Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 472 in 10 pagine

  • Pagina 1 di 10

Enrichetto. Ossia il galateo del fanciullo

179123
Costantino Rodella 1 occorrenze
  • 1871
  • G.B. PARAVIA E COMP.
  • Roma, Firenze, Torino, Milano
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; non menassero troppo la lingua, in ispecie le ragazze: dover i giovani parlar poco, e pensato: aspettar a parlar d’essere richiesti; non alzar di

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Pagina 46

Galateo morale

197392
Giacinto Gallenga 49 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
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È sovranamente ridicolo il vezzo di coloro che credono di tramandare il loro nome ai posteri scrivendolo accanto a quello dei grandi uomini sui

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Pagina 101

Entro in un caffè: sopra un tavolo a cui sta seduto, leggendo, un avventore, sorge una piramide di giornali. Mi alzo, me gli accosto e con rispettosa

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«A Torino, scriveva testé un brioso alpinista nelle pagine di uno spiritosissimo almanacco, un galantuomo non può alla sera recarsi in un caffè a

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Alcuni male avvisati non vogliono ancora al d'oggi smettere di parteggiare per quei rivenditori di frutta vizze od acerbe, di legumi avariati

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Va a genio un attore, una produzione? certa gente non si sta paga ai decenti e moderati applausi, ma sente il bisogno di urlare, di strepitare, di

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Vuolsi camminare a modo e non all'impazzata, a curve, a saltelloni: non si debbono strisciare affettatamente i piedi, né scivolare, giuocando di

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Accennerò qui di passaggio alla sconvenienza del gridìo che si fa da certi rivenditori di giornali e di altre pubblicazioni leggiere, tanto più a'dì

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galantuomini i quali avrebbero pur bisogno, essi che hanno santamente lavorato tutto il giorno, di riposarsi in quelle ore, e viene scandolezzato in grazia di

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Capi di fabbrica, padroni di negozio, fattori di campagna, padri di famiglia, galantuomini insomma che avete sotto la vostra direzione gente che è

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«Tutta quella moltitudine, così descrive il Ponsiglione il turpe spettacolo di una di quelle estrazioni che si fanno in pubblico dei numeri vincitori

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È falso, falsissimo che la civiltà, la gentilezza siano indizi di viltà, e di debolezza e che possano difficilmente associarsi a dignità di carattere

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D'altronde l'obbligo di dar lavoro agli operai costituirebbe a favore di questi un privilegio sugli altri ordini di cittadini. Se il Governo, se i

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Ma, dirà taluno di questi operai deboli al ragionamento e privi di energia, di volontà propria: «Io non faccio in fin dei conti che quello che fanno

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I capi di fabbrica e di negozio non devono dimenticare che l'operaio non è soltanto materia e che ha anch'esso dei doveri oltre a quelli che lo

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E se per avventura l'impiegato si mostrasse altezzoso, provocante? Se invece di corrispondere con eguale gentilezza al vostro cortese trattare

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Vogliam dire alcun che finalmente degli uscieri, olim invalidi, e di tutte quelle persone in genere che sono addetti al servizio dei ministeri e di

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«I superiori sono tiranni!» Ecco il grido di molti subordinati delle amministrazioni. «I superiori non hanno viscere, essi che godono i lauti

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Non è prova di coraggio, o giovani, il rispondere sgarbatamente, insolentemente alle dimande, il ribellarsi ai richiami dei maestri, lo studiarsi di

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O voi insomma, cui vanno lieti i genitori, la patria di poter chiamare col dolce nome di loro speranze, non ismentite col vostro contegno verso i

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riguardo verso di loro può dirsi soverchio. Le costituzioni dichiarandoli inamovibili han voluto rendere omaggio al loro alto prestigio e circondarli per

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La qualità di libero cittadino non può dunque andar disgiunta dall'ossequio verso ai magistrati e dall'obbedienza alle patrie leggi: «chi rende onore

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ARIOSTO. Il Ministero pubblico rappresenta in fin dei conti la Società. Ora la società non ha il diritto di esercitare delle vendette, ma soltanto di

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Da noi invece, da noi discendenti dai Romani antichi la parola polizia non si pronunzia generalmente fuorché con un profondo sentimento di repulsione

