fatto con parsimonia, nè dovesse rubare il tempo agli esereizj di utilità maggiore: nè so al tutto condannare quegli istitutori, che nel corso del loro
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un'altra cosa, per fuggir nome di plagiario. Come le Vite non sono la parte formale del libro; ma ci sono solamente per pigliarne materia ai varj
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dominio cominciò sul finire del quarto Quelle parole, che si vedranno scritte in corsivo nei racconti delle signorine, sono errori o impropriet�, e
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tanto stretti nè tanto assoluti, che volesse del tutto escluder le donne da ogni esercizio e disciplina più propria naturalmente degli uomini: anzi
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però si chiamavano Giudicati; e questi giudici, che da principio erano dipendenti da questo o da quel principe del continente, ben presto ebbero
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volle del buono e del bello, prima che vi si lasciasse condurre. Postasi per altro a sedere, si fece animo ad un tratto, e lesse con voce assai ferma
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dai Reali Aragonesi di Napoli sullo scorcio del secolo XV: che suo padre fu Pietro Tagliariva d'Aragonaj e che fin da bambina era ammirata per la sua
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Andreini, pistojese, famoso comico e letterato del secolo XVI, e fu madre di Giovanni Battista, celebre comico e scrittore pur esso. Esercitando la
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, la quale ebbe già la signoria di Pisa. L' anno appunto non si sa; ma certo ne'primi del secolo XVI, quando la famiglia de' Rossi, emigrata molto
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Era stata accettata la gentile profferta del cavalier Girolamo Rossi; e la ricreazione della domenica ventesimasesta doveva farsi alla sua villa di
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se ne persuase, se non quando vide mangiare agli altri il rimanente de' biscotti. Tanta paura per altro; e la vergogna del vedere questo suo vizio
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che d'opere onorate, sbandir l'ozio, e occuparsi del continuo in qualche lodevole esercizio, ricordandosi della famosa Giuditta, la quale, benchè
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favorita dalla natura di nobilissimi sentimenti, con 'squisito intelletto del bello e del buono: le quali doti, conosciute di buon'ora dal padre, cercò
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"La Marianna Mancini, di cui oggi mi tocca a parlarvi, era nipote del famoso cardinal Mazzarino, ministro di Francia, e nacque a Roma nel 1649. Lei e
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non quanto era così minuziosamente amante del risparmio che i più lo dicevano avaraccio, e de' suoi ingegnosi modi di risparmiare spesso era
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coloro, i quali le stavano intorno al letto; e morì subito dopo, essendo vicina:ai centotrè anni. Di lei fu detto che aveva cantato Con la dolcezza del
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NOVELLA. L'avere udito dalla nostra cara Isotta il soverchio amore del risparmio, o dirò meglio, la ingegnosa avarizia del marito della Papafava, mi
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sì tenera età, spontanea mi ti fai innanzi nella più pura favella del Lazio: e mentre gli altri giovanetti, anco i più svegli, affaticano in su
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Morandi, nata a Bologna su' primi anni del secolo passato, la quale insegnò anatomia nella Università di Bologna stessa. Aveva essa sposato Giovanni
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Rosalba Carriera nacque a Venezia nel 1765; ed i suoi genitori, che avevano tutte le buone qualità del mondo, erano poco agiati de' beni di fortuna
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sostanze; ma ricca più di chicchessia di fede serena, di speranza immutabile, e ardentissima dell' amor del prossimo, tanto che amò e carezzò qual diletta
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essendo al tutto contenta del suo lavoro: e venuta la domenica, andò all' istituto tutta peritosa, e quando fu dalla direttrice mandata a sedere
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ogni più bella virtù propria alle donne. Nacque essa in Milano nel 1718 di nobile stirpe, nè tardò molto a dar segni manifesti del suo acuto ingegno ed
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direttrice, si aspettavano che nel corso del suo scritto la ne dovesse dire qualcuna delle sue, e però l' ascoltavano con qualche curiosità: e di fatto la
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' andazzo del suo tempo, e scrisse versi d' amore come la Fenaroli, e come lei fu pastorella d Arcadia. Ambedue queste valenti donne erano la delizia di
