Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Demetrio 
 Demetrio  De Stefano /|| ).
studi superiori pratici e di perfezionamento di Firenze —  Demetrio  Marzi: «La questione della Riforma del Calendario nel
Era stata una nuova scena dolorosa, disgustosa, in cui  Demetrio  aveva dovuto ingrossare la voce e quasi bestemmiare il nome
il cugino, che un giorno o l'altro bisognava pur pagare,  Demetrio  nella sua miseria aveva dato fondo ad altre tre mila lire
se piacciono a questo signore ... " e rivolgendosi a  Demetrio  dimandò: "Che te ne pare?" "Me ne intendo cosí poco"
"Che te ne pare?" "Me ne intendo cosí poco" rispose  Demetrio  con un atto raccolto di umiltà. "Scaloppini dunque e una
rognosa doré? E vino?" chiese di nuovo, rivolgendosi a  Demetrio  che si schermí. "Mi garantisci il Valpolicella?"
vinetto trasparente color dell'ambra. "Alla tua salute,  Demetrio  ... ." "Alla tua." Paolino vuotò tutto il bicchiere d'un
in bianco con questa bomba: "Che cosa direbbe mio cugino  Demetrio  se gli dicessi che ho voglia di prender moglie?" "Bravo!"
dicessi che ho voglia di prender moglie?" "Bravo!" esclamò  Demetrio  con una vivacità, alla quale non era estranea l'allegria
non è una parabola; e devi aiutarmi tu a cercarla." "Io?"  Demetrio  lasciò cadere la forchetta sul tondo e guardò fisso in viso
fisso in viso il suo compagno. "Sissignore, lei, signor  Demetrio  Pianelli ... " confermò Paolino, movendo a guisa d'ariete
sani. "Non dico con ciò che tu sia un astro ... " aggiunse  Demetrio  ridendo. Da quanto tempo non rideva piú il meschino! Quel
dell'amicizia. Nella gioia semplice e calda di Paolino,  Demetrio  sgranchiva l'anima intirizzita; dimenticava i suoi guai, i
"Tu vuoi parlare di Be ... Beatrice ... " chiese trepidando  Demetrio  per paura d'ingannarsi ancora. "Eh! ... " gridò Paolino,
dal cielo, io non so che cosa sono gli angeli ... ."  Demetrio  colla voce piena di lagrime strinse al disopra della tavola
tempo al dolore della vedovanza. Intanto però era per  Demetrio  un bellissimo aiuto l'alleanza di un uomo come Paolino
delle Cascine; e questi dal canto suo nell'alleanza di  Demetrio  si sentiva tolto dal cuore quel sasso anche lui, che non lo
non lo lasciava piú vivere. I due cugini se la intesero.  Demetrio  avrebbe scritto alla prima occasione propizia; ma prima
dal sole. Lo spirito alquanto scosso ed esaltato di  Demetrio  si raccolse in quella grande cornice di ombre e di colori
giganteggia, fortificandosi nelle solide basi della fede.  Demetrio  si appoggiò a un pilastro, e si raccolse per ascoltare una
" disse il prete, voltandosi indietro colle braccia aperte.  Demetrio  si accorse di essere in chiesa e cercò di raccogliere la
del Ponte dei Fabbri corse la città quel giorno stesso che  Demetrio  Pianelli preparavasi a partire per la sua nuova residenza;
ma non arrivò fino al di sopra dei tetti. Quel dí  Demetrio  ebbe molto da fare. Aggiustò i conti col padrone di casa,
Lazzaro: Sorgi dalla tua fossa. Ebbene, vecchio e tribolato  Demetrio  Pianelli dalle scarpe rotte (notò che veramente le sue
quanto di piú tenero e di piú delicato v'era in lei. O  Demetrio  o Matteo o Carlambrogio, chi sa che tu non sia passato
sue, Giovann dell’Orghen si fermò a far riverenza al sor  Demetrio  che andava a vedere il mare. Il piú felice degli uomini
quando son tornata dagli esami, mi ha detto: "Sai? lo zio  Demetrio  va via." "Dove va?" chiesi naturalmente. "È stato
suscitò la memoria del giovinetto collegiale che un altro  Demetrio  bifolco incontrava ai tempi della mamma Angiolina, quando,
Provvidenza avesse lasciato cadere un mozzicone di sigaro.  Demetrio  stava accostando nei suoi rapidi confronti il passato al
gli occhi lucenti al quadrante dell'orologio, mentre  Demetrio  abbassava i suoi sulle rughe delle sue vecchie scarpe.
sí con un colpo delle palpebre. Durante il tempo che lo zio  Demetrio  stette allo sportello a comperare il biglietto, essa
chiatto e lungo del cascinale, da dove una volta un  Demetrio  bifolco usciva coi piedi negli zoccoli e coi calzoni
bene de' suoi. " Ciao , mamma ... " disse una voce, che un  Demetrio  irritato e sordo non volle ascoltare. Un tratto ancora e il
il suo sí un'altra volta. Ributtato da questi pensieri,  Demetrio  si ritrasse dal finestrino, appoggiò la testa nell'angolo
per guardare da ogni distrazione l’animo e i sensi. Il re  Demetrio  avrebbe dunque potuto prendere agevolmente la città da
fuor delle mura; ma il pittore rispose: « Io so bene che  Demetrio  fa guerra coi rodiani, e non con le arti».
