Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: direzione

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la proiezione del risultante di più vettori su di una data  direzione  coincide col risultante delle proiezioni dei vettori
anzitutto quale relazione forniscono queste leggi tra la  direzione  OB di diffusione del fotone e la direzione OD
leggi tra la direzione OB di diffusione del fotone e la  direzione  OD dell'elettrone di rimbalzo, cioè tra gli angoli θ e θ'
scrivendo che si conserva tanto la sua proiezione nella  direzione  AO, quanto quella in direzione perpendicolare, dobbiamo
la sua proiezione nella direzione AO, quanto quella in  direzione  perpendicolare, dobbiamo scrivere invece della (8) le due
invero è F la forza (costante di intensità, di  direzione  e di senso) basta scegliere l'asse di riferimento z nella
e di senso) basta scegliere l'asse di riferimento z nella  direzione  e nel verso di F per avere
Se il risultante di un sistema non è nullo, e quindi ha una  direzione  ben determinata, la componente del momento risultante
la componente del momento risultante secondo la  direzione  orientata del risultante è indipendente dal centro di
ogni diagramma polare è ottenuto riportando in ciascuna  direzione  un segmento proporzionale al numero di elettroni diffusi in
proporzionale al numero di elettroni diffusi in quella  direzione  ed i diversi diagrammi corrispondono a diverse velocità
di 54 volt appare un fascio diffratto ben definito, nella  direzione  .
che si annulla uno di questi tre componenti, se la  direzione  di v è complanare a due delle date direzioni; se ne
a due delle date direzioni; se ne annullano due, se la  direzione  v coincide con una di esse.
se durante il moto di un sistema rigido l’asse di moto ha  direzione  fissa entro il sistema, ha pur direzione fissa nello spazio
l’asse di moto ha direzione fissa entro il sistema, ha pur  direzione  fissa nello spazio e viceversa.
più generalmente che la derivata del potenziale secondo una  direzione  qualsiasi non è altro che la componente della forza del
sempre immaginare di far coincidere l'asse delle x con una  direzione  arbitrariamente prefissata. Ma sì può ricavarlo
l’incremento della funzione U, quando ci si sposta in una  direzione  determinata, e la lunghezza dello spostamento. Infatti, se
è ben determinate la  direzione  di necessariamente
vettore, che dicesi vettore nullo, ed ha lunghezza nulla,  direzione  e verso indeterminati. Ogni altro vettore ha una lunghezza
Ogni altro vettore ha una lunghezza non nulla e una  direzione  e un verso ben determinati.
d U e ds è precisamente la derivata di U secondo la  direzione  n, ed F x n(Cap, I, n. 19) la componente di F secondo la
in un moto traslatorio (a traiettoria rettilinea) in una  direzione  data e in un moto traslatorio (a traiettoria piana) secondo
prendendo come velocità i componenti di τ secondo la  direzione  e la giacitura ortogonali assegnate;
si dice uniforme se la rispettiva forza è costante (di  direzione  e di intensità) da punto a punto, come p. es. accade
ristretta perché siano trascurabili le variazioni della  direzione  verticale.
non sono altro che i coseni direttori della rispettiva  direzione  orientata, possiamo dire che in un cambiamento di
si trasformano come i coseni direttori di una qualsiasi  direzione  orientata.
Ω designa un punto fisso ed ω un vettore di  direzione  fissa.
si trova spostato all’ indietro, cioè in  direzione  opposta al moto.
il momento M riesce manifestamente normale alla comune  direzione  dei vettori del sistema (o in particolare si annulla); il
si annulla); il risultante R ha invece la stessa  direzione  dei vettori (o si annulla), cosicché, come or ora, M x R =
equipollentiquando hanno la stessa lunghezza, la stessa  direzione  e lo stesso verso; onde, nel caso dei segmenti nulli, si è
equipollenti, in quanto per tutti la lunghezza è nulla e la  direzione  e il verso risultano ugualmente indeterminati.
di P nell'istante t 0;onde si conchiude che la  direzione  e il senso del moto nell’istante t 0 coincidono con quelli
il preannunziato criterio per individuare la  direzione  e il senso della F nell’istante t 0. Basta farla agire
0. Basta farla agire sopra un punto materiale in riposo: la  direzione  e il senso della forza son quegli stessi del moto iniziale
le superficie equipotenziali sono i piani ortogonali alla  direzione  fissa della forza.
complemento dell’esercizio precedente si determini la  direzione  e l’intensità della minima forza addizionale atta a
risultano indeterminati, colla linea d’azione, anche la  direzione  e il verso.
in particolare, la  direzione  n fosse normale all'asse z, le due probabilità
se, nel caso di due vettori quali si vogliono v 1 e v 2, la  direzione  di uno di essi p. es. di v 1, si considera orientata nel
a quello di v l, le componenti di v 1 e v 2 secondo codesta  direzione  orientata sono date da
a muoversi, e in ogni istante t, posteriore a t 0, la  direzione  e il senso del moto saranno quegli stessi del vettore
viene a mancare questa norma; ma, ammessa la continuità, la  direzione  e il senso iniziale del moto si possono desumere come
iniziale del moto si possono desumere come limite della  direzione  e del senso di v negli istanti immediatamente consecutivi a
segmento di estremi A e B ad una unità prefissata), da una  direzione  e da un verso. E ad evitare equivoci giova rilevare
verso. In altre parole si riguardano come aventi la stessa  direzione  due segmenti orientati appartenenti alla stessa retta o a
la componente del secondo membro della (26), secondo la  direzione  orientata dell’asse delle x .
equipollenti, nello stesso modo in cui a determinare una  direzione  si può scegliere una qualsiasi delle rette parallele,
Poiché, data una qualsiasi  direzione  orientata, si può sempre immaginare di aver prescelto uno
del risultante di più vettori secondo una qualsiasi  direzione  orientata è data dalla somma(algebrica) delle analoghe
c denota un vettore costante in grandezza e  direzione  (doppio della velocità areolare del moto centrale).
cosicché, in particolare, il piano coniugato alla  direzione  di AA' biseca entrambe le corde AA' e BB'. Ciò implica
in generale, data una qualsiasi  direzione  orientata r, dicesi componente (o coordinata) di un vettore
vale a dire dell’angolo (non maggiore di π) che la  direzione  orientata di v forma colla r. Se v = 0, si assume = 0 anche
col suo modulo k il numero d'onde 1/λe colla sua  direzione  la direzione di propagazione (1) È utile rilevare fin da
suo modulo k il numero d'onde 1/λe colla sua direzione la  direzione  di propagazione (1) È utile rilevare fin da ora che nel
p dei fotoni (v. § 3): questo ha infatti la stessa  direzione  di k e la grandezza : si ha quindi (77') [formula
meridiano, si ottiene il momento magnetico totale nella  direzione  dell'asse polare, che è
la radiazione diffusa nelle varie direzioni: nulla nella  direzione  dei raggi primari, cresce con l'angolo θ fra la direzione
direzione dei raggi primari, cresce con l'angolo θ fra la  direzione  di osservazione e quella dei raggi primari, e raggiunge il
trarre dalla (2) svariati criteri per desumere tanto la  direzione  e senso quanto la intensità di una forza dai caratteri
qui, come esempio, un ovvio criterio per riconoscere la  direzione  e il senso di una qualsiasi forza F in un dato istante t 0.
della velocità angolare, è somma di due vettori aventi  direzione  costante ma, in generale, lunghezza variabile, talché
variabile, talché risulta, salvo circostanze speciali, di  direzione  variabile nel tempo. Perciò il moto risultante dei due moti
il vettore ω1 + ω2 , risulti anche esso, come ω1 e ω2, di  direzione  costante.
derivato di un vettore (variabile comunque in  direzione  , ma) di lunghezza costante è perpendicolare al vettore
- A, B" - A vengono chiamati i componenti di v secondo la  direzione  e la giacitura date. .
la stessa direzione, ma ha verso opposto, perché sulla  direzione  ortogonale alla giacitura di v 1 e v 2 il verso, rispetto a
spazio preso come origine, ed hanno comuni la lunghezza, la  direzione  e il verso. L’ente astratto che si può far corrispondere a
l’ente geometrico caratterizzato dalla lunghezza, dalla  direzione  e dal verso di AB (astrazion fatta dalla sua origine)dicesi
secondo luogo, prefissate una  direzione  e una giacitura non appartenentisi, si considerino per A la
per A la r retta e il piano aventi rispettivamente codesta  direzione  e codesta giacitura e si conducano per B il piano parallelo
e si può dire che ogni vettore unitario individua una  direzione  orientata e viceversa.
del mobile con altri corpi. Esse agiscono sempre in una  direzione  che contrasta il moto, anzi in direzione opposta ad esso,
sempre in una direzione che contrasta il moto, anzi in  direzione  opposta ad esso, quando si considerano soltanto punti
e tangenziale basterà determinare le componenti di a nella  direzione  di ΩP e nella direzione ortogonale; cioè, ove si designi
le componenti di a nella direzione di ΩP e nella  direzione  ortogonale; cioè, ove si designi con ρ il raggio vettore
e trasversa, vale dire delle componenti a ρ e aΘ secondo la  direzione  orientata O P e la direzione ortogonale, orientata rispetto
componenti a ρ e aΘ secondo la direzione orientata O P e la  direzione  ortogonale, orientata rispetto ad OP come l’asse y, è
generico punto P, distinto dall’origine O, così definita :  direzione  normale al raggio vettore OP; verso delle anomalie
vettori τ ed ω dipendono esclusivamente dal tempo, ed ω ha  direzione  fissa.

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