E ti bollo... sì! ti bollo in nome della santa libertà individuale!
Pagina 118
(e come il ritmo della musica gli dà una scossa)
Pagina 122
Ah! sentite... avete un bel dire... ci sarà del brivido, della suggestione, ma io, figlia di Santo Stefano, vi confesso che a queste marcie funebri
Pagina 124
No... quella sarebbe la prima... è la storia della prima volta... si intitola «Samaritana». Ma forse è un pochino la storia di tutte. Qui è un
Pagina 127
Le signorine, evidentemente, non sono della vostra opinione...
Pagina 130
parte della lunga pratica della loro professione!
Pagina 132
(alla quale oramai i fumi del vino e il piccolo tumulto della discussione hanno tolto ogni freno, domina tutti, prorompendo:)
Pagina 135
C'è del gusto... della personalità...
Pagina 152
E qui... all'ingresso della sua camera...
Pagina 155
Che io aspiri a legarmi ad un egoista della tua razza?
Pagina 166
Eh! sì! caro! La vera donna! Quella che racchiude in sè le due virtù supreme, paradisiache e infernali, pure e peccaminose della femminilità!... Per
Pagina 174
Ti proibisco di compiangerlo ! Che merito hai tu - a trent'anni - a possedere tutti i giorni della tua settimana!
Pagina 21
Diceva: «Ogni palla che esce dalla canna di un fucile reca con sè il suo preciso indirizzo». Evidentemente - signora - l'indirizzo della vostra palla
Pagina 23
Oh! Signora! Lavorare per voi era una festa! Ed io vi devo della gratitudine!
Pagina 25
Signora: io vi supplico di non voler approfittare d'una confidenza involontariamente sfuggita dalle mani della mia sicerità.
Pagina 26
Lo conosco: è quello della vostra palla: Rue de la Pépinière - Garan e C.
Pagina 27
sola presenza, l'abitudine vecchia in una abitudine nuova: il vizio e la virtù. Il tumulto della passione e la tranquillità ,della famiglia. La
Pagina 28
(che si è accorto della presenza dell'amico, avverte il padrone)
Pagina 34
E c'è ancora della gente che non crede al destino!... All'incredibile bellezza dell'imprevisto. Al caso che vede e provvede!... Grazia!... La
Pagina 43
È ben per questo che mi sono precipitata col fardello della mia infelicità: Per dimenticare! Per gettartelo ai piedi!
Pagina 53
Non so... nella gran fiamma!... Nel vortice della vita!
Pagina 55
Tanto, orrnai, che me ne faccio della mia sterile purità?
Pagina 58
Io che stavo ordinando i bauli della signorina Yvonne...
Pagina 79
di glicine. Una sola porta, larvata dalla stessa stoffa della tappezzeria, a destra. Nel fondo gli alberi del giardino che si immagina in basso
Pagina 89
In tal caso, qualora desiderasse di chiudere laggiù, la stessa stoffa della tapezzeria, come vede, può contendere completamente la boîte ad ogni
Pagina 92
Per piombarci addosso e farsi consolare della sua tristezza!
Pagina 95
I miei trentanni, amica mia! Tutti i giorni della mia settimana al completo! Non sono il vecchio Garan, io!...
Pagina 97
Interno della casetta di Butterfly.
(Appaiono, superato il pendìo della collina, Butterfly colle amiche, tutte hanno grandi ombrelli aperti, a vivi colori).
Suzuki prega, raggomitolata davanti all’immagine di Budda: suona di quando in quando la campanella della preghiera.
(Su dal sentiero si avvicina un confuso e gaio gridìo. Pinkerton e Sharpless si recano in fondo al giardino osservando verso il sentiero della
Passa la note angosciosa. – Dal porto all’alzarsi della collina salgono voci confuse di marinai e rumori diversi. – All’alzarsi del sipario è già
Si sprofonda una parte della volta.
Fra questi ruderi un uomo, nelle tenebre, sta scavando una fossa. È Simon Mago. Sul margine della via un altro uomo guarda, immobile come in vedetta
La luce, mite ancora e senza raggi, a grado a grado discopre le cose remote, gli edifici sparsi qua e là nel fondo della campagna, gli archi del
al di là della cortina, sul limitare della cella.
Ricominciano le canzoni della notte. Volano per l’aria le parole d’una strofa amatoria di Petronio:
La guardia Germanica colle armi in pugno caccia Simon Mago, pungendolo e minacciandolo, sui gradini della torre dell’Oppidum.
Dicendo queste ultime parole accenna ad una località oltre il tumulo, verso Albano. Simon Mago depone l’acerra presso l’apertura della cripta, poi va
Tigellino abbassa il cappuccio della lacerna sugli occhi e s’avvicina alla via, ripartendo la sua vigilanza ora sul corteo, ora su Nerone.
disperdono nell’orto. Fanuèl, appoggiato ad una colonna della vite, guarda Rubria. Incominciano a spargersi le prime ombre della notte.
E s’abbandona sulla tomba che le sta dietro; quivi, giacente, rimane. Simon Mago scende tre gradini della cripta con la face in pugno e scompare
I giovinetti Asiatici schiudono le cortine della lettiga, mentre d’intorno a Nerone piovono fiori e nastri e fronde di palma e ghirlande, fra le
verso lo sbocco della porta pompae.
Un littore co’ fasci abbassati la precede, un Flàmine la segue. Giunta all’ultimo gradino della discesa s’arresta, tende il braccio e la mano verso
Si vede l’interno dell’Oppidum fra i suoi grand’archi centrali, quello di destra che sbocca nell’arena e quello della porta pompae, a sinistra, che s
Intanto Gobrias è uscito dal suo nascondiglio e, mezzo assonnato e barcollante, contempla con grande stupefazione, dall’alto della gradinata d’ond’è
soltanto ripetere la parola della «salda resistenza agli elementi di disgregazione anarchica della compagine nazionale» come era fissata già nei nove
La nostra idea politica fondamentale, dice l’oratore, è la libertà. Non la libertà dell’89 che si fonda sui falsi principii della bontà originale
Nella seconda parte, l’on. Degasperi si occupa dei compiti interni del PPI. in preparazione della fase politica che seguirà al fascismo. Il dopo