di G. V. SCHIAPARELLI.
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10h Tempo medio. — Amplificazione 130°. — L’aspetto è intieramente cangiato. C’è la coda. Ad occhio nudo sembra avere da 4° in 5° di lunghezza
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Verso 9h 3/4 determinai l’angolo di posizione della coda considerata nel suo complesso e trovai 46°, 8: quello del raggio più splendente (a destra
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(Tav. I). Coda trifida, disegnata a 10h 30m: nella figura il ramo anteriore è troppo più divergente del vero dal ramo di mezzo: e presso la stella 67
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Il diametro della testa parallelamente alla coda è di 20': perpendicolarmente ad essa, di 22'. La larghezza della coda alla radice è di 15'; un grado
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nucleo considerato coll’ingrandimento 200 a 10h 0m offre uno strano spettacolo. Il centro della testa è occupato da una specie di atmosfera quasi
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misurare l'angolo di posizione del tronco inferiore della coda presso la testa, e fu trovato di 73°,6. Un bellissimo getto si spicca dal nucleo, che
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Dopo quattro giorni di cattivo tempo fu vista la Cometa fra le nubi per un'atmosfera umida e cattiva. La luce sembra di 3 gradi superiore alla Gemma
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Il cattivo tempo non mi permise di vedere la Cometa nell’intervallo dal 7 al 14 settembre; in questo ultimo giorno la vidi per l’ultima volta vicina
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Queste posizioni furono determinate comparando la Cometa con stelle vicine dei cataloghi d’Argelander-Œltzen, di Johnson (Radcliffe), e di Carrington
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Posizioni delle stelle di comparazione.
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usò del teorema di Stampfer, secondo cui lo splendore apparente di una stella della grandezza m è 2,56 volte maggiore di quello di una stella della
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che è semplicemente l’espressione del teorema di Stampfer (Vedi per maggiori dilucidazioni le Effemeridi astronomiche di Milano pel 1863, pag. 36-37
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Il carattere principale che risulta da questa serie di annotazioni sta in questo: che il nucleo fu tanto più luminoso e tanto meno distinto, quanto
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» 14. Apparenza di stella.
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» 26. Apparenza quasi di stella.
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» 25. Stelletta di 10a grandezza.
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» 26. Nucleo di 10a grandezza.
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» 20. Come stella di 9a grandezza.
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» 21. Come stella di 8a grandezza.
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luminoso, che malgrado la sua straordinaria piccolezza sembrava distaccarsi sull’inviluppo luminoso che lo circondava. Fu investigato con telescopi di 7, di
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in quella stelletta di 10a grandezza, il cui diametro vero certamente non superò 300 miglia italiane, era chiuso il germe di tutte le altre chiome e
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di questi astri. Me n'avvidi per la prima volta il 30 di luglio: durò 8 giorni, fino al 7 di agosto, nel qual giorno e nei consecutivi fu vano ogni
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Io penso dunque, che qui si debba piuttosto ravvisare l’esistenza di una forza di projezione esercitata dal nucleo, e capace di slanciare la materia
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Egli è estremamente difficile dare un’idea esatta della quantità di questa asimmetria, la quale fu variabile entro certi limiti. Indicando, in
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pianeti esercitare sulla direzione di simili appendici, ho esaminato, se lungo il circolo massimo segnato dal prolungamento di questa coda secondaria
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si trovò in quest’ultimo piano, ma fuori di esso di una quantità non minore del semidiametro della coda (preso alla radice di essa), che fu all’incirca
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Sotto il 1.° di agosto è notato che la Cometa nel cannocchiale da teatro poteva essere seguita per circa 4°, e che nel Plössl appariva più stretta di
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Le singolari vicende di apparizione e di disparizione delle tre parti componenti la coda della Cometa si possono compendiare nel seguente quadro che
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Per non guastare i disegni della coda, nelle Tav. I, II e III non furono tracciati i circoli massimi anzidetti: tuttavia in servizio di chi volesse
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Premetto, che tanto il lavoro di riproduzione, quanto la redazione delle osservazioni furono fatti senza prender notizia di altri simili disegni o
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Le osservazioni sulla grande Cometa del 1862, che qui si rendono di pubblica ragione, hanno ormai dieci e più anni di data. A questa tardanza già non
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questa supposizione può bastare, almeno prossimamente, a spiegare la dilatazione di quelle code, che sono foggiate a guisa di conoide parabolico. Ma io
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2.° L’andamento che prendono le code nello spazio. Sotto questo riguardo basterà riferirsi alla teoria di Bessel, a cui spesso si suol dare il nome
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1.° Il fatto medesimo della formazione delle code, che senza di una forza diversa dalla gravitazione non potrebbero neppure incominciare il loro
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A 11h 25m l’aspetto generale della Cometa è simile a quello di jeri; la coda però non appare più lunga di un grado, ed è più larga di jeri. Anche la
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Cercando la medesima sera in quella parte del cielo, trovai infatti una bella Cometa, il cui capo aveva, preso tutto insieme, lo splendore di una
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Lo splendore totale della testa poteva uguagliare una stella di 6.a grandezza. Per far comprendere in qual modo io ho fatto questa stima fotometrica
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A 11h 19m determinai l’angolo di posizione della coda coll’aiuto di un micrometro a sbarre rettilinee e dalla media di due misure trovai 311°, 9. Non
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L’aspetto della Cometa non è essenzialmente diverso da quello di jeri. La coda è lunga un grado. A 10h di tempo medio l’angolo di posizione di essa
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12h 15m. — La Cometa ha una coda laterale, che fa angolo di circa 60° colla prima dalla parte del mezzodì. L’angolo di posizione di questa coda
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10h. — Il nucleo è ancora cresciuto di splendore e tutta la cometa, vista ad occhio nudo, equivale perfettamente ad una stella di 5.a grandezza. La
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12h 15m. — Angolo di posizione della coda principale da tre misure 310°, 1. La coda secondaria è lunga 20' e il suo angolo di posizione da una misura
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A 12h 30m l’angolo di posizione risultò per la coda principale 317°, 7 per medio di cinque misure, per la secondaria 252°, 6 per una sola misura. La
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9h — Cielo alquanto fosco. Al lume di Luna la Cometa appare di 3 gradi minore che γ di Cefeo. La coda non è bene distinguibile, si manifesta però
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Nel Plössl la coda è bellissima, larga circa 12', e meglio terminata. Il diametro del capo è di 15': esso è bene rotondo, e il suo nucleo è bene
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Il signor barone Dembowski considerò questo giorno la Cometa col suo rifrattore di 7 pollici d’apertura stabilito al suo Osservatorio privato di
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Secondo Argelander γ di Cefeo è di 3m, 3. Dunque la Cometa sarebbe della grandezza 3, 6.
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9h 15m. — Avendo considerato meglio la Cometa e γ di Cefeo, credetti riconoscere che la Cometa fosse di 2 gradi più splendente, e 2 gradi meno che δ
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Riveduto la Cometa dopo due altri giorni di cattivo tempo. La coda (Tav. I.)Le Tavole I, II, III furono delineate colla scorta dell’Uranometria Nova
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