indica, determina.... sì,
o femminile, singolare o plurale. Per esempio, il pero  e  la mela. Il è articolo di sesso maschile perchè pero è
molto...ma è cascato proprio male... Ah, quella Bice!...  E  dire ch'è l'amica intima di Rina!... Bell'amica!... È lei
stesso tempo si avanzano lentamente da sinistra DES GRIEUX  e  TIBERGE. Vestono da abati. - DES GRIEUX appare
Vestono da abati. - DES GRIEUX appare estremarnente pallido  e  stanco, ma sul suo volto e nei suoi occhi è un'espressione
appare estremarnente pallido e stanco, ma sul suo volto  e  nei suoi occhi è un'espressione quasi mistica. - TIBERGE si
è un'espressione quasi mistica. - TIBERGE si stacca da lui  e  si avvicina al gruppo degli ABATINI che è presso la porta
essere come viene viene. Insomma io con Topazia stavo bene  e  mi divertivo come con nessun altro. Mi sembrava tutto:
con lei. Sdrammatizzava. Era una che sapeva sdrammatizzare.  E  invece poi è tornata la Elena, e le ho raccontato tutto, e
che sapeva sdrammatizzare. E invece poi è tornata la Elena,  e  le ho raccontato tutto, e si è messa a piangere. La Elena
E invece poi è tornata la Elena, e le ho raccontato tutto,  e  si è messa a piangere. La Elena non sa sdrammatizzare.
sdrammatizzare. Piange molto, la Elena, è una che piange,  e  ha quel naso lungo lungo che quando piange diventa ancor.
che quando piange diventa ancor. piú lungo, tutto chiazzato  e  bagnato, e mi faceva venire i nervi con tutto quel
piange diventa ancor. piú lungo, tutto chiazzato e bagnato,  e  mi faceva venire i nervi con tutto quel piangere. Diceva:
Lo sapevo, lo sapevo! lo sapevo che andava a finire cosí!  E  come farai con un bambino? E io dicevo: Ma se ho abortito!
che andava a finire cosí! E come farai con un bambino?  E  io dicevo: Ma se ho abortito! Lei diceva Sí, hai abortito,
che ti succede come farai? Come farai, portami via Gesú!  E  io, con la Elena, non mi divertivo. E glielo dicevo. Le
portami via Gesú! E io, con la Elena, non mi divertivo.  E  glielo dicevo. Le dicevo: Non mi diverto piú con te! Mi
Non mi diverto piú con te! Mi diverto solo con Topazia!  E  lei di Topazia era molto gelosa. E diceva: Sei diventata
solo con Topazia! E lei di Topazia era molto gelosa.  E  diceva: Sei diventata cattiva! sei anche diventata cattiva!
niente, nemmeno il gatto, cosí l'ho dato alla portinaia.  E  poi è cominciato un periodo bruttissimo, perché Topazia non
perché Topazia non c'era piú, non avevo lavoro,  e  la Elena col suo naso lungo a piangere su di me, e a dirmi
lavoro, e la Elena col suo naso lungo a piangere su di me,  e  a dirmi che forse facevo bene a tornare Pieve di
in un altro brutto pasticcio con qualche tipo di depravato,  e  io a girare le strade e ad aspettare che mi succedesse
con qualche tipo di depravato, e io a girare le strade  e  ad aspettare che mi succedesse qualcosa. Topazia m'aveva
qualcosa. Topazia m'aveva lasciato un po' di soldi,  e  anche una lettera per un suo amico antiquario, ma questo
mi ha presa nel suo negozio perché aveva già una commessa,  e  Paoluccio al suo negozio dei dischi anche lui adesso aveva
al suo negozio dei dischi anche lui adesso aveva un'altra.  E  io intanto a poco a poco mi disinnamoravo di Manolo ma
un giorno ho incontrato un amico di Topazia, un fotografo,  e  mi ha portato a una festa. Era una festa in una casa di via
festa in una casa di via Margutta, una casa piena di scale  e  scalette, e coi soffitti a mansarda. C'era un mucchio di
casa di via Margutta, una casa piena di scale e scalette,  e  coi soffitti a mansarda. C'era un mucchio di gente, tutti
C'era un mucchio di gente, tutti seduti su quelle scalette,  e  si mangiava cotechino con le lenticchie, e si beveva vino
quelle scalette, e si mangiava cotechino con le lenticchie,  e  si beveva vino rosso, e si ballava. E io ero un po'
cotechino con le lenticchie, e si beveva vino rosso,  e  si ballava. E io ero un po' sperduta, perché, salvo quel
con le lenticchie, e si beveva vino rosso, e si ballava.  E  io ero un po' sperduta, perché, salvo quel fotografo, non
ho bevuto un po' di vino, non mi sono piú sentita sperduta,  e  sono diventata allegra. E lí, a quella festa, ho incontrato
non mi sono piú sentita sperduta, e sono diventata allegra.  E  lí, a quella festa, ho incontrato Pietro. Era seduto sul
festa, ho incontrato Pietro. Era seduto sul primo scalino  e  chiacchierava con una ragazza con dei calzoni arancione,
calzoni arancione, che ho poi saputo che era sua cugina.  E  alla fine io ero completamente ubriaca, non trovavo piú il
io ero completamente ubriaca, non trovavo piú il fotografo,  e  ballavo sola con le scarpe in mano. E mi girava la testa, e
piú il fotografo, e ballavo sola con le scarpe in mano.  E  mi girava la testa, e sono caduta proprio vicino a quei
e ballavo sola con le scarpe in mano. E mi girava la testa,  e  sono caduta proprio vicino a quei calzoni arancione. E ho
e sono caduta proprio vicino a quei calzoni arancione.  E  ho detto: Si ricordi che coi calzoni, non si portano i
Si ricordi che coi calzoni, non si portano i tacchi alti!  E  si ricordi che farsi fare quei calzoni di quel colore, è
proprio una cattivissima idea! Lei non ha nessuno stile!  E  quella li rideva, rideva... Io sono svenuta.
il tango è finito,  e  per un momento tutti sono rimasti muti e accasciati)
il tango è finito, e per un momento tutti sono rimasti muti  e  accasciati)
nostra condizione c'è anche per te....  e  tu frequenti il bel mondo. E quale!
c'è anche per te.... e tu frequenti il bel mondo.  E  quale!
 E  questo è divino!
sono scappata,  e  sono venuta qui a Roma, dalla mia amica Elena, che faceva
perché volevo diventare un'attrice, oppure una ballerina.  E  poi perché non volevo piú vedere tutti quei pentolini e
E poi perché non volevo piú vedere tutti quei pentolini  e  quei giornali. E mia madre, quando ha visto che ero
non volevo piú vedere tutti quei pentolini e quei giornali.  E  mia madre, quando ha visto che ero scappata, è corsa da mio
è corsa da mio padre, a dirgli che doveva corrermi dietro.  E  mio padre le ha detto che neanche se lo sognava, e che io
dietro. E mio padre le ha detto che neanche se lo sognava,  e  che io magari facevo fortuna, magari diventavo davvero
facevo fortuna, magari diventavo davvero un'attrice famosa,  e  li mantenevo tutti, lui, mia madre, quell'altra donna che
tutti, lui, mia madre, quell'altra donna che lui aveva  e  i loro bambini. E mia madre se n'è tornata a casa, e
madre, quell'altra donna che lui aveva e i loro bambini.  E  mia madre se n'è tornata a casa, e dev'essersi consolata a
aveva e i loro bambini. E mia madre se n'è tornata a casa,  e  dev'essersi consolata a pensare che io diventavo forse come