che non può quasi tener gli occhi aperti." "Oh diavolo!"  Demetrio  fece un mezzo giro per l'anticamera per lasciare il tempo
tante quest'anno, caro Iddio!" "Se ... se potessi ... ."  Demetrio  stette un momento a riflettere che cosa doveva dire; ma che
"In confidenza," soggiunse la signora Grissini, tirando  Demetrio  verso la finestra, "in questi giorni sono andata avanti io
dir niente a mio marito, che dice sempre che non ragiono."  Demetrio  non fiatò. Trasse il portafogli, vi pescò dentro, e tirò
a dormire." "È una buona idea, per alleggerire la barca."  Demetrio  rimase lí con un'orecchia tra le dita, sopra pensiero,
casa. Naldo sedé in capo alla tavola, tra lo zio e Giovedí.  Demetrio  tuffava la forchetta nel piatto e faceva un boccone per
una febbre, come la pellagra? Naldo, vedendo che lo zio  Demetrio  non rispondeva piú, si addormentò a poco a poco nelle sue
tribolazioni non aveva ancora fatta la sua santa Pasqua!  Demetrio  era uomo pio, sinceramente convinto di tutto ciò che gli
lo si adopera per foderare il tabarello del diavolo."  Demetrio  avrebbe voluto che il vecchio rustico seguitasse un pezzo a
tardò molto che si mise a piovere allegramente, tanto che  Demetrio  arrivò in Carrobio coll'ombrello grondante. "Come sta la
ha dormito?" "Meglio, sí. Mi ha detto quando veniva lo zio  Demetrio  di avvertirla." "Non ho molto tempo." "Vado subito."
di avvertirla." "Non ho molto tempo." "Vado subito."  Demetrio  collocò l'ombrello grondante in un cantuccio, lasciò il
con un cenno della mano, facendo spiraglio dall'uscio.  Demetrio  si mosse e chiese: "Si può?" Beatrice non rispose subito e
e chiese: "Si può?" Beatrice non rispose subito e lasciò a  Demetrio  il tempo di accorgersi ancora una volta di un gran
po' di febbre." "Guarda, forse il tem ... forse il tempo."  Demetrio  fissò gli occhi sulla finestra. Pioveva fitto, di gusto,
una lettera di Paolino." E slacciati i bottoni dell'abito,  Demetrio  cacciò la mano nella tasca di sotto, chinandosi giú giú,
Beatrice, facendo violenza alla sua timidezza. "Se sapeste  Demetrio  che cosa mi è capitato!" "Che cosa? ... " "Ah Signore, che
se volesse sprofondare e scomparire nel letto. L'occhio di  Demetrio  passò rapidamente sulla persona di lei e andò a figgersi
piú volentieri incontro alla morte." "Alla ... alla morte?"  Demetrio  crollò una volta il capo a destra, una volta a sinistra,
proruppe con un grido soffocato la povera donna. "Un ... ?"  Demetrio  abbassò lo sguardo dalla cornice e cercò nel volto della
so come sia ancora viva." Per quanto andasse a immaginare,  Demetrio  non poteva capire. Era cosí ingenuo ed ignorante delle cose
"Mi hanno mancato di rispetto ... ." "Vi hanno ... ." E  Demetrio  alzò un dito e con questo in aria tornò a chiedere: "Chi
di quelle ... Ah, povera me! poveri i miei figli!" "Chi?!"  Demetrio  ripeté questo "chi?!" con un accento aspro e fiero, e andò
il letto ... ." "Sí, sí, ma voi dovete ... " insisteva  Demetrio  stringendo un pugno tutto pieno di spigoli. "Abbiate
gli ha subaffittato due stanze ... Ma, Signore! che anche  Demetrio  aiuti a tradirmi? dove sono? in mano di chi sono? Capisco,
col cuore in tempesta. Eravamo alle solite? Lo zio  Demetrio  non aveva mai gridato a quel modo. "Sentite una volta,
cosí, dopo qualche sconnessa parola di complimento,  Demetrio  prese congedo e uscí, graffiando l'uscio, promettendo che
la porta e a far le riverenze. "Stia comodo," gli disse  Demetrio  con un sorriso amaro e gonfio "adesso è finita
in cima alle scalette, nella morta solitudine dei tegoli,  Demetrio  aveva tutto il tempo di torturarsi da sé, vittima di una
prima battaglia era vinta: ma il giorno stesso che  Demetrio  ripose il piede in casa di sua cognata volle assolutamente
Beatrice dovette mordere il freno e rassegnarsi. A  Demetrio  importava poco di lei. Era venuto non per lei, ma per i
vivere e vestirsi in cinque persone. A questi bisogni  Demetrio  non poteva far fronte che con qualche suo piccolo risparmio
della Banca Popolare. Paolino, come s'è visto, amava  Demetrio  come un fratello e se ne serviva spesso negli affari suoi,
di rendita o per altre operazioni di questo genere, in cui  Demetrio  aveva una certa praticaccia. Nel mandargli il libretto
come si disse, gli era rimasta impressa negli occhi ...  Demetrio  seguitò a vendere. Il pianoforte prese la via della scala e
