Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

518379
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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, è infinitamente piccolo, di maniera che si può dire, che per un piccolo foro del diametro di un millimetro può passare una quantità innumerevole di

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vede che la velocità delle ondulazioni delle molecole dell’etere, nel produrre la luce, si può dire essere infinita.

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trova essere in ragione inversa del quadrato della distanza del corpo dall’origine della luce. Ciò viene a dire, che la luce, quando essa si diffonde

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Intensità relativa dei colori. — Abbiamo visto che la luce può differire immensamente di intensità. Lo stesso si può dire dei colori, di cui spesso

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’acqua è capace di colorare ancora sensibilmente quest’acqua che non ne contenga che 1/50.000 del suo peso. Si può dunque dire che la intensità del

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quantità costante relativamente alla gradazione precedente. Vale a dire, ogni termine o numero, cui si fa esprimere la quantità di colore, sarà eguale a

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visuale di una lente non coincide sempre col foco attinico, vale a dire, che i punti in cui si riuniscono dietro la lente i raggi visibili non sono

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diminuisce 1/d, e che cresce perciò il valore di d, vale a dire, che diminuendo la distanza dell’oggetto dalla lente, la distanza della sua immagine cresce

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tal caso i raggi che emergono dalla lente vanno ad incontrarsi in un punto posto a distanza infinita, vale a dire sono paralleli.

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questi punti sarà l’immagine dell’oggetto. Quest’immagine sarà non solamente capovolta, ma ben anche rovesciata, cioè a dire che sarà non solo in

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. Bisogna tuttavia dire che l'impressione non si diminuisce nello stesso rapporto con cui la luce viene sottratta; ed un tale risultato sembra

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far comprendere ciò che saremo per dire circa agli oggettivi fotografici, ma io non posso astenermi dal qui riferire le seguenti riflessioni, sulle

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8° Quando la luce incidente arriva in onde pochissimo curve, cioè a dire quando gli oggetti sono considerevolmente lontani, il sistema ottico può

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prendere le vedute. Bisogna però dire, che la nitidezza è ancor notevole anche colla combinazione ortoscopica, poichè l’immagine, che con essa si ottiene, è

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basta ordinariamente la grandezza che dà la lastra intiera. Non è necessario il dire che con una camera oscura, capace di produrre una data dimensione

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conoscere l’ingegnoso istrumento che serve all'osservazione delle prove stereoscopiche, vale a dire lo stereoscopio. Noi dunque tratteremo

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perpendicolare tra il piano e la linea che congiunge i due occhi sia tale che le due prospettive sopra di esso si possano ancora vedere distintamente, vale a dire

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Vale a dire, un acido debole, venendo a contatto con una base debole, si comporterà è vero come un acido debole, e vi sarà poca affinità colla base

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generali con dire che nella chimica il simile respinge il simile, il dissimile si attira.

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Le basi, non altrimenti che gli acidi, vengono riconosciute ancora da altre proprietà a tutte comuni. Vale a dire dal loro sapore caustico, dalla

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’ossigeno. E noi enunciamo questo con dire che per togliere ogni sua proprietà al solfo, e formare una combinazione chimica di solfo e di ossigeno

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Nello stesso modo si deve dire, che siccome per levare ogni sua proprietà ad 1 parte di idrogeno occorrono 8 parti di ossigeno, e che un eguale

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doverla preparare, e la cosa è oltre ogni dire fastidiosa quando si viaggia. Per buona fortuna si può rimediare a questo, si può sempre rendere l

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grande di quella del ghiaccio per liquefarsi; vale a dire assorbe 500 gradi di calore, come si desume dal calore che il vapore d’acqua trasmette all

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Si può dire senza esagerare, che non vi è una sola arte, la quale non metta a profitto l’acido solforico. Da quest’acido dipende la fabbricazione

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alterarsi col tempo in modo da diventare inservibile per la fabbricazione del collodio fotografico, così non sarà inutile il dire in qual modo si debba

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dilungatissimi, vale a dire se il corpo a determinare è in piccolissima porzione relativamente al suo dissolvente.

