linguistiche fine a se stesse. Altrettanto si può dire circa molte manifestazioni pseudo-scientifiche, cibernetiche, filosofiche, che, in definitiva
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questo volume non abbiano più nulla da dire. Se questo è vero per alcuni dei “grandi maestri” sopravvissuti “sino ad oggi” (Ben Nicholson, Miró, Melotti
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Il pittore era cambiato. Come il poeta che prima di tutto si libera del “saper-dire" e vuole che spariscano i sostegni e le fondamenta della realtà
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abbia acquistato proprio quella "vita," voglio dire quella "realtà."
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deve' essere un modo di vivere, uno stile, per così dire, di vita. In questo consiste la sua forma, ed è proprio nel suo essere inutile che essa è
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Quando ci son dentro, nel mio quadro, non mi rendo conto di quel che sto facendo. È soltanto dopo un certo periodo, impiegato a, come dire, "far
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precedente (il che significherebbe considerare un'azione come un "capolavoro” potenziale) vuol dire stabilire una separazione tra il “linguaggio
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pubblico. Il pubblico dell’arte concettuale, invece, è formato soprattutto da artisti: vale a dire, non esiste pubblico separato dai partecipanti. In un
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vista o capita in un contesto puramente formale. Questa è la vera e reale differenza. Non si può dire che ciò che è simile è simile; se si vuole capire
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Una è legata a una “semiologia dell’immagine ottica” e, inversamente, l’altra è legata al significato, vale a dire alle “strutture denotative”. La
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avevano voluto dire la apertura di nuovi orizzonti di scritture asemantiche ancora ignote all’arte occidentale, nel caso di Fautrier, per contro — come in
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ambiente artistico (o, meglio ancora, geografico) — si potrà ben dire che in molta pittura americana degli ultimi anni è possibile avvertire la presenza
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decisamente concrete di Balla (che a dire il vero deve essere riconosciuto come imo degli autentici precursori di questa tendenza), di Delaunay, di
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