donne nude, che, oltre allo scandalo, non serviva a niente.  Demetrio  pigliava i denari con una mano e li spendeva coll'altra
" Semm al dazi? " "Son ciarle inutili" gridò subito  Demetrio  per farla finita. "Io non ho ordinato nulla: dunque porti
di un modesto vestito di lutto, che aveva ordinato lei: ma  Demetrio  non volle sentire ragioni. "O pago io, o pagate voi: o
della piccina, continuava invece a farsi avanti urtando  Demetrio  nella pancia. Seguí un duetto in due chiavi, che tirò
di gente). E il dialogo durò cosí un pezzetto. Ma quando  Demetrio  uscí fuori col titolo di sora pettegola, addio, fu il
di rivoluzione. Non era una donna, ma una trombetta.  Demetrio  perdette subito la voce sotto quel diluvio. Vedendo che le
ma non disperava di prendere la lepre col carro. Al signor  Demetrio  Pianelli il nuovo organico assegnava una piccola promozione
sigaro e della scatola dei zolfanelli. Il Bianconi fermò  Demetrio  sulla scala per dargli queste notizie. Il galantuomo era un
suo superiore, ma non avrebbe voluto dall'altra parte che  Demetrio  se ne offendesse o pensasse che egli avesse brigato quel
tu mi dia qualche istruzione e la chiave dei cassetti." A  Demetrio  la notizia non fece né caldo, né freddo. Andava a poco a
non può mancare nella nostra lista." "Che lista?" chiese  Demetrio  freddamente, mentre cercava d'infilare la chiavetta nella
gambe nell'atto che tirava un poco i calzoni sui fianchi.  Demetrio  rispose anche lui con un sorriso pieno di sarcasmo, e disse
della Corona d'Italia." "Io non firmo niente" ripeté  Demetrio  senza andare in collera, ma con accento d'uomo persuaso di
d'inchiostro la coscienza di nessuno; che bell'originale!"  Demetrio  gettò sul pettegolo un'occhiata di ghiaccio, mosse due dita
Bianconi. Ho appena riscossa la mesata ... la vedi qui?" E  Demetrio  stese la mano irritata da un fremito mal compresso d'ira,
sonare le dita nell'aria. "Sí ... caro il mio signor ... "  Demetrio  finí la frase con un'altra occhiata lunga e insolente. Poi
contentissimo ... " strillò il gobbetto, agitando le gambe.  Demetrio  aveva preso con sé il famoso braccialetto coll'intenzione
cantilena canzonatoria. "Lei è un uomo spiritoso," rispose  Demetrio  con un senso di schifo "ma io potrei dimostrarle che pensa
perdere il mio tempo con un professore di lingua ... ."  Demetrio  sentí la punta della freccia a fior di pelle, si contrasse
i suoi denari." "Ah! aspetta ... brutto assassino ... ."  Demetrio  stese la mano, afferrò un grosso calamaio di peltro e fece
d'uomo sostenuto sí, ma non in furia, "senta una parola."  Demetrio  si voltò e venne con tre passi lenti, in preda anch’esso a
volta ... " balbettò. "È figlio di un suo fratello, eh?"  Demetrio  disse di sí col capo, e inghiotti una goccia di saliva. "La
lei si lamenta che le ho mancato di riguardo" tornò a dire  Demetrio  sospinto a poco a poco da una fiumana di cattivi umori, che
trascinato, travolto dalla reazione della sua virtú,  Demetrio  trovò d'aver dette piú parole che non avesse in mente di
l'onore di una donna onesta, crede di vendicarsene ... ."  Demetrio  alzò le mani colle dieci dita aperte. "Esca, dico ... "
ch'ella ha fatto a quella donna è cosí vile ... " soggiunse  Demetrio  appuntandogli in faccia un dito. "Di che cosa mi parla?"
Che mi viene a contare a me, di quella sua pettegola?"  Demetrio  lasciò cadere una mano con un colpetto secco sulla spalla
dei portieri e degli impiegati piú vicini. Non era  Demetrio  Pianelli che strillava, ma qualche cosa o qualcheduno
venerdí, un telegramma del Ministero sospendeva il signor  Demetrio  Pianelli dall'impiego fino a nuovo ordine. Al telegramma
 Demetrio  abitava tre stanzucce poste all'ultimo piano d'una vecchia
dei ciuffi spessi di garofano. Ma piú che i fiori,  Demetrio  amava le erbe, le erbe semplici, vestite soltanto di verde,
serviva di ripostiglio e a un caso di cucina; ma di solito  Demetrio  usciva a mangiare, d'inverno a una trattoria in via degli
ancora qualche reminiscenza del suo vecchio terteufel , che  Demetrio  fingeva di capire tanto per fargli piacere. Il nostro
promesso anche la cioccolata." "Addio, uomo felice!" gridò  Demetrio  e pensò, quando l'altro fu uscito: "Che gli manca per
voleva saperne egli di partita doppia ... Grazie tante, sor  Demetrio  riverito, una bella figura!" E arrossiva ancora a pensarci.
