Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: dire

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Si fa non si fa. Le regole del galateo 2.0

180579
Barbara Ronchi della Rocca 33 occorrenze
  • 2013
  • Vallardi
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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secoli fa... Poi ci sono schemi e regole, modi di fare e di dire che andavano così bene per i nostri genitori (o per i nostri nonni), ma ai quali oggi

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tranquillizzare il vegetariano, «dimenticarsi» di dire all'astemio che il long drink è leggermente alcolico, negare la presenza dell'aglio in una salsa, può

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», l'ospitalità è sacra solo fino a un certo punto, quindi possiamo benissimo dire: «Per favore, non portare questa roba a casa mia, non mi va». Se si

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portacenere di design e delle candele mangiafumo. Una telefonata di ringraziamento, un regalo o un mazzo di fiori per dire grazie sono gesti doverosi.

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Soprattutto in città, il bene di tutti è quello di ciascuno, e mancare di rispetto agli altri vuol dire non rispettare noi stessi.

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fa per dire) vista. La vita di campagna non è cafoneria: vietato parcheggiare l'auto dove ci fa comodo, lasciare in giro oggetti e indumenti, fare

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scortesia, come pure sternutire e soffiarsi il naso in pubblico; in compenso, ubriacarsi dopo il lavoro è non solo perdonato, ma incoraggiato. E che dire

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(la mia) ex»: anche se non l'amiamo più, attribuiamogli un nome. Ancora più inopportuno è continuare a dire «mia moglie/mio marito» quando siamo già

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un falso che piace a pochi); il giallo, che una volta era il colore della gelosia, oggi vuol dire allergia, vivacità, come l'effetto multicolore, che

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Ci sono frasi da non dire mai, quando si consegna un regalo: «Sai, l'ho preso da...», «Hai visto, è di...» e giù il nome di un negozio prestigioso o

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Appena riceviamo un pacchetto o un mazzo di fiori, liberiamolo dalla carta e ringraziamo il donatore, cercando di dire qualcosa di gentile per

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succede (purtroppo, verrebbe da dire), ma di sicuro le tante ore che trascorriamo al lavoro potrebbero essere molto più gradevoli se ciascuno osservasse

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giapponesi, che li distribuiscono in maniera indiscriminata (oserei dire compulsiva) a tutti quelli che incontrano: il momento giusto è quello del commiato

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sciatteria che offende anziché sedurre. Quindi, la parola «casual» non va presa alla lettera, non vuol dire pescare gli indumenti a casaccio

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dell'assente ci metterebbe in rotta di collisione con i presenti). Andare d'accordo non vuol dire accettare passivamente un punto di vista che ci

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. Oggi, per fortuna, il saluto è contemporaneo, senza «diritti di precedenza» e formalismi. Ma mai sciatto. II che significa guardare negli occhi e dire

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È importante, qualunque sia la nostra posizione nella gerarchia aziendale, imparare a comunicare sempre in maniera rispetttosa (che non vuol dire

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ascensore e le e-mail in codice non ingannano più nessuno. Se no, il modo migliore per «smontare» un'avance è dire di no con tono di voce normale

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dappertutto o ammesso in certi luoghi, e adeguarcisi; il secondo è saper dire «Permesso», «Per favore», «Grazie» e «Scusa, ho sbagliato». Due regole un

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In teoria, anche nella vita privata bisognerebbe presentare le persone secondo certe regole, cioè dire per primo il nome di chi è meno importante

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cantare. Cancelliamo dal nostro vocabolario espressioni del tipo: «Ti giuro, cioè, voglio dire, attimino, allucinante», non iniziamo tutti i discorsi

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sa di bruciato, o «sontuoso» un salotto normale (meglio «caldo», «confortevole»). Attenzione ai complimenti «a doppio taglio»: dire a un'amica «Non ti

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. E che invece un sorriso, una carezza, una stretta di mano sostituiscono benissimo le parole che non riusciamo a dire. Quanto ai formalismi, intesi

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piccoli debiti, si sottrae agli obblighi di condivisione delle spese: noi, per dire grazie all'amico che ci accompagna in centro con la sua auto, ci

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, se si vuole, «Noi viviamo insieme». In occasioni e ambienti in cui l'informalità del rapporto sembra non essere ben accettata, dire «Mio marito» o

