Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Piccolo trattato di tecnica pittorica

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De Chirico, Giorgio 25 occorrenze
  • 1928
  • Fondazione Giorgio e Isa De Chirico
  • Milano
  • trattato di pittura
  • UNIFI
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pasticceri si divida completamente il torlo dall’albume o chiaro d’uovo; buttato via il chiaro si metta sulla bocca della boccetta la metà del guscio in cui

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È bene però studiare gli effetti del pennello come quelli della matita con cui si disegna. Il pennello corto e tondo dà una pennellata soda e si

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sono lasciato tentare dall’aspetto opaco, ma cionondimeno continuo ad affermare che non è consigliabile lasciare un quadro senza vernice; si può del

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nelle pitture ben verniciate. Il giallo di Napoli è un colore alquanto pericoloso; i pittori francesi del periodo romantico, specie Delacroix, ne

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catrame sul rovescio del cartone.

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Quand’ero in Italia, parlando un giorno con uno storico e critico d’arte dei più noti, ebbi l’occasione di constatare che egli credeva la Madonna del

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Per rendersi conto mentre si lavora del tono che una parte qualsiasi del quadro avrà quando sarà verniciata, bisogna passarci sopra un pennello

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, scioglierla e plasmarla; servivano anzitutto tali ferri a prolungare l’azione troppo breve del pennello, a rompere i toni, farli passare gli uni negli altri

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con la carbonella ciò che si vuol dipingere, però, poiché la carbonella per quanto ben fissata spesso sotto l’azione del pennello si diluisce e sporca i

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tinta di questa parte, e con tale tinta si campirà tutto il contorno del nudo, stando però attenti a lasciare sempre qualche leggero segno per definire i

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Sopra una tela così preparata i tratti col pennello si possono fare sottilissimi; si possono tirare linee che ricordano i tratti del lapis appuntito

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sempre ammorbidire sfregandoci sopra del bianco liquidissimo. Belli e curiosi effetti si possono pure ottenere sfregando una superficie di colore bene

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, le tinte anche molto fluide non si spandono né colano, la luminosità del colore aumenta.

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Fatto questo si campiscono i contorni con una preparazione di colori neutri; al solito: terre e nero. Tale preparazione si farà del tono che si vuole

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È bene comporre le ombre del verde mescolando del bruno van Dyck scuro con del giallo e del blu di cobalto.

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Le ombre del bianco si possono cercare col bruno di Bruxelles, l'oltremare e l’ocra.

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Le ombre del giallo col bruno van Dyck e la terra di Siena bruciata o naturale, secondo l’intensità.

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Le ombre del nero si possono fare col bruno van Dyck, il nero e la lacca di carminio.

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I primi strati di questa ripresa del lavoro diventano per forza opachi, perché l’olio è presto assorbito dall’impasto neutro che sta sotto, ma, via

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modo che i crini del pennello formino assieme al manico un angolo retto; sollevandolo poi i crini si richiudono un po’ rimanendo però sempre

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In una boccetta contenente olio di papavero e essenza di trementina a parti eguali, versare alcune gocce del colore che si vuol dare alla velatura

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dettagli; lasciare bene asciugare per qualche giorno, poi riprendere ripassando sopra una parte del quadro a mezzo impasto; lasciar prosciugare per qualche

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Per il verde si passerà a velatura del giallo sopra un impasto di azzurro scuro. FINE

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Per il giallo si passerà a velatura del giallo brillante (o altro giallo, sempre secondo il colore che si desidera) sopra un impasto bruno caldo

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non vive nelle nuvole, che si possono creare opere indimenticabili con mezzi scarsi quando si ha del genio o per lo meno dell’ingegno; ma quello che non

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Fra Gherardo

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Pizzetti, Ildebrando 24 occorrenze

Il cancello del Palazzo viene aperto a mezzo, dall'interno, e ne esce l'Assessore del Podestà, scortato da quattro famigli armati.

L'Assessore del Podestà

Dalla gradinata del Duomo le donne e i vecchi si muovono e vanno ad unirsi alla massa del popolo che circonda Mariòla: alcune donne soltanto

Al 18 di Luglio del 1269, di mattina.

Al 16 di Luglio del 1269, al tramonto.

confessione del peccatore, si leva una voce a intonare lo spunto di una lauda sacra. E un'altra voce segue, che continua della prima il pensiero e il canto. E

L'incredulo e alcuni suoi compagni accolgono la conclusione del narratore con una sghignazzata.

Il cielo si tinge di rosa alla prima luce del giorno: impallidisce e vanisce la luce dorata delle stelle.

La donna che già supplicò Frate Simone per la vita del suo figliuolo si trascina per terra sino ai piedi di Gherardo, e glieli abbraccia piangendo.

All'ordine del Vescovo, due dei famigli si pongono ai lati di Gherardo e lo fanno avanzare, la faccia rivolta al popolo, sino al limitare della

Durante il discorso del Vescovo il cielo si è andato coprendo di nubi e s'è oscurato. S'ode un rombo di tuono, e un'onda di vento passa sulla folla

Un uomo del popolo riesce a prendere per un braccio uno dei ragazzi, e tenta di strapparlo a quello che lo tiene. Altri corrono a lui per aiutarlo

. Sulla piazzetta, giù dal pianerottolo, di fronte ai Frati Bianchi, un gruppo di gente del popolo, la maggior parte donne d'età, che andrà man mano

La Piazza Maggiore di Parma. A destra il Palazzo del Vescovo, preceduto da un ripiano rialzato su due scalini: un loggiato chiuso da cancelli di

Già da quando Frate Simone ha cominciato a narrare del bambino guarito da Gherardo in Faenza, alcuni altri Fratelli Apostolici sono usciti dalla

E s'avanza, e gli è sopra, e lo percuote col tallone su la schieria. Ma a questo punto una fanciulla che stava a osservare dal limitare del portone

, dalla strada che sta oltre il Duomo verso il Palazzo del Vescovo. Si fanno largo roteando col braccio libero la spada, e due soldati li precedono

Uno stanzone a pian terreno del palazzo vescovile, verso il cortile. Due strette ed alte finestre inferriate nel muro di fondo, una porta a sinistra

Rumore di passi dalla strada verso il torrente: son due uomini armati, famigli del Podestà. Gherardo li vede: afferra per un braccio Mariòla, e

Squilli di trombe dal Palazzo, rintocchi di campane dal Duomo. Si riaprono, per intero, i cancelli del Palazzo. E una numerosa compagnia di armati

, fulmineamente, invaso da un più profondo terrore, sulla scalinata del Duomo e in fondo, presso il Battistero. L'uragano cede, s'allontana.

La scena si riapre. Una strada, fuor delle porte della Città. A sinistra la casa di Gherardo: cioè il muro di cinta del cortile, col portone nel

. Durante l'ultima interrogazione, Gherardo ha rialzato il capo, che teneva prima curvo, e le ultime tremende imperiose parole del Vescovo ha ascoltato a

momento dopo si vedono schiudersi le due ante del portone ed essa esce sulla strada. Esita, guarda in giro, si ferma presso uno dei pilastri. E chiama

Se la luna mi porta fortuna

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Campanile, Achille 1 occorrenze

vista; né del resto avrei potuto seguirla. Alla frontiera tedesca durante il controllo dei bagagli, chi mi trovo vicino? La bella sconosciuta. Purtroppo

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