Tit diventò pallido e chiese, con un fremito delle labbra: — Chi ha parlato? — Io no, — mormorò Caterinuccia. — Neanch'io, — strillò la solita voce
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fagottello di Bellissima. Poveruomo, si vedeva che soffriva. La Regina delle Fate, dalla sua finestra con le barre d'oro, sventolava lo strofinaccio
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una delle piú straordinarie, e non sembra vera. Ma Rosetta e Caterina sono mie amiche e non dicono le bugie. Poi ho parlato anch'io con la vecchia
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a un bellissimo mattino d'estate, con tanto sole che le ali delle rondini in cielo parevano rosse. Certamente questo sogno speciale fu mandato come
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d'argento, regalatagli un tempo dalla Principessa delle Querce, e che ora non suona piú; ma Tit la teneva sempre per ricordo. — Chi sei? — chiese
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splendevano piú delle lucciole.
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Era presente anche la Regina delle Fate che parlava di una nuova servetta che aveva da poco assunta nel suo palazzo: — Si chiama Grigia, — diceva
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Le bambine, le fate e i nani si divertivano molto e si chiamavano per nome gridando. In un piccolo circolo attorno alla Regina delle Fate si parlava
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Principessa delle Querce, — disse Tit a voce bassa. Caterí non aggiunse nulla. Aveva osservato che la voce di Tit tremava nel dire quel nome. Egli
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Felice che era bello e alto e tutto vestito di ferro, ma non conoscevo la Principessa delle Querce. La notte del matrimonio erano venute tutte le
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contenta. Come correva la casina! Il Palazzo dei Sogni non è altro che la riunione delle case che tutti i bambini sognano durante la loro vita. Le sue
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pentole di coccio e parecchie bambole che parlavano e camminavano. Inoltre vi trovò un cassettone ricco di scompartimenti con tutti i corredi delle
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il mercante, — sono il fornitore della Real Casa ossia della Regina delle Fate, — e sospirò. Tit chiese la ragione di questo sospiro. — Sí, voglio
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— Ma è Grigia! — esclamarono insieme Tit e Caterí. — Come? Voi la conoscete? — Tutti la conoscono di fama. La Regina delle Fate ne parla sempre. — Ah
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La Regina delle Fate le disse: — Sai che hai trovato marito? — e le diede una leggera spinta. Ed ella disse: — Sí. Allora Caterinuccia esclamò: — Oh
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fermarsi proprio là. In fretta si alzò e disse: — Buon giorno! — Non ci vedeva bene a causa delle lagrime ed era tanta la sua confusione che non si
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accorto subito che la Principessa era uguale, in piccolo, alla Principessa delle Querce. Era appunto la figlia della Principessa delle Querce e del
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suoi occhi erano felici, e Caterì osservò che in ognuna delle sue pupille c'era una minuscola principessa. Tit cadde in ginocchio, e baciò il lembo del
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chitarretta delle canzoni meravigliose, che parlano di palazzi rossi e di bandiere, di tigri, di cingallegre e di giacinti. Cantano di banditi che dormono
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Oggi avevamo verifica di italiano. Prima la maestra ha spiegato l'importanza delle virgole, a che servono e quando si usano. Ci ha spiegato che le
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arrossendo. - Accidenti. Una bella puzza! - Hai ragione — e sospira, fissandosi la punta delle scarpe. - Ti ricordo, mia cara, che in questi casi
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illustrazioni della storia. Davanti a loro, per terra, un cappello aspettava delle monetine. Ma i passanti non ci mettevano dentro niente, perché erano un po
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che era lì all'incrocio si è awicinato, ha estratto dal taschino il blocchetto delle contravvenzioni, la penna e ha detto: - Uso del clacson in centro
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comperare. Aiuto a riempire i bauli delle auto e poi porto via i carrelli vuoti. Mi passano per le mani pacchi e pacchetti, borse e borsette, dolci e
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Subito dietro la curva di viale Giulio Cesare è parcheggiato il furgone delle consegne della pasticceria, col portellone posteriore spalancato. La
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