scapoli o vedovi, saranno invitati in casa dei coniugi. E' inutile dire che quando si va in visita, si deve vestire con la massima eleganza, evitando
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eventualmente l'ascoltatore avrebbe potuto e voluto dire, non l'interessa più. Il saper bene ascoltare è la buona qualità di molte donne intelligenti, per
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comprendere mediante oggetti, che spesso possono dire più che le parole. Regalare è veramente un linguaggio, un linguaggio della fantasia e del cuore
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in ogni caso dire, « tante grazie » o « mille grazie », ma più cortese o raccomandabile è l'espressione: « Lei è molto gentile, grazie! » La risposta
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parole. Altro è dire: « Una società allegra » o « una società ubriaca »; altro è parlare della faccia di una persona oppure del suo muso. Fra questi
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tosse, lo sternutare, la pulizia del naso, il grattarsi ecc., di nascosto, per così dire, dietro alle quinte. Soffiarsi il naso con un suono di trombetta
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volte colle dita sulla parte superiore del naso, lo stimolo cesserà senz'altro. L'uso di dire « salute » o « salve » quando qualcuno sternuta, va
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troviamo riprovevole questo far mostra d'una espressione del viso falsa ed artificiale, ciò non vuol dire che approviamo se qualcuno sottopone
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molti capelli corti, dunque ancora giovani. Se fra i capelli rimasti sul pettine, più di un quarto sono più corti di 12 centimetri vuol dire che la
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, ma semplicemente ripetere la frase: « Chi ami più di tutti! » e la ripete finalmente sollevata dalle sue pene di non dover più dire: chi! Se invece
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galoppare di un cavallo e da qui passerà a dire che noi siamo inferiori agli animali ed ai selvaggi e che perciò l'esperimento che sta per fare non può
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fermano ad ammirare tutte le vetrine, fanno un effetto un poco ingenuo, per non dire stupido. Signore non dovrebbero mai fermarsi a lungo innanzi ad una
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difetto? Risposte: 1. Per la smania di dire sempre bene del prossimo finite per adulare. 2. Di promettere più di quanto mantenete. 3. Di non applicarvi
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volta che si presenta il numero 7, sia semplice che nei suoi multipli oppure nella decade, il giocatore a cui spetterebbe di dire questo numero deve
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incomincia: E' arrivata una nave carica di... A », dicendo questo, l'organizzatore getta la palla ad una delle persone che, ricevendola, deve subito dire un
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maestro di musica - dire un verso su due parole indicate - dire a ciascuno una gentilezza ed una villania - cantar male qualche ritornello in voga - dire
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oggetto o un animale che vola effettivamente, mette pegno. Il gioco può essere variato anche nel modo seguente: l'organizzatore comincia a dire: vola vola
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dire che il penitente deve fare tutto quanto gli viene ordinato, volta a volta, da ciascun giocatore.
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semplici presentano alle volte difficoltà inopinate. Ad esempio: « Il gallo, il gallo e non la gallina » Nessuno è capace di dire: « Il gallo, il
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in così dire, presa la mano di una compagna, montò con essa in barca, traversò il fiume e, depostala a riva, tornò donde era partita. Fatta entrare in
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dalla tavola si afferma di essere in grado di dire il numero delle carte alzate, soppesando i due pacchetti di carte che così si formano. E si levano
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, ricchezza, grandezza, potenza, vittoria. Ma se è capovolto ha gli stessi inconvenienti del fante, benchè in quantità minore. Nove normalmente, vuol dire
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21 è obbligato a dire: - Sballato, e paga la posta al banchiere. Dopo aver dato a tutti i giuocatori le carte domandate, il banchiere fa il suo giuoco
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tredici deve lasciare le tre carte all'ultimo, vale a dire: il tallone, non essendo, in tal caso, che di sette carte, egli non può prenderne più di
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proprio giuoco e disporre i colori, vale a dire mette i cuori coi cuori, le picche colle picche, e così di seguito. Un giuocatore deve anzitutto osservare
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altre carte altrettanti punti quanti ne indicano. Raccolto il punto, il primo a giuocare lo accusa, vale a dire accusa il punto che ha, e chiede al suo
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domanda dell'avversario. Questi, essendo in mala fede, potrebbe sempre dire: non vale, nel caso si dimenticasse di mostrarlo prima di giuocare. 7. La
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adoperò un mazzo di carte falso; vale a dire: un giuoco di carte nel quale mancavano una o parecchie carte, oppure vi erano uno o parecchi doppietti
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8. Della rinuncia o sottoforza. Rinunciare vuol dire: non giuocare nel colore, domandato, pur avendo carte da rispondere. Sottoforzare, invece, è
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esame sarà negativo uno di essi dire: doppio (contre). Chi dichiara doppio senza fare le prese dichiarate, perde 100 punti per ogni levata fatta in meno
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Straddler. - Vuol dire raddoppiare il pari che un altro giuocatore ha fatto. Tree-Tris. - Parola inglese che significa tre, ed è sinonima di brelano.
