Così il procedimento mentale del giornalista è un regresso vero dinanzi a quello dello studioso; regresso che negli scrittori o nei lettori i quali
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altri giorni: essa va sempre più divenendo cosa di tutti, e sull'abisso sempre più profondo che si va aprendo fra i diversi rami dello scibile umano
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, sono sempre bisogni collettivi, sentiti più o meno coscientemente come tali, a seconda dello sviluppo della vita e delle funzioni dello Stato.
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Ciò che interessa molti ed è in relazione con l'attività pubblica dello Stato diviene un bisogno politico: ed appunto ciò che interessa molti e
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“intellettualità,„ dello sport, d'ognigenere di lusso. Questa esteriorità della vita pensata e descritta e la conseguente inettitudine al raccoglimento e
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vasto del chilometro di raggio del Comune e dello mura domestiche,e della tasca del primo villan che parteggiando viene.
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Il pensiero dell'uomo sociale di oggi è quello del giornale che egli legge: egli — o che sia un alto funzionario dello stato nella capitale o che
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Prendiamo, ad esempio, la megalomania delle classi parassitarie che vivono a spese dello Stato a proposito della guerra d'Africa. Organo di questa
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Così i giornali forcaiuoli dell'alta Italia potranno volere la restrizione del suffragio, la violazione dello Statuto, l'instaurazione d'un governo
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La strettezza dello spazio che ci siamo concesso ci dispensa dallo studiare dettagliatamente altre forme di patologia giornalistica. Queste
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E nella vita politica il giornale entra anche, e con il cattivo compito di sostenere l'anarchia sociale fiorita sotto l'onnipotenza dello Stato e la
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anzi nuoce, perché in essa appariscono troppo il partito preso, l'animo dello scrittore non sempre scevro di astio e d'interesse perso male, o, nel
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Noi possiamo chiamare cause o forze originarie del fatto sociale quelle che agiscono per virtù propria e senza necessità di un motivo ulteriore dello
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sopprimere i due fenomeni più notevoli e positivi: l'eterna grandezza dello spirito e le miserie della materia.
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