campagna e dalla campagna al nido e sceglieva per lei i chicchi di grano piú teneri e grossi e saporiti e quando glieli portava le diceva: — Porta
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! ... Ma lui: — Op là! — e saltava di là. Ad un tratto, proprio mentre diceva: Op là! come fu come non fu, gli scivolò una zampa e cascò nel buco nero
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specchio. Era una festa di colori e Cipí volava guardando giú incantato e diceva: — Che bello, Mamí! Guarda là, guarda lí! — Quando fu sopra al fiume
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la passeretta migliorava. Qualche volta essa diceva al compagno: — Che tristezza dover stare qui inoperosa, io che facevo tutto da sola e volavo piú
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le uova sotto il corpo di Passerì. — Fortuna che il nido è molleggiato con la neve dei pioppi, — essa diceva, — se no le uova andrebbero a pezzi! Il
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, e certe volte accadevano baruffe. — Lasciami in pace! — diceva la foglia. — Non vedi che sei gialla ormai? — fischiava il vento. — Che t'importa? Io
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paracadute! — gridò il nuvolone. Un fiocco bianco danzava infatti leggero nel cielo gelido e diceva: — Sorelle goccioline, io volo, addio! Perché non
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della mia mamma diceva che la sua bisnonna già lo conosceva e che lui è vecchio come il mondo e che non morirà. — O bella... — disse Cipí, — ma lui chi
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); diceva che le stelle del cielo non vengono a giocare sul tetto coi passeretti (e mostrava il buco dicendo: là c'è l'orco dal becco uncinato che ammazza
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avevano dichiarato), ma per il compito stesso che gli si affidava. Se pure quella favorita non fosse stata stupefacente come si diceva, non doveva certo
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, come nei sogni può accadere. «Cosa desideri, potente Sultano?» diceva Gentile. «Io ho tredici favorite bellissime, — rispondeva. — Bellissime tutte
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lavorando insegnava all'amico le cose di pittura, e spesso diceva: — Né come frate, Diamante, né come uomo posso farti insegnamento giovevole, ma solo in
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diceva, in quest'opera si decide il mio valore, occorre infine mettere alla fatica ogni forza, destrezza e fede: sperando in piú nel tuo generoso
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sorpresa, stando remissiva a testa china. — Non desidero fare questioni d'obbedienza, suor Marta, — diceva la badessa. — Se quanto ti è chiesto disturba la
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chiudesse occhi ed orecchie. «Mater amabilis!» diceva suor Caterina. «Es dulcis et pulcherrima!» Filippo rispondeva. «Gratia tibi agimus», riprendeva suor
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colline, Sakumat? — diceva il bambino. — Non abbiamo deciso che in questa stanza comincia il mare? Sakumat non rispose, continuando rapido il disegno. Ma
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ricordi cosa diceva quel ragazzo nella storia di Zineb e i pirati, Sakumat? Diceva: «Tutti i pirati sono nemici di tutti». — No, diceva: «Per un pirata
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sguardo lungo le due file di Anziani, come per raccogliere il loro consenso a quanto diceva. Poi tornò a vagare con gli occhi dalla faccia di Gentile
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