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a mangiare uno o due pezzi all'avversario per mangiargliene altrettanti. Chiudere, vuol dire mettere un pezzo avversario in condizione di essere
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»? - Arturo Sullivan. potè dire, che nel suo impero il sole non tramontava mai? - Carlo V. (1500-1556). ha tagliato il nodo gordiano - Alessandro Magno, re di
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circolazione. Se un automobilista mostra col braccio a destra, ciò vuol dire che egli volterà a destra. Vetture moderne hanno già i loro segnali luminosi
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. Mantegazza Esser bello vuol dire diffondere a sè molta gioia: e una bella creatura cammina sempre circondata da un aureola luminosa che consola quanti
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volta al giudice del tribunale che ha molto a fare, non mai a quello della tua coscienza. Mantegazza, Il bene e il male Esser buono non vuol dire non
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Dolore. Gli uomini costumano dire: fedele come un cane. S'ingannano; dovrieno dire: fedele come il dolore, e direbbe meglio. Guerrazzi. Il dolore è
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il bene è lasciare loro l'eredità più preziosa. In questo modo possiamo dire di essere utili anche dopo morti. Mantegazza, Il bene e il male L'arte
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Ariosto. Orlando Fur. Gelosia vuol dire propriamente un dolore del sentimento dell'amore, e quello precisamente che è prodotto dall'offesa recata a
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degli uomini si può dire questo generalmente, che sieno ingrati, volubili, simulatori, fuggitori dei pericoli, cupidi di guadagno; e mentre fai loro
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desideroso. Alimenta sempre più dentro di te questo fuoco sacro dell'amore che t'arde e ti purifica, il fuoco divino! Chi t'ha sentito una volta non può dire
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Ubbriachezza. L'ubriachezza vuol dire demenza, vuol dire morte morale di sè stesso; vuol dire trasformazione di un uomo in un animale, che vacilla e
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. Ben si può dire che l'uomo non ha nemico maggiore di sè stesso. Firenzuola. Ricercare sul terreno umano la perfezione, è ricercare la pietra filosofale
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R. Rra avis. Uccello raro. Orazio, Satire. Relata refero. Riferisco cose già riferitemi. Erodoto. Ridentem dicere verum. Dire il vero ridendo. Orazio
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contegno impeccabile ed attenersi alle norme prescritte dal regolamento, come « non fumare » ecc. E' inutile dire che si devono portare seco i documenti
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questione di denaro » si sente spesso dire: con ciò si vuol dire che uno che ha pochi mezzi, sta innanzi ad un problema insolubile. mentre a chi è ricco
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società ecc. Partendo dall'ufficio si potrà dire « buon appetito », fra colleghi. Il saluto « a rivederci » sarà sempre detto dal signore o dalla signora
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ditta che rappresentano e dire il proprio nome nel caso che sia loro richiesto. Negli uffici pubblici non ci si presenta agli impiegati. Quando però per
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non si può dire sgarbato. La presentazione più elegante consiste nel denunciare soltanto il cognome, chinandosi leggermente. E' opportuno denunciare
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» o col « voi », la forma indiretta; per esempio, invece di dire: « signor direttore La chiamano al telefono » oppure « permette, signora, che
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