nei duecent'anni o quasi dalla stampa del vecchio libro.  Demetrio  l'aveva caro, perché era stato della sua mamma, che lo
consolazione. Nella sua vecchia stampa il libro, dove  Demetrio  lo aperse, diceva: Confesserò contro di me la mia
tentatione perché io pruovi massima angustia ... ."  Demetrio  credette di leggere un rimprovero nelle parole del vecchio
verso la piú brutta bestia del mondo era nato nel cuore di  Demetrio  una mattina che, essendo egli andato a far mettere un
a qualcuno. Alzando il viso al disopra della tavola,  Demetrio  credette di vedere di nuovo le quattro zampe del cane
col corpo in preda ad una viva inquietudine. Subito dopo  Demetrio  sentí un passetto sulla scala, quindi l'uscio si aprí e
piagnucolosa della bimba faceva tremare la povera bestia.  Demetrio  si contrasse nella sua scontrosità come una foglia secca. I
in cantina piene di marenghi ... Vieni avanti, mangia!"  Demetrio  aveva versato, colla mano convulsa, il latte nella
di una gioia intensa nel fissare il fondo della scodella.  Demetrio  cercava di tirarsi in mente tutte le raccomandazioni
... " "Che il povero papà s'è ammazzato ... ." "Chi?"  Demetrio  strinse i due pugni in aria, con un rapido movimento d'ira,
due gridi pieni di una disperata protesta, e subito dopo  Demetrio  se la sentí venir meno nelle sue braccia, come se morisse
"Arabella, povera figliuola mia" uscí a dire una voce, che  Demetrio  stentò a riconoscere per sua, tanto veniva dal profondo
e gridava: beb! Sulla porta trovarono Ferruccio, al quale  Demetrio  consegnò la cesta e i denari e diede alcuni ordini per la
secondarie si avviarono finalmente verso il Carrobio.  Demetrio  però si guardava sempre intorno con sospetto, per paura
 Demetrio  Pianelli, la mattina della prima domenica di quaresima,
sor Cesarino s'è ammazzato." "Chi, chi? chi sei?" balbettò  Demetrio  agitando le mani. "Mi manda mio padre." "Chi, chi? chi è
Ferruccio tremava come una foglia nel dire queste parole.  Demetrio  vide dapprima innanzi a sé un gran buio, poi gli parve di
fu lunga la strada da San Clemente al Carrobio, il povero  Demetrio  non seppe dir altro. La voce era corsa in Carrobio e già
sempre elegante, pulito e aristocratico, questo signor  Demetrio  aveva all'incontro l'aria di un vecchio fabbro vestito coi
un gran freddo, l'avevano portato via. Il signor  Demetrio  a questa mia idea disse di sí col capo. Di suo soggiunse:
i lunghi guai che lo avevano diviso da suo fratello.  Demetrio  era nato dalla prima moglie di Vincenzo Pianelli, un buon
pettinati e scompartiti sulla fronte, s'imbatteva in  Demetrio  che usciva dallo stallone, colle gambe nude fino al
in mezzo a un milione di mosche che se lo mangiavano vivo.  Demetrio  vendette il canterano di maggiolino della sua mamma e coi
gli prestò cinquantasette lire dietro regolare ricevuta.  Demetrio  non aveva voluto ascoltare il consiglio di don Giosuè e
che si trovava in quel tempo a Palermo, scrisse subito a  Demetrio  per chiedergli i conti ed i residui della sua parte
una carriera, non poteva piú trascurare i suoi diritti.  Demetrio  tornò a rispondere al signor sergente- furiere ch'egli non
che andava a colpire la santa memoria di sua madre,  Demetrio  chiuse l'uscio sul muso all'ex-sergente, e da quel dí —
— non si eran parlati, non si eran guardati piú in viso.  Demetrio  sollevò un momento gli occhi alla cassa e si sforzò di
cadessero addosso insieme all'acqua che veniva dal cielo,  Demetrio  andava rannicchiandosi sotto l'ombrello, mentre la
cumuli di terra per un campo melmoso sotto la pioggerella.  Demetrio  li seguí. Stette a vedere la cassa scomparire nella buca,
Se il signore volesse favorire la sua buona grazia ... "  Demetrio  masticò tre o quattro parole senza senso, si tirò verso la
con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti; il dottor  Demetrio  Fé, sindaco democristiano di Sanifrè, alla presidenza
Veniva dall'orto con un cavolo sotto il braccio e  Demetrio  le disse: "Non faticate troppo, tanto è lo stesso. Vi
che seguitava a discorrere d'una carrozza, senza che  Demetrio  potesse capire che carrozza volesse dire. Si voltava nel
buon uomo che mi cura." "Se potessi star qui con lei ... ."  Demetrio  la ringraziò con un sorriso. "Adesso credo che il piú
L'ho fatto chiamare io." "Tu sei una cara ... ." Lo zio  Demetrio  allungò la mano e strinse un poco il braccio della
