apparisse in voi, fareste desiderare da chi vi circonda un migliore contrasto:quello fra la rozzezza dei modi e la bontà del sentimento. Mille volte è
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aggiungendo "ma è esosa". Quella fronte aveva la levigatezza del marmo, perchè non s'era mai corrugata a un triste pensiero; gli occhi avevano
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tanto caso, ma raccatta il boccone caduto con la punta del coltello, o suzza il liquido con un po' di mollica e deponi sul tuo piatto il. . . corpo del
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". . . mangiando con altri a qualche mensa, non riporre nella custodia il coltello, prima del tempo; non rigovernare il coltello prima de' compagni
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stupida che si lascia ingannare, o come una civettuola che inganna a sua volta. Ammesso però che possiate restare tranquille sin alla fine del dramma, state
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tutto questo seguendo lo sguardo talora stupito, tal altra crucciato, spesso triste del conferenziere. Repentinamente il suo entusiasmo si sfredda, la
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incidente, non un'abitudine. E' un soggetto un po'scabroso quello del ballo. Parlandone con voi, bisognerebbe ch'io sforzassi la voce e vi trattassi un
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Amore di sè - Amore del prossimo - Contrari effetti. IL desiderio di piacere è naturale, è umano, è doveroso, anzi! Ma non bisogna esagerare come la
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il viso, i lobi degli orecchi e un orlo del collo come i gatti - con spugnature fredde? Avete l'abitudine di pulirvi i denti almeno due volte il
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vecchiaia - Troppo tardi - Con gl'infermi. AVETE un po'di cuore? E allora dovete essere del mio stesso parere:che sono degni della nostra compassione
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a cui voi negate un saluto o che disprezzate del tutto! Io ho veduto qualcheduna di voi strappare con mala grazia il fagotto di mano a una commessa, e
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, ma non fatica, e lavora e suda con la netta e chiara visione del dovere da compiere e dello scopo da raggiungere, anche se non è conscia di dar vita
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soggetta ai capricci d'una signora o d'una giovinetta che non sappiano il valore del tempo, arrivino a sera stanche del far nulla, e non conoscano
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entusiasmo, e attaccai con la lettura d'un brano del Mantovani, dove si diceva della mancanza di sincerità nei componimenti de'giovani. Volevo trarre
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sbatacchiare l'uscio, entrando, per slanciarvi ansimanti nel banco; potete rispondere con una crollatina di spalle a un ammonimento del professore, o
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d'una paga materiale in confronto del rovinìo d'una salute, dell'offerta d'una mente e d'un'anima, che si pongono a servizio della vostra anima, della
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, impappinandosi nella sua incertezza, tenendo sulle spine il commesso e provocando l'attenzione del padrone, che interviene. - Dunque la signorina voleva
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Regali in famiglia - Tatto nella scelta del dono - Il modo di donare. ANCHE i regali tengono il loro posto fra i vostri piccoli doveri di donnine di
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La via di mezzo - Le santarelline - Le saputelle - Le senza cuore - La virtù del saper ascoltare - Il filosofo Zenone - Cose indifferenti - Discorsi
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Il gesticolare esagerato - La rigidezza soverchia - Moderazione - Importanza del tono - Il tono giusto - Cattiva pronuncia - Musica scordata - La
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d'abitudine di pronunciare parole belle e dolci. Accade dell'inflessione come della fisonomia, ch'è un muto linguaggio:le contrazioni del viso
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, le speranze, i timori nostri, come l'arpa in cui vibrano tutte le corde del nostro cuore. La lingua italiana è fiorita come la bella terra dove si
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Gli amici del babbo - Visite - Modeste serate - L'incarico d'un pranzo - Buon gusto - Ufficio di mammina - La matrigna. DIO ve ne liberi, figliole
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Vantaggi del collegio - Doveri verso la Rettrice e gli altri superiori - Confidenza in chi può consigliar bene - Con le compagne - Non eccessiva
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Ma mettiti súbito d'impegno a crearti, attorno, un ambiente di serenità e di concordia, a riscaldare i cuori di chi ti circonda col calore del tuo, a
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attratta più che alle altre, non sia mai per la sua ricchezza o per un certo fascino esteriore della persona, ma piuttosto per le doti del suo intelletto
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L'educazione retta si rivela continuamente nella comunanza di vita e, soprattutto, ne'momenti in cui l'allentarsi del freno lascia libertà di
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i suoi servigi a pro del tuo malessere. Non ti resta che scappartene via e lasciarla lì a farsi succhiare il miele dalle mosche sue pari.
