delle energie a grandi distanze, se l'illuminazione elettrica si è largamente diffusa, si è anche reso più frequente il caso di guasti o d'interruzioni
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; con un po' di abitudine, le distanze, che prima sembravano eccessive, si accorciano; e la necessità di muoversi un po' di più, di far giornalmente
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qualsivoglia sistema rigido, cioè di una figura che, durante il moto, conservi inalterate le mutue distanze dei suoi punti, presi a due a due in tutti
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tempo, un sistema di punti si muove in modo che la velocità di ciascuno sia esprimibile sotto la forma (26), le mutue distanze di codesti punti si
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congiungenti AI col centro istantaneo di rotazione e, scalarmente, proporzionali alle rispettive distanze da I.
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e uguagliando i momenti risultanti rispetto ad I e osservando che le distanze Γλ I, C l I non sono altro che i raggi di curvatura ρλ ed r l di λ ed l
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Infatti, la somma delle distanze di I dai due punti O', O'1, invariabilmente collegati ad F', è appunto Δ.
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D’altra parte, se indichiamo con d 1, d 2 le distanze (ancora incognite) di C dalle r 1, r 2 rispettivamente la condizione di eguaglianza delle
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per i quadrati delle loro distanze da P, cioè il numero:
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segmento A l A 2 e avere da r 1 ed r 2 distanze d 1 e d 2 tali che risulti ancora
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2.° Il momento d' inerzia rispetto ad un piano π, cioè la somma dei prodotti delle masse dei punti di S per i quadrati delle loro distanze dal piano
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1.° Il momento di inerzia rispetto ad un punto P, cioè la somma dei prodotti delle masse dei punti del sistema S per i quadrati delle loro distanze
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distanze del baricentro G o dalle due basi stanno tra loro nel rapporto essendo a e b le lunghezze delle basi. Da ciò la seguente costruzione si prolunga AB
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di punti potenzianti Q i (i = 1, 2…, n); cosicché dette m i le rispettive masse, x i, y i, z i le coordinate, r i le distanze da P, avremo per ognuna
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chiaro a priori data l’inversa proporzionalità ai quadrati delle distanze.
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l'eguaglianza delle due intensità, le quali sono rispettivamente ed ove con r ed r' si denotino le distanze di P dai due punti Q e Q'. A tale scopo
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Ciò posto, indichiamo con r ed r' le distanze di P e di P' da un P punto generico Q di σ. In virtù della relazione ρρ' = R 2 i due triangoli QOP
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materiali vincolati in guisa che, presi a due a due in tutti i modi possibili, conservino inalterate le mutue distanze, qualunque sia la sollecitazione e
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ove si designano con h 1, k 1, le distanze, rispettivamente, di P 1 e Q da P 2 P 3 , e Φ 1 l’intensità della reazione Φ 1 . Se si rappresenta con Δ l
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, distante h da A, è semplicemente inserito in un cuscinetto. La gru pesa p, e sopporta un carico q applicato in C. Le distanze del baricentro e di C
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dove τ,p 1, p 2 hanno significato evidente, 2a = B 1 B 2 , b è l'altezza di a sulla catenella, e a 1, a 2, sono le distanze dei baricentri G 1, G 2
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delle coordinate geografiche di un suo punto qualsiasi, e via dicendo. In ciascuno di questi casi le distanze fra i vari punti del corpo mobile
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