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, salì al suo posto, e cominciò: " Bisogna ch' io mi faccia dal ringraziare la nostra cara direttrice per lo scambio fattomi del tema del mio discorso
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donna che è soggetto del mio discorso si chiamò Maria Pellegrina Amoretti, nata ad Oneglia, nel Genovesato, il dì 7 di novembre del 1756. Bazzicando nella
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famiglia Morelli abita tuttora quella casa, dove la Maddalena venne alla luce del mondo anno 1728. Studiò con amore fino da primissimi anni; e tuttor
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santissima è l' amore del prossimo e l'amor della patria: il perchè, essendo allora l' Italia lacerata dalle maledette parti, la Caterina non si peritò di
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professoresse raccontatevi a queste passate domeniche. Da piccina ebbe a maestro di lingua italiana e latina un buon prete del suo paese, ed anche lei, come
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passi per esempio questo breve trattenimento di stamattina; chè non vorrei per tutto l' oro del mondo dar cagione a veruno di dire, che in questo
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rispetto. Viaggiò quasi tutta l'Italia, la Francia e la Germania; e per tutto dove andò diede apertissime prove del suo splendido ingegno. In Francia la
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perfin giornalista: ma nel suo genere anch' essa ha molto del singolare, e l' argomento lo tratto assai volentieri. Dico adunque che questa
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conoscere le rare doti della bambina, l'adottò per propria figliuola; ed attese con ogni affetto a coltivare il vivace ingegno di lei, sotto la direzione del
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celebrarla tanto altamente, che, venuto ciò agli orecchi del padre della fanciulla, andò a Gubbio, ne parl� col detto organista; e la levò di
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quanto fossero vane e caduche le cose del mondo, e si volse tutta all' amore di Dio e del prossimo, spendendo il suo tempo in opere di beneficenza, e
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E nel manoscritto il medesimo soggetto, che è l' ombra del nostro corpo, si vede così ridotto a sonetto, mantenendo sempre i concetti medesimi. Tale
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quale gli soleva mettere in quella specie di lunarj che là sul principio del passato secolo durò a stampare per parecchi anni col titolo di Apocatastasi
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dunque tu la meraviglia del suon tempo; e vivendo in sulla fine del secolo XIV, quando appunto fiorivano il Boccaccio ed il Petrarca, di ambedue questi
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. ENIMMI. Vedi INDOVINELLI. EPOCA per Tempo è falso, pag. 163. EZZELINO. Burla fatta da esso agli accattoni del suo Stato, pag. 190, 191. FAMA. Molti
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, nelle foggie del vestire, dell'acconciarsi e del camminare. Ella dunque, gentil signorina, parlando della bella Genovese, doveva esaltarne la
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oggi v'ho da parlare, la si chiama come me; ma, Dio mio! quanto ci corre da me a lei. La fu figliuola del duca di Ferrara, e poi moglie del marchese di
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, non cessando di pregarlo per la conversione del suo sposo, verso il quale fu sempre rispettosa, benchè cattivo a quel modo: e senza pure uscire di
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affettuoso cenno del capo alla direttrice e a' maestri, disse con voce dolcissima: "La valorosa donna della quale mi tocca parlarvi, fu nobile donna di
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lui dopo dieci anni di matrimonio, governò pure saggiamente il suo Stato. Della morte del marito tanto si addolorò, che, non pure propose di restar
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giovanetta chiamata Fulvia, che disse così: "Vi ho da ragionare, per comandamento della signora direttrice, di una valente donna del secolo XIV, che fu
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leggere. Io v'ho a raccontare la vita di una nobile signora del Friuli, di bellezza maravigliosa, chiamata Irene da Spilimbergo, nata nei Primi dei
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Caterina Cibo, duchessa di Camerino, principessa di Bisignano. "E andata di là, tornò con un antico libro del cinquecento e trovata la pagina, lo
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"Questa rara donna della Sofonisba Anguissola, nacque nella prima metà del secolo XVI, e le fu posto tal nome, perchè appunto in que' giorni aveva
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posta nel convento di Santa Caterina in via Larga, dove coltivandosi, per memoria dei consigli del Savonarola, l' arte del miniare e del dipingere
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