Tra questi discorsi e con le cure del povero sordo,  Demetrio  ricuperò a poco a poco il senso delle cose ed insieme una
piccoli gridi di gioia. Un altro giorno essa portò allo zio  Demetrio  delle rose, rubate alla Madonna delle monache, che
come per incanto dalla sua testolina, nella quale lo zio  Demetrio  si specchiava come un uomo vanitoso. Quella bambina, per
nell'aria. Nella soave spossatezza della convalescenza,  Demetrio  si divertiva a ripensare la graziosa figurina della
largamente, mandava buon odore di fresco e di pulizia.  Demetrio  apriva gli occhi un momento, risaliva lentamente lungo la
sorrise. "Mi ha detto Arabella che state meglio, è vero?"  Demetrio  fece un movimento del capo per assentire e inghiottí la
piú colorita in viso, straordinariamente vivace come  Demetrio  non l'aveva vista mai. "Sedetevi ... " le disse, accennando
lei ... ." "Che cosa vi ha detto la Carolina?" interruppe  Demetrio  con voce soffocata dall'emozione. "Che cosa si diceva? Ah
regali." "Sí, sí ... non guarda a spendere ... " soggiunse  Demetrio  ridendo sempre e asciugando col lenzuolo l'umore che
passi si possono fare." "Io non saprei che passi ... " fece  Demetrio  con un sorriso morto e penoso. "Nel qual caso si
aver pensato al mio bene e a quello de’ miei figliuoli."  Demetrio  questa volta non aprí bocca, ma sollevò uno sguardo umile e
signore non dite nulla: capirà da sé." "Va bene ... " disse  Demetrio  con voce fredda e asciutta. "Ve lo lascio qui il prezioso
del malato. Ma al disotto di questa stanca rassegnazione,  Demetrio  sentiva un gran vuoto, come se nell'uscire quella donna
di carità costa cosí poco! E invece niente, niente per lui.  Demetrio  si sollevò e si pose quasi a sedere sul letto: sentendo
e stava per scendere la notte. Giú, giú in fretta, sor  Demetrio  ... Paolino intanto, che non era uomo da stare un pezzo
alcuni giorni, lanciò a Milano questa lettera: " Caro  Demetrio  , "Poche parole. Io ti avevo detto di scrivermi un Si o un
Cuore in vista e in riguardo alla Sua Persona. Mio cugino  Demetrio  è incaricato di esporre per me di che si tratta, donde non
aperto a Demetrio, perché vedesse e giudicasse anche lui.  Demetrio  lesse una volta con una faccia tra l'irritato e
dimenando il suo soldo di coda lungo un dito. Quando  Demetrio  si mosse per continuare la sua strada, la bestia seguitò a
a pedinargli dietro come se seguisse il suo padrone.  Demetrio  si fermò un'altra volta sull'angolo degli Speronari e il
soldo di coda, guardando sempre con quegli occhi ... Allora  Demetrio  finse di entrare nella porta del fiorista, ma vide che il
il cane vide in aria l' asperges , fuggí come il diavolo.  Demetrio  giunse in ufficio con qualche minuto di ritardo, un'ora
e, senza levarsi il cappello di testa, fissando in faccia a  Demetrio  i grandi vetri dei suoi occhiali, disse con voce sguaiata:
lei quello che chiamano il Demetrio?" "Sissignore" rispose  Demetrio  non senza un piccolo sorriso ironico. "Allora mi siedo,
io sono il Chiesa di Melegnano." "Il sor Isidoro?" esclamò  Demetrio  un po' mortificato e confuso. "Sí, Isidoro Chiesa, uomo
suo bastone bistorto in aria. "Io non so nulla ... " disse  Demetrio  umile e paziente. "Si tratta di un capitale di ottanta mila
." A queste parole pronunciate in presenza di un superiore,  Demetrio  scattò come un razzo e alzando la voce anche lui con una
al suo avvocato. — Nell'eccitazione dell'ira il volto di  Demetrio  si fece rosso come la cresta del gallo, e i duri muscoli
di legno." "E viene a contarle a me queste cose?" gridò  Demetrio  in preda a una convulsione nervosa, che non seppe piú
di Melegnano io dico che non lo conosco." "Dunque il signor  Demetrio  non crede alle mie parole ... " strillò di nuovo il
spavento, e richiamarono il suo cuore ad altri pensieri.  Demetrio  le scrisse una volta che aveva bisogno di parlarle e che
appena arrivata, mandò a chiamare il cognato.  Demetrio  dal canto suo si grattò in testa con tutte e due le mani, e
deve pagare i danni, non c'è santi, e io guardo lui ... ."  Demetrio  mosse due volte il capo e guardò con un certo stupore el
si voltò e gridò ancora a Demetrio: "Uomo avvisato!" Quando  Demetrio  non fu piú a tiro, la tempesta si scatenò sul Berretta, che
che, stanca del viaggio e dell'emozione, dormiva ancora. A  Demetrio  tremavano un poco le gambe. Tre semestri in arretrato,
appoggiato al muro, terminato in due corna di legno.  Demetrio  ebbe ad aspettare un bel pezzo prima che sua cognata fosse
un'aria di regina che non era nell'indole dell'originale.  Demetrio  andava mentalmente facendo i conti di quel che si sarebbe
madama, in una grande vestaglia bianca di flanella.  Demetrio  si agitò, si alzò un poco, tornò a sedere, chinò gli occhi
bambina, che stava fuori in sentinella. "Portami il caffè."  Demetrio  frugò un pezzo nella tasca di sotto e trasse l'astuccio
padrone?" Giovedí rispondeva alla sua maniera, mugolando.  Demetrio  chinò il capo, lasciò cadere la mano sul ginocchio e
grande disgrazia stava sulla sua casa e che forse lo zio  Demetrio  meritava di essere ascoltato. Dalla cucina veniva un gran
quando il marito la conduceva al teatro Dal Verme.  Demetrio  sentí una gran tentazione di buttarle in viso i conti e di
aveva messa in bocca a sua figlia nel caso preveduto che  Demetrio  si fosse fatto avanti coi soliti raggiri, e alludeva alla
raggiri, e alludeva alla famosa dote di mamma Angiolina.  Demetrio  ricevette il colpo in pieno petto, chiuse gli occhi,
Pasqua Arabella doveva fare la sua prima comunione. Lo zio  Demetrio  si svegliò piú presto del solito, e saltò giú in fretta.
colla piletta dell'acqua santa per regalarlo alla nipotina.  Demetrio  non era avaro. Anche a lui piaceva fare dei regali, se
quei capelli color del lino, sciolti sulle spalle! Lo zio  Demetrio  sentí una mano che gli carezzava il cuore, una mano di
Si alzò sulla punta dei piedi e baciò lo zio sulla fronte.  Demetrio  a quel contatto di piuma sentí una freschezza ineffabile
a prendere un secchiello d'acqua. Non aveva sentito che  Demetrio  fosse lí; e venne come si trovava, cosí in sottanino, colle
quantunque fosse certo di non aver nulla da dire. "Sor  Demetrio  ... " disse salutando, aggiungendo anche una risatina.
si misero i ragazzi e in fondo chiudevano la processione  Demetrio  e il Berretta, che non sapeva dove collocare quelle
alla parrocchia di San Lorenzo sono quattro passi, che  Demetrio  percorse senza pensare letteralmente a nulla. Alzò un
bambine dall'altra. Arabella colla mamma passò a sinistra.  Demetrio  coi maschietti e col Berretta a destra, in mezzo alla folla
O sacrum convivium , a sole voci, che richiamò la mente di  Demetrio  dalle strane divagazioni in cui cominciava a perdersi.
orfanelli, se hai asciugato le lagrime della vedova ... ."  Demetrio  alzò un momento la testa e lanciò un'occhiata ancora a
e disse qualche parola per avviare la pace, parola che  Demetrio  non afferrò. "Sí, sí, sí ... " egli seguitava a ripetere, e
davanti in crocchio, si avviò verso il centro. Lo zio  Demetrio  voleva pagare a tutti la colazione al caffè Biffi in
la contentezza attraverso alla nuvola bianca del suo velo.  Demetrio  camminava a fianco di Beatrice, distaccato, sui ciottoli,
alle carrozze!" Camminarono un altro poco in silenzio.  Demetrio  una volta si specchiò in una vetrina e non si riconobbe
tutte, se i ragazzi non avessero reclamato. Oltre la fame,  Demetrio  voleva esser all'ufficio per le nove. Entrarono subito al
che cerca la carità, che si raccomanda! Per quanto lo zio  Demetrio  avesse cercato di attenuare la triste impressione del
requie. A furia di pensarci, fu essa che persuase zio  Demetrio  a pagare il debito verso il Martini e a rivolgersi per
toccano a chi resta." "C'è il signor Martini?" chiese  Demetrio  a una vecchietta, che venne ad aprire con in braccio una
Vado ad avvertirlo." Rimasti un momento soli in anticamera,  Demetrio  disse ad Arabella: "Lasciami andar innanzi solo. Aspettami
Appoggiò il viso al visino e nascose cosí le lagrime.  Demetrio  intanto era passato di là. La vecchia Martini, contenta
colle braccia come se cercasse un appoggio per non cadere.  Demetrio  passò in un salottino, sparso di roba in disordine, dove
la famiglia in gravi imbarazzi ed esitava ad accettare; ma  Demetrio  lo persuase a non dir di no, non tanto per la cosa in sé,
alle novità che  Demetrio  osservava in sé stesso (vale a dire una continua
una entratura per la quale ... "Che entratura?" esclamava  Demetrio  ridendo. Capiva i bisogni: ma che entratura? Il suo
son qui alla terza sezione." "Bella anche questa!" ruminò  Demetrio  nell'andar su. "Si accorge ora ch'io sono al mondo, e pare
La sera il bravo signore partí col diretto e buon viaggio!  Demetrio  rimasto solo e con poco da fare si preparò a godere una
ai milanesi come l'idea un po' confusa d'un mondo migliore.  Demetrio  si distraeva volentieri dietro le evoluzioni dei cavalli,
lire." "Vuoi che ne parli a mio marito?" "Ma guai se  Demetrio  lo sapesse!" "Non gli faremo saper nulla. Vorrei esser io
dava i primi denari, che essa mandò subito a Melegnano.  Demetrio  non si accorse di nulla. Giorno e notte il suo pensiero era
anch'io del Consiglio." "Davvero? questa è una carità."  Demetrio  accolse tutti questi avvenimenti come altrettanti segni
e, se crede, anche da suo superiore ... ." Gli occhi di  Demetrio  si trovarono pieni di lagrime prima ancora ch'egli sapesse
osato dire che un Isidoro Chiesa era un gran buon uomo.  Demetrio  non c'era bisogno di cacciarlo via. Ci pensò lui a non
il pizzicagnolo non davano piú nulla ai signori Pianelli.  Demetrio  aveva dato delle belle parole a tutti; ma i signori
la grossa fiumana riprese il suo corso solito, ma lo zio  Demetrio  non si lasciava vedere. Una volta sola il cuore della
nel vedere Giovann dell'Orghen , un poveraccio, che lo zio  Demetrio  aveva mandato una volta a casa con un biglietto. Sperò che
ed incidere le cose anatomiche. Attendono oggi a quest’arte  DEMETRIO  SERANTONI figlio di Antonio, che ha inviato alla
si prefigge allo scopo di dilettare. Il signor  Demetrio  Tolosani, nel suo pregiato lavoro sull'argomento, tratta
avuto riguardo ai precedenti incensurati dell'applicato  Demetrio  Pianelli, accogliendo le generose insistenze della parte
ma lo acquistò come roba fuori d'uso, non come orologio.  Demetrio  nel venir via provò un senso di rincrescimento e di dolore,
"Lei dunque ci ruba la signora Beatrice" disse  Demetrio  con un tono di recitativo d'opera. Ascoltò di nuovo il suo
pesce stantío, o il pezzo di vecchio formaggio che un certo  Demetrio  soleva portare a casa nella cesta, lesinando sul quattrino:
anche l'ombra del mio corpo ... ." "Ah! ah! ah!" proruppe  Demetrio  con una risata larga, aperta, esagerata apposta per
per spaventare qualche cosa che si moveva in lui. "Bevi,  Demetrio  ... ." "No, caro ... , e poi?" "E poi cominciai a capire
lungo strascico fosforescente. Paolino abbassò gli occhi.  Demetrio  sollevò i suoi. Quei quattro occhi s'incontrarono, si
"Hai visto? ho ragione di perdere la testa?" Gli occhi di  Demetrio  avevano invece un'espressione acuta di invidia e di
Mario, Naldo, un po' mortificati, Beatrice, l'Elisa sarta,  Demetrio  stesso in curiosità, e, in fondo, mezzo nascosto
cosa porta sul capo?" "Guarda ... che diavoleria ... !"  Demetrio  si avvicinò a Beatrice e le disse con una voce di umiltà e
a raccomodare, a far belle le stanze degli sposi.  Demetrio  ha desiderato che gli lasciassero Giovedí a fargli
bisognò cercare subito anche l'atto di morte di Cesarino.  Demetrio  non si rifiutò di rendere questi piccoli servigi. Egli
di Paolino, di Mario, di Naldo, della Carolina, del signor  Demetrio  — che non si lasciava piú vedere. Si fermava coi piedi
s'era vuotato il primo bicchiere alla salute della sposa.  Demetrio  oggi non voleva bere piú del suo vino, rifiutava di
il primo marito?.. che ... che ... diavoleria?.. Che  Demetrio  fosse innamorato anche lui? non pareva possibile, dal
le spine che la bella rosa aveva seminato nelle lenzuola.  Demetrio  intanto seguitava a vendere. Non restava quasi piú che il
che somigliava all'inerte agonia di un condannato a morte,  Demetrio  anticipava di qualche giorno la sua partenza anche per
si fidassero troppo. Fu Giallino il primo, un novello che  Demetrio  proteggeva piú degli altri con qualche parzialità, che dopo
colle penne miste di verde, gli diede quasi una spinta.  Demetrio  sentí un frullo d'ala, guardò attraverso ai ferruzzi e
Giovedí, finché venne a posarsi sulla spalla del padrone.  Demetrio  lo prese delicatamente nel palmo, lo fece saltare sul dito
a scolorire. Sempre seduto in faccia alla finestra,  Demetrio  contemplava le gabbie vuote, assorto, immerso nel
occhi, attraverso ai quali brillava un lume di tenerezza.  Demetrio  gli strinse il muso nelle mani e seguitò anche lui a
gli esami dimani. Ma devo prima parlarvi." Beatrice trovò  Demetrio  molto abbattuto e invecchiato, e lui s'umiliò al cospetto
e pronta sopra la tavola. "Che cosa?" chiese distrattamente  Demetrio  fingendo di non capire il senso della domanda. "Sono venuta
senza conoscere la verità." "Quale verità? sedetevi."  Demetrio  mandò avanti una sedia, dove Beatrice si pose a sedere,
mai troppo una povera donna insidiata, calunniata" esclamò  Demetrio  con un tono vibrato e caldo di voce. "Voi non ne avete
le calunnie della gente cattiva." "Io?" esclamò  Demetrio  come se parlasse a sé stesso. Appoggiato colle mani alla
piccoli regali." Beatrice, scossa dal suono vibrato con cui  Demetrio  pronunciò queste parole, alzò gli occhi e stette a sentire
fiato di sorpresa. Perché si corrucciava tanto suo cognato?  Demetrio  si accorse anche lui d'essersi lasciato trasportare un po'
lui, ma agitata da un senso misterioso di pietà e di paura.  Demetrio  con la faccia piú stravolta che rallegrata da un sorriso
non capire ciò che diventava sempre piú evidente, cioè che  Demetrio  l'amava. Si guardò intorno, come se cercasse di
mondo di affezioni e di afflizioni nuove che il piangere di  Demetrio  andava suscitando vicino a lei. Si chinò un poco verso il
venivate quassú a cogliermi in un momento di malinconia."  Demetrio  parlava senza alzare la testa dalle mani. "Per amore dei
senso delle cose. Nella luce quasi estinta del crepuscolo,  Demetrio  vide avanzarsi di nuovo quella donna e sopraffarlo colla
delle gabbie vuote. Quando Beatrice venne via dalla casa di  Demetrio  era quasi buio, e, camminando tra la gente, si sentí come
del cugino aveva fatto nascere in lui il sospetto che anche  Demetrio  avesse del fuoco al cuore. Forse tra lor due s'erano già
salutare ancora una volta il papà prima di lasciar Milano.  Demetrio  aveva fatto porre un piccolo sasso sulla fossa,
stravolta che aveva poco dormito anche lui. Anche lui, come  Demetrio  Pianelli, come Paolino delle Cascine, era un'anima in pena
Beatrice avesse risposto subito: "sí, sí, volentieri". Se  Demetrio  non fosse stato anch'egli un illuso per necessità, avrebbe
la provvidenza." "Bella provvidenza!" "Non ti ha scritto  Demetrio  che essa era malata e che si sentiva poco bene anche lui?"
stesso a casa sua, cara la mia signora, se non sapessi che  Demetrio  è contrario a questa causa. La Palmira — un bel tomo se ce
a cui potrà essere legata la sua fama e la sua fortuna.  DEMETRIO  DE GRAZIA. (Palingenesi di Catania, 1 maggio 1899)
non si accorse menomamente della partenza del signor  Demetrio  Pianelli e, passato qualche tempo, nessuno pensava nemmeno
alla sua bella vicina di casa. Paolino, a cui la lettera di  Demetrio  aveva fatto un gran bene, mandò dalle Cascine i brodi piú
per conferire coi più celebri oratori, fra cui Antioco e  Demetrio  Siro, arrestossi alla fine in Rodi per udirvi un'altra
che poteva dargli un consiglio sincero e disinteressato.  Demetrio  gli voleva bene, si conoscevano da un pezzo, erano due fave
mortali di un aborto: finché sopraggiungeva anche lo zio  Demetrio  a fare un discorso lungo e confuso sul conto del signor
La persuase a non mandare per ora la lettera allo zio  Demetrio  e a cercar invece di quella sua amica di collegio,
Plinio Secondo, Sant'Agostino, Emanuele Crisolara,  Demetrio  Calcondila, venuto da Costantinopoli per la lingua greca,
origine albanese, grecanica, occitanica e rom» (art. 2). S.  Demetrio  Corone, l'antica Sandemitre, un paese agricolo nella zona
casa dei Mazzoleni. La portinaia gli disse che il signor  Demetrio  era ancora alle Cascine Boazze per fuggire i rumori del
di corallo, unico avanzo salvato e ricuperato dallo zio  Demetrio  dal naufragio di casa Pianelli. Questo astuccio era la sola
poi Ataneo, da Suida, e da altri parecchj, enimmi di  Demetrio  Falareo, di Platone, di Apollonio Tianeo, di Pitagora, d'
dare insieme a un paio di buccolette di mosaico, che lo zio  Demetrio  aveva mandato dalla Toscana in regalo alla sposa. Arabella
miei figli. "In quanto ai danni ho incaricato mio fratello  Demetrio  di regolare la partita collo stesso signor ragionier
quindi un altro foglio e scrisse in alto: " A mio fratello  Demetrio  ." E piú sotto: "Prego mio fratello a voler regolare col
essa aveva scritta in casa della Colomba allo zio  Demetrio  e che non era stata mandata a destinazione. Ferruccio
dargli una consolazione? Che cosa era saltato in mente a  Demetrio  di condurre quella benedetta donna alle Cascine! Al tempo