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Supponiamo che la contrazione sia 1/c’, vale a dire che dopo il miscuglio il volume sia soloV + V’/c, avrassi allora VD + V’D’ = V + V’/c d…………(2)

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differenza è sufficientemente sensibile, ciò vuol dire che la carta può accusare una differenza di titolo eguale all’1/11 di 1/500: infatti il titolo del

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Questa esattezza rapportata alla quantità di acqua, in cui così poco acido si trova disseminato, mi pare riguardevolissima, per non dire impossibile

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Si hanno vari procedimenti per produrre le prove negative, o a meglio dire si hanno varie sostanze sovra cui riceverle, le quali sostanze necessitano

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Noi descriveremo ciascun procedimento in altrettante sezioni, e ci fermeremo sopra ciascuno in ragione della sua importanza, vale a dire

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Sensibilizzare l’albumina vuol dire toccare col mezzo dell'aceto-nitrato d’argento la pellicola di albumina che trovasi sulla lastra di vetro

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togli il vetro spulito ed al suo posto introduci la lastra sensibilizzata. Non occorre di dover dire che la superficie sensibile deve esser rivolta

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Dopo che avrai lasciato agire la luce per 5-10-20 minuti, o a meglio dire per uno spazio di tempo che giudicherai sufficientemente lungo secondo l

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contemporaneamente un’immagine positiva assai ben venuta. Vale a dire i neri della negativa, come il cielo, danno i bianchi sulla carta mentre i bianchi

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La prova negativa dopo il suo lavamento nell'acqua si può dire che è già fissata per metà, imperocchè ora si potrà illuminare molto più liberamente

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Osserva che l’acido nitrico a 40° avendo una densità o peso specifico di 1,35, ossia a dire 100 centimetri cubi di questo acido pesando 135 grammi

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Taluni nella preparazione del collodio raccomandano una quantità molto minore di pirossilina, vale a dire la metà soltanto di quella da noi impiegata

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osservare. Non bisogna però dire che nulla si possa rimproverare all’ioduro di cadmio, poichè esso ha la proprietà di rendere il collodio glutinoso, di

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sensibilità che nella primavera; saremmo per dire che nell’estate la sensibilità è minore che nella primavera. Ciò dipende dai vapori acquei che si innalzano

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infine l’opacità, o per dire più esattamente la translucidità prodotta dallo strato sensibile è assai forte, allora è segno, o che il collodio era

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quantità di impressione luminosa è impercettibile all’occhio quando è minore di 1/10 di quella già effettuata, sia in più che in meno. Vale fa dire un

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Ciò è vero per ogni lente, vale a dire quando il diaframma è di 1/40 della lunghezza focale, la capacità della lente di produrre una immagine

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5aFoco chimico e foco visuale. — Le lenti di un oggettivo sono soggette ad avere un foco chimico diverso dal foco visuale, vale a dire: l’immagine

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(a) Questo gallicismo viene spesso usato dai fotografi italiani. Esso non lo trovo nel dizionario del Tramater, Napoli 1830. Si dovrebbe dire lastra

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Non dovrebbe essere necessario di dire che la parte del foglio, la quale venne in contatto colla soluzione di cloruro di sodio, è quella che deve

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sensibile ai raggi della luce come il ioduro d’argento, si può impunemente sensibilizzare ad una debole luce diffusa; ma bisogna dire che è preferibile

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’iposolfito. Il modo di agire di questa soluzione sulla prova è piuttosto complicato, per cui è difficile il dire sino a qual punto il coloramento sia

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di cera, o di cevo nell’olio di olivo, o di noce, sembra dovrebbero produrre lo stesso effetto. Ma debbo dire che gli esperimenti che io feci a tale

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