PERSONAGGI Re Mangia-Mangia Lo Scaleo del Re Il primo Ministro Un Usciere del Re Centovite Un Vecchio Il Gran Mago Una Ragazzina. La Regina
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(entrando): Voglio accertarmi se tutto è ben preparato. (Osserva ogni cosa del tavolino del Re, sposta qualche oggetto, mentre le Dame si occupano
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(dopo un'esitanza) E sia! (Tocca le palpebre del Re e quelle della Regina, soffia leggermente sulla fronte dell'uno e dell'altra.) È fatto! Per il
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Ancora? (Continua a spolpare un coscetto del capretto.)
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(interrompendolo): Che ha tanto sofferto per l'egoismo del mio ex Re!
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Sì, sì, Maestà! Vi aiuterò io a fare del bene.
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Potrete beneficare tutte le persone alle quali avete fatto del male ...
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(al Mago) Sono le rane del ruscello. Gracidano e sembra che cantino.
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(prendendo, per ripicco, qualcosa dalla refezione del Reuccio): E questo piace a me!
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Potentissimo Mago! ... Tutto quel che vorrete! Ma mutate le teste del Reuccio e della Reginotta!
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Tutto quel che vorrete, gran Mago! Ma mutate le teste del Reuccio e della Reginotta ...
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(stringendo al suo petto la Reginotta e baciandola : Figlia del mio cuore! Come sei bella!
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(interrompendola sbuffando: Facendolo impiccare! Ma l'orto che produceva le più buone rape, le più belle e dolci mele del regno, in meno di sei mesi
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Dico che costui ha fatto dimenticare a Sua Maestà di darmi qualche fetta del secondo pasticcio ...
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Troppo onore, Maestà! (Un servitore porta un terzo pasticcio e lo posa sul tavolino del Primo Ministro.)
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Viva il Re! Viva il Re! (La Regina osserva, stupìta, la trasformazione del Re che sembra un otre sgonfiato.)
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(fingendo di non capire): ra due mesi. Ve le restituirò sagge, incapaci di far del male, sia pure alle rane ...
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(a Centovite): Maestà! ... sarò sempre agli ordini vostri ... (Le Dame e i Dignitari ripetono le stesse parole del Gran Mago)
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(sbuca di tra gli alberi, saltellando e ridendo. Alla vista del Mago si ferma, guardandolo con curiosità): Oh! Oh! Che barba rossa! ...
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(abbracciando i figli): Figli miei! ... Come sono contento! ... (Alla Fata:) Dovreste compiere un altro prodigio ... Guarirmi da questa malattia del
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(si strappa l'altra testa, che vien subito sostituita. Quella strappata si muta in un fiore più bello del primo): È per voi, Regina Madre ...
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Grazie! Grazie, fata Rosabianca! ... (A un gesto del Re, il Reuccio e la Reginotta si precipitano riconoscenti a baciare le mani alla Fata.)
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Viva il Re! Viva il Re! (L'operazione continua, e sembra non debba terminare più! E, intanto, il corpo del Re si va di mano in mano sgonfiando.)
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Ora non rimane altro che celebrare le nozze. Basta che Sua ex Maestà dica: In nome del Cielo e della Terra vi unisco per sempre in matrimonio.
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Lo avrei pagato tre, quattro volte di più del suo valore! ... E il contadino, ostinato, rispondeva: - In casa mia il Re sono io, soltanto io!
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(al Reuccio e alla Reginotta che si divertono a lanciare sassolini nell'acqua del ruscello): Cheti! Cheti! Potreste colpire la fata Rosabianca che
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(porta alla bocca una fetta di gallinaccio, ma fata Azzurra gliela leva dalla forchetta e la depone nei piatto del Ministro) Eh? ... Eh? Certi
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Fate pure, Maestà ... Veglierò io in attesa del Mago. (La Regina si addormenta. Di tratto in tratto apre gli occhi e sùbito li richiude.) Che
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Più non conti i giorni e l'ore, Più non gridi: - Dove sei? - Ogni voto del tuo core, Mercè mia, compiuto è già! ... E di amore un dolce sogno La tua
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la depone nel piatto del Ministro.)
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Lo dirò a Sua Maestà la Regina! (Il Reuccio e la Reginotta fanno una spallucciata, poi si accostano, chini, cautamente alla proda del ruscello. Il
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(addentando allegramente la fetta del pasticcio datagli dal Re): Grazie, Maestà! ... Ecco, ora mi ricordo ... (Il Re ha già divorato il pasticcio; un
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in pugno; si ferma alla vista del Re e della Regina addormentati.
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, l'aurora! (Si affollano, ridendo, su la proda del ruscello e pare che sentano i brividi dell'acqua dove stan per buttarsi.)
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! Guardatevene, a meno che voi non gli offriate il regno in cambio del bene che cercate!
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(Si alza solennemente in piedi e pronunzia con voce lenta e sonora): In nome del Cielo e della Terra vi unisco per sempre in matrimonio. E da questo
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grossa del Ministro.)
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nella poltrona, e infila una punta del tovagliolo tra il collo e la camicia. Il Ministro attende l'ordine di sedersi.)
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sul tronco dove la Fata ha posato le loro teste. La Reginotta prende la testa del fratello; questi la testa di lei. Se le adattano sul collo.)
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C'era una volta un Re che aveva paura di morire prima di aver trovato pel suo Reuccio la più bella, la più ricca, la più buona Reginotta del mondo
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ordini del Gran Mago. Di fuori, si sente un vocio confuso di popolo): Eccomi! (Apre la bocca; ha gli occhi spalancati come chi attende di vedere una
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(cantando, dolcemente): Più non conti i giorni e l'ore, più non gridi: - Dove sei