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pazienza se si contentasse di masticar agro per conto suo e di veder nero co'suoi occhi, ma prova un gusto matto a far da spegnitoio all'allegria del
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quattr'occhi che cosa ci hai rimesso del tuo, che cos'hai sacrificato di te stessa. Arrossisci? Non sai mentire, e ne godo per te. Ebbene, allora
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velo turchino gettato sulla palpitante esuberanza del creato. . . il lago assomigliava a una gran vasca d'olio fluttuante ecc. ". Me l'aspettavo! No
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maestosa pace del luogo e con la gola strettita dalla commozione, mi sentivo rimescolar tutta a ogni stridulo trillo del suo riso, come a una stonatura
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conosci e con le quali ignori come trattare. Sai perfettamente la lezione? il viso severo del professore, che so? quegli occhiali che dànno una certa
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combatterlo - Cause della timidezza:eccessiva modestia e orgoglio smisurato - Una lezione co'fiocchi. VI. Schiettezza " 28 La favola del lupo - Cause della
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La favola del lupo - Cause della bugia:la celia, l'avidità di guadagno , la leggerezza - Bugie che non sono bugie - Bugie pietose. VI rammentate la
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sotto quello pedagogico, un libro che farà del bene, se non sarà travolto da quell'onda di scredito che meritamente travolge la nostra produzione
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porte, dal tonfo improvviso d'una scarpa o d'un libro che vola, dal rimbalzo sonoro d'un ceffone sulla guancia del fratellino, dal guaito del cane o dal
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L'eccesso del desiderio di sapere - La ficcanaso - Chi ascolti agli usci. . . - Bocca amara. NO, non voglio essere fraintesa! Il giusto desiderio di
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cappa di tre anni fa; a scappare dal vicino bottegaio con una sciarpa in testa, a portare, ben rimpaccato, un tegamino o un cavolo:a fare, non del male
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sue ricchezze alla curiosità del prossimo, e gode di possedere quel che lui solo conosce. Sofia danneggia se stessa:con le proprie mani allontana da
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libri nel primo cassetto sbadigliante di traverso, il cappello, dove? Ah! nel cestello del lavoro, là nel cantuccio. L'amica entra. - Scusa il
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Con la vettura Negri - La sorellina del D'Azeglio - Mancanza di rispetto - Egoismo - Ogni cosa a suo tempo e il suo tempo per ogni cosa - L'orario
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stuzzica le frange del tappeto o rincincigna la tenda, o strappa una pagliuzza ritta della seggiola, o ne graffia la spalliera. Se è a tavola
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, l'impassibilità del viso adorno di grossi occhiali a stanghetta, la durezza della testa, che sembra messa lì apposta per sostenere il cappello stracarico di teste e
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, alternate con i cartoncini del Liebig, il tavolino ricoperto da un tappeto a piccoli rettangoli di stoffe diverse e qua e là, svolazzante, qualche
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posano gli occhi della mamma buona, del babbo stanco; o quando ammannisce sane pietanzine per lo stomaco delicato dei genitori, a cui dona qualche cosa
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accade: dal minimo al piccolo si fa presto a saltare e, continuando così, s'arriva al grande, senz'avvedersene. Ricordate le parole del Pestalozzi a
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elegante e intellettuale ch'era venuta quel giorno a farle visita. E' vero:lei, la signora Luisa, presa tutta dal pensiero dei bimbi, del marito, della
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comportare nella conversazione vi dirò meglio in altro capitolo; del resto il mio consiglio è riassunto in un saggio proverbio: "La parola è d'argento, il
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per metterle sotto i piedi un panchettino, aiutatela a indossare la pelliccia che s'era tolta, apritele l'uscio del salotto e accompagnatela fino a
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