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Io non entro mai, dicevami un amico, senza un po' di trepidazione nell'ufficio di un legale. Tutte quelle teste chinate sulle produzioni, tutti quei

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Vi sono degli avvocatini di fresco pelo che si fermano disputando a ogni osso di formica e affollano un torrente di parole da affogare tutta quanta

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di questa benigna tendenza, il fare una domanda relativa a un dubbio che io desidero vedermi risolto in loro favore; giacché io sarei davvero crucciato

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Pagina 301

Vi sono poi di tali così esigenti che pretenderebbero, allorché hanno affidato un loro affare a un legale, che questi smettesse ogni altra

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Gli avvocati e i causidici guadagneranno molto dal lato della cortesia, e di tanto ne andrà più celebrata la fama di loro moderazione, quanto più si

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Pagina 308

Altro non men grave difetto nella classe dei letterati e degli artisti si è quello di far dello spirito a tutto pasto. Raramente questa manovra di

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Parmi tuttavia che senza recar offesa a nessuno, possa essermi lecito esternare alcune osservazioni sui difetti che mi sembra di riconoscere in una

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Ho fatto eccezione pei casi di prevaricazione del sentimento pubblico: giacché egli è vero che la barbarie e la corruzione diedero talvolta il nome

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Il fiele trabocca perenne dalle loro penne, e più di una cara memoria, di famiglia e di patria noi vedemmo evocata con parole di ludibrio e di rabbia

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Non parlo della stampa cortigiana. Ripugna alla civiltà, ripugna al moral sentimento il veder proclamarsi a maestri e propugnatori di queste sante

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Non son rare pur troppo al nostri quelle metamorfosi di uomini politici, e giornalisti, quei subitanei mutamenti d'opinione per cui chi si levò la

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E tuttavia la civiltà avrebbe vasto campo a spiegarsi su quegli stessi campi di battaglia dove sembra che gli uomini non abbiano altro scopo che

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Pagina 378

Vi sono alcuni che pretendono di non avere un cuore cattivo, ma che sono tagliati, com'essi dicono, alla buona, i quali mentre si studiano di coprire

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Pagina 40

Ma non bisogna poi nemmeno estendere l'accusa di inciviltà, di deficienza di ogni gentil sentire a tutto quanto il ceto villereccio; vi hanno

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Le conversazioni oneste e spiritose danno occasione a chi sa di far conoscere le proprie cognizioni; a chi non sa il desiderio di acquistarle. GIOIA

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Pagina 425

Una cosa convien che avvertano coloro che tengono conversazione, soirées e balli in casa. Si è di non invitare cento persone là dove non ne possono

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Per una imperdonabile debolezza frutto di una deficienza di senso comune e di istruzione, alcuni hanno il vezzo di somministrare agli ammalati, in

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Pagina 472

Si può essere bassamente cortigiani nelle scritture come nelle parole; le proteste di sudditanza, di servitù, di adorazione non sono meno vili quando

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Non precipitatevi, appena verranno i servitori a dare il serviti in tavola, verso la sala da pranzo, né, là giunti, abbiate l'imprudenza di

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Pagina 487

nostri cuori. Io non entro in considerazioni di filosofia e di religione, io non parlo di convinzioni e di credenze. Certo è soave il pensare con la fede

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Pagina 497

E adesso mi perdonino i morti, se di loro ragionando, il mio linguaggio non fu affatto degno di loro; i vivi mi perdonino di aver suscitato con un

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Pagina 505

V'han genitori, non saprei se più stolti o maligni, i quali irridono anche in presenza di amici, di congiunti, di estranei, all'ignoranza dei loro

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Pagina 51

Siamo dunque civili in famiglia; procuriamo di abbellire per quanto sta in noi l'esistenza di quelle persone, che tante volte pur troppo piangeranno

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Pagina 78

odii di cui vediamo tanti esempi a'dì nostri, in cui da'repentini arricchimenti e dalle più repentine disdette vengono le famiglie sollevate in tal

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Pagina 80

principale dell'abbrutimento che si deplora nelle costumanze di certe popolazioni all'immoralità di quei subiti guadagni che sono tanto di moda, a

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Pagina 89

Vi sono degli esseri curiosi i quali, dopo avere data ricevuta la disdetta dell'alloggio, pretenderebbero di non venir disturbati dai visitatori e

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Pagina 98

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