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abitudini sono migliori») e i conseguenti tentativi di cambiare l'altro. Non diamo niente per scontato, dalle abitudini più semplici, ai modi di dire

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(e convinciamoci) che non c'è niente di buffo nel dire le parolacce, quindi evitiamo ogni forma di grossolanità verbale e di turpiloquio abituale

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e cognome, quando incontrano per la prima volta i padroni di casa. Il secondo è saper dire «permesso», «per favore» «grazie». Due regole un po

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costi all'interno della «famigliastra» i rapporti di tipo tradizionale: accontentiamoci (si fa per dire) di costruire una tribù di amici. Il rapporto più

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: è un nostro diritto dire di no, ma è un dovere farlo senza arroganza né rabbia, motivandolo con frasi pacate: «In questo momento proprio non posso

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disdire un appuntamento, d'affari o di cuore. E mai usarli (ma neppure lettere e telegrammi) per dire addio. Avventura estiva, matrimonio o adulterio

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dire un breve «Scusate» -«Buon appetito» -«Prosit, cin cin» durante i brindisi -«Non ha capito» meglio «Non mi sono spiegato bene», «Non sono stato

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non si rifiuta mai, il vino sì, ma basta dire «no grazie», senza coprire il bicchiere con la mano; -è molto maleducato bere vino e rosicchiare pane e

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IL nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri

190685
Schira Roberta 17 occorrenze
  • 2013
  • Salani
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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modo corretto. - Prima di dire non mi piace, si assaggia. - Non si dice: «Che schifo!» - Non ci si alza da tavola se non si è finito di mangiare

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mangiare insieme rappresentano il momento e la circostanza ideale per far emergere la vera natura di un individuo. È vero, qualcuno potrebbe dire che

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vuol dire che ha la coscienza sporca. - Litiga al telefono con la ex moglie per gli alimenti. - Mangia con la testa dentro il piatto. - Messaggia con un

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, senza esagerare. - Le lenzuola di seta. È scorretto, banale e antiafrodisiaco: - Piantarla al ristorante se non è carina come vi era sembrato. - Dire

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al piede che dondola e ricordate che la reazione deve seguire quasi immediatamente lo stimolo verbale. Voglio dire, non restateci male se lui dondola

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più che affrontare questo frutto con forchetta e coltello. Voi direte, non mi servirà mai! Mai dire mai. Diceva così anche Luisa, la mia amica single e

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utilissima cosa il sapere essere ne' suoi costumi e nelle sue maniere gratioso e piacevole». Che sarebbe come dire: è ovvio che, per chi vuole vivere

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fece furba e, appena alzato il telefono, imparò a dire: «Sei libero il 31 marzo?» Non cadete nel tranello: se vi pongono questa domanda, almeno cercate

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stretta di mano nella seconda parte del libro; ora basti dire che deve essere ferma e decisa. Ricordiamo che negli Stati Uniti la stretta è uno degli

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Dire «Buongiorno» o «Buonasera» seguiti dal proprio nome è una maniera elegante e semplice di presentarsi. Altre formule suonano un po' ipocrite, dal

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gambero fa solo sorridere di solidarietà. Infine, bisogna dire che anche nei posti più chic le tavole oggi tendono a essere più lineari e minimaliste di un

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dire che è meglio prepararsi qualcosa di sensato da dire in un caso o nell'altro: niente di peggio che veder balbettare un ospite qualche banalità

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di servire. Fatevi dire anche la temperatura. Se optate per una bollicina, fate in modo che sia fredda al punto giusto; non c'è nulla di peggio di

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e vino. - Le bevande vanno sempre servite sulla destra. - Quando vi si chiede se volete altro vino, non coprite il bicchiere con la mano; basterà dire

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nessuno potrà mai dire di voi che vi comportate male a tavola. Dunque, un buon commensale: - Non dice «buon appetito». - Non fa cin cin al momento di

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del suo modo di dire alle donne che sono speciali. A Tracy: «Senti, tu sei la risposta di Dio a Giobbe: sai, avresti messo fine a tutte le discussioni

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educati ne esistono, ma qui ci riferiamo alla maggioranza, che tra parentesi mi è più simpatica. Insopportabili, a dire il vero, sono i bambini già

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