C'è un rimedio, Maestà. Ve l'ho già detto: Rinunziate di essere Re ... Rinunziate in favore di Centovite che è Principe di sangue reale.
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PERSONAGGI Sua Maestà il Re Dormi La Fata Rosabianca Sua Maestà la Regina Dormiglia Il primo ministro di Re Dormi Il Reuccio "Testa-di-Rapa" Prima
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Ti ho portato un po' di pane e un po' di acqua ... Ma non posso darteli. La chiave della cella l'ha il Re ! Vuol farti morire di fame, povera
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Ed ora, pensiamo a mutare queste teste indegne di un Reuccio e di una Reginotta ...
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(apre gli occhi atterrito e mormora) Tutti contro di me! Tutti contro di me!
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Ahi Benefica Fata! ... Meritereste di essere Regina! (Al Ministro:) Mi sembra di non avere più sonno!
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, galline, capretti, cosce di vitello, di maiale, pietanze d'ogni specie, fresche come uscissero allora dalle mani dei cuochi. Al getto di tutta questa roba
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(dall'interno): Ah! mamma! Ah, Regina! ... (Riprende a cantare.) Di speranza, di dolore Io più vivere non so!
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le posate sono di oro, i bicchieri e le bottiglie di argento. Alcune fruttiere di cristallo ed oro sono ricolme di frutta d'ogni specie. A destra, un
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(fingendo di non capire): ra due mesi. Ve le restituirò sagge, incapaci di far del male, sia pure alle rane ...
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Conto i giorni, conto l'ore ... Dove sei? Perché non vieni? Di speranza e di dolore Io più vivere non so!
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Chi sorride di lassù? Chi risponde di quaggiù? Feste e feste - non è inganno! Nozze e nozze in fine d'anno!
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Maestà, non vi date pensiero di me. Qui non mi manca niente. La mia madrina fata Azzurra mi provvede di tutto.
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(esitante): Non posso! Per rinunziare ... (Si arresta.) (Dall'interno della cella si odono tre voci: della Reginotta, di fata Azzurra, di Centovite.)
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Sono un misero verme di terra che vi prega di fermarvi un momento! (Si precipita verso il Re e lo riscuote bruscamente.)
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(si leva in piedi, commosso, e con aria solenne ripete tre volte): Rinunzio di essere Re! (Appena egli ha pronunziato queste parole, si spalanca
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Mi hanno fatto passar di mente di farvi gustare il pasticcio. (Al servitore) Portate un altro pasticcio ... (Al contadino) E voi che fate ancora qui?
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(mangia avidamente una grossa fetta di pasticcio): Eccellente! ... Eccellente! (Séguita a mangiare, dimenticando di darne al Ministro, e finisce da
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(a tutti e due) Avete poca memoria, Maestà! (Sbuffa più volte di seguito.) Vi ricordate di quel povero contadino, che possedeva un piccolo orto
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E osate di rispondermi così pur sapendo che il giorno delle nozze di nostra figlia sarebbe l'ultimo giorno della mia vita? Me l'ha predetto il "Gran
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Arrivano il Re, la Regina e il Primo Ministro. Il Re, grigio di capelli e di barba, con occhi ammammolati, cammina come uno che caschi dal sonno. Si
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ordini del Gran Mago. Di fuori, si sente un vocio confuso di popolo): Eccomi! (Apre la bocca; ha gli occhi spalancati come chi attende di vedere una
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Castigo di che?
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Ci siamo! (Il gracido lentamente smuore, e sorgono dall'acqua le Ancelle di fata Rosabianca. Si distinguono nell'oscurità per la lieve fosforescenza
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Fate pure, Maestà ... Veglierò io in attesa del Mago. (La Regina si addormenta. Di tratto in tratto apre gli occhi e sùbito li richiude.) Che
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Grazie, Maestà! (Il Re lo guarda in cagnesco. Porta alla bocca un'altra fetta di gallinaccio, e fata Azzurra gliela leva di nuovo dalla forchetta e
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(a tutti): Su, non perdiamo tempo; e poiché non è giusto che gli sponsali avvengano in una rozza stanza di carcere, io la muterò, con la potenza
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(da sé): Dice così ... mentre ha una voglia matta di farle il verso! Se arriverà ad essere Re, sarà un furbone! E allora, poveri Ministri
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Perdono, Maestà! Aspettavo di ricordarmi ...
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Agli ordini di Sua Maestà!
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Sono, forse, meglio di noi?
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C'era una volta un Re molto giovane che avrebbe voluto vivere come tutti i suoi sudditi, libero di fare quel che gli sarebbe parso e piaciuto. Per
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C'era una volta un Re, il quale, dopo una grave malattia, cominciò a sentire grandissima noia di tutto. I Ministri tentavano ogni mezzo per distrarlo
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(con aria di comando): Un po' di largo! (Si strappa la testa, e subito un'altra gliene spunta sul collo. La testa buttata per terra si muta in un
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C'era una volta una vedova, non giovane, né vecchia, che aveva una bottega dove faceva da mangiare per la povera gente. Preparava buone minestre di
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altro servitore posa sulla tavola un ampio vassoio colmo di frittura di pesce.)
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. Il contadino stiè a guardarlo un po'; e siccome il bambino era biondo di capelli, disse: - Si vede che porta il nome con sé; chiamiamolo: Olio! Il
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Preferisco la mia, quella di mangiar poco.
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(interrompendolo): ... di mela! E paiono due bambini ...
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(destandosi di soprassalto): Dov'è? ... Dov'è? ... Fatelo arrestare!
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(di dentro): Entrate per il buco della serratura ...
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C'era una volta un vecchio giardiniere che si vantava di possedere i più bei fiori del mondo. Magro, bianco di capelli, curvo, passava le sue
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Sì, Maestà. Il Mago dovrà passare di qui.
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(fingendo di non essersi offeso) Troppa grazia, Maestà!
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(al Ministro): Che ne sapete voi di questa Fata?
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(all'ex Re): Non dimenticate di far felice la Reginotta ...
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(ripetendo come sopra): Chi sorride di lassù? Chi risponde di quaggiù? (Le Ancelle e la Fata si dileguano a poco a poco, sparendo tra gli alberi
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Chiamami mamma ... soltanto! Sono la più disgraziata di tutte.
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ne adoprava in famiglia. Sua moglie, giovanissima, lavorava quanto lui. Filava, tesseva, cuciva. E di quel che tutt'e due guadagnavano non spendevano
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Non c'era anima viva in tutto il territorio di Fontanetto e nei dintorni, che non conoscesse il Dottorino. Erano vent'anni che lo chiamavano così
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