’immaginazione ha quindi il suo fondamento nella storia. Ma la ripetizione precisa di un evento è un caso e il caso è un fatto particolare, mentre la
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l'atteggiamento da prendere, determina tuttavia uno stato di responsabilità: di fronte ai fatti l'uomo è libero di agire come vuole, ma avendo coscienza
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Rubens va oltre: gli affetti umani, la “passione della vita” non conoscono limiti di tempo e non hanno un passato, un presente, un futuro. Le
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, specialmente nel secondo viaggio in Italia (1648). Rembrandt ha dietro di sé lo scetticismo religioso di Bruegel, con la sua tesi amara che il mondo
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All’origine ciascuno di quegli elementi era la forma plastica di una funzione statica; ora, anche per l’evoluzione della tecnica costruttiva, la
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Anche la cupola, nel Seicento, perde la funzione, che le aveva fissato il Bramante nel progetto per San Pietro, di conclusione plastica di un
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sul contrasto che sul compenso di verticali e orizzontali, si sviluppano illimitatamente le superfici, si moltiplicano i piani, si modula con ritmo
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Il punto di crisi, per la pittura, è dato dalla specializzazione. Se il pittore è il tecnico della visione e tutto deve fenomenizzarsi nell'arte, è
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La teoria dei “generi” è stata formulata per la pittura, ma in realtà vale per tutta l'arte. Anzitutto, il fatto stesso di isolare i “ generi” limita
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pensiero stesso della storia e trasponendolo dal passato al presente, raffigura il fatto come storico accadimento immediato e dà alla figurazione di
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Il tema dell'umile o del povero eletto da Dio e così investito di una nobiltà superiore ad ogni gerarchia umana è un tema evangelico; ma anche il
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Nella teoria manieristica il quadro di storia era concepito come ordinamento o composizione di gruppi entro uno schema prospettico predisposto: il
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L’antitesi di universale e particolare, spazio e oggetto, rettorica e antirettorica è superata da Velázquez con La resa di Breda (1634-1635). Lo
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Lo stesso può dirsi della pittura di genere quando supera il livello di una produzione corrente, sempre più sollecitata dalle richieste di un
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una specie di verifica e di sanzione delle proprie attitudini sociali: quasi che ciascuno volesse vedersi com'è o come vorrebbe esser veduto dagli
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La pittura di Frans Hals è, di fatto, più sciolta che libera: all’opposto di quella di Velázquez, non costruisce, ma frammenta, disintegra la forma
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suo maestro Grimmer, Elsheimer è collegato a Grunewald e ad Altdorfer: alla concezione cioè di una natura sottilmente demoniaca, fonte di tentazione
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Anche la natura agisce, dice Rubens; anche la, natura patisce, è la risposta di Rembrandt. Dalla malinconia ispirata di Elsheimer Rubens sviluppa il
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Non vi sono gerarchie, neppure tra cosa ed immagine della cosa: il cielo non è meno reale e concreto di un albero, di una roccia; non c'è uno spazio
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La pittura di costume ha origini fiamminghe, dall'amaro quietismo religioso di Bruegel il Vecchio. Nasce come rovesciamento ironico della storia. Se
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Quanto alla socialità bassa dei pittori olandesi di costume, da Teniers a van Ostade e Brouvver, non v'e ragione di giudicarla più autentica della
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Ma c’è la valutazione della situazione pratica, di fatto, che non va oltre la constatazione ed eventualmente la determinazione di una linea di
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Indubbiamente, l’immensa produzione di quadri di natura morta, nel Seicento, e un indizio della crisi ormai prossima della funzione religiosa
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Il Velázquez del primo tempo, dei bodegones, è così vicino a questa interpretazione di Caravaggio da far supporre la dipendenza da una fonte comune
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Ma la pittura non dà cose, bensì immagini di cose. S’intende: con le cose reali il rapporto è di utilità o di fruizione; solo quando le cose siano
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La discussione sul concetto di Barocco è ancora aperta. Il Croce ha scritto una grande Storia dell’età barocca, comprendendo in questo termine e
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Poiché poi il problema del comportamento appare assai più importante di quello della stessa natura umana e il comportamento si esplica nella sfera
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Non meno della rivoluzione filosofica di Descartes e di quella scientifica di Copernico e di Galileo, la crisi religiosa del XVI secolo è causa della
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ad oltranza. Ma, fissandosi come “regola” e quindi perdendo la sua struttura razionale, il suo contenuto intellettivo o di conoscenza, la sua forza
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Nel programma politico-sociale della Chiesa, poi, l’arte fornisce uno strumento essenziale per quel nuovo modo di vita religiosa che Francesco di
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minore che nel secolo precedente, quando era il protetto, il famigliare, il consigliere di pontefici, principi, signori; ma in compenso la sua autonomia
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, come ha osservato il Croce, questa mania di grandezza abbia la sua controparte nel gusto della descrizione minuta, particolaristica, talvolta pedante
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La Rettorica è il trattato dell’arte di persuadere o del discorso; ma, specifica Aristotele, del discorrere nell’Areopago, cioè della discussione
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figurativo. Si passa da lontani riferimenti storici a visioni di gloria celeste, dalla cruda descrizione di un fatto alla vaga promessa di una futura
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La grande creazione politica del Seicento è lo Stato nazionale, la sua forma tipica è la monarchia assoluta. L’Europa moderna è un sistema di Stati
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Come schema di organizzazione dello spazio, la città-capitale differisce profondamente dalla città medievale con la sua vita di quartiere: prevede un
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Il modello della città rappresentativa di un valore ideologico è dato, né poteva essere diversamente, da Roma. È questa, in ordine di tempo, la prima
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La Chiesa non riesce a realizzare che in parte il programma di diventare il fulcro dell’equilibrio politico europeo e la trasformazione urbanistica
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Se la figura della capitale spirituale del cattolicesimo è anche un mezzo di propaganda politica e religiosa, la forma urbis studiata da Sisto V e da
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Il grande esemplare della città come espressione della “ideologia del potere” e Parigi, capitale della più forte monarchia europea e centro di uno
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La chiamata del Bernini a Parigi per studiare il progetto del Louvre dimostra che Luigi XIV voleva dare alla propria residenza un valore di
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, ellittica del colonnato, il cui significato allegorico, dichiarato in un disegno del Bernini, è di formare le braccia di un corpo ideale, di cui la cupola è
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Il Bernini, che è stato anche un grande allestitore di spettacoli teatrali e inventore di artifici scenici, considera il monumento funerario come una
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speciale per il tema barocco del monumento come forma visibile dell'autorità e argomento di persuasione. Nei paesi del nuovo continente, ancora pagani o
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Il sentimento della monumentalità è collegato con il carattere storico-ideologico del monumento e con quella sorta di accumulo di valori che si forma
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Il processo tipico del “monumentale” e l’allegoria: non già nel senso ancora umanistico della lettura di significati occulti sotto la lettera del
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Le volte figurate delle chiese del Gesù, del Gaulli, e di Sant’Ignazio, del Pozzo, sono, rispettivamente, di quaranta e sessant’anni più tardi della
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resto non viene più considerata il modo di costruire ma solo di raffigurare lo spazio. A Bologna sorge perfino una scuola di pittori di prospettive, i
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Il caso più tipico d’illusionismo psicologico si vede nel Baldacchino di San Pietro. S'era invano cercato di collocare sotto la cupola
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Nel campo urbanistico-architettonico, questa concezione dello spazio conduce alla variazione continua dei rapporti di grandezza, all'impiego di scale
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