fratelli di Cristo! Ecco la prima espressione della nostra democrazia. La nostra azione popolare doveva basarsi sulla continuità della fede e dei buoni
vogliono chiamarsi democratici e i socialisti hanno procla—mato nel Trentino il regno della democrazia, ci si dimentichi della «scarpa grossa» che è la
nei circoli di lettura si tengano spesso conferenze che valgano a mantenere saldi e immutati i principii del cattolicismo sociale o della democrazia
timidamente i tempi, aveva tentato di chiamar la giovine e saliente democrazia alla difesa dei diritti storici del papato, più che su Roma, su la civiltà e la
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ed avida di privilegio, se ne sarebbe prontamente sostituita un'altra, di libertà e di democrazia. E non si erano contentati di pensare e prevedere
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, prima che un largo e profondo movimento di cultura e di democrazia apparisse tra i cattolici italiani, dagli estremi dei due opposti partiti, con mezzi
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mortificato l'influenza negli ultimi secoli, ed hanno creato malintesi sì gravi fra la cultura e la democrazia dall'una parte e il cattolicismo e la Chiesa
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esisteva sicuramente sino a pochi anni addietro: oggi esso è forse minore, per merito della «democrazia cristiana»: la quale, se anche non potesse impedire
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socialismo, e altra fa capo alla fede e ad un'etica trascendente, ed è rappresentata da quella che fu detta democrazia cristiana. Questa lotta, per
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abbandonati sovr'esso entrate nelle tenebre della morte, vi è meno dolce la pace che a voi ne spira, perché un Papa è, contrario alla democrazia
francescana. Ora io non ne vedo segno. Vedo antichi Ordini religiosi che non hanno più forza di agire sulla Società. Vedo una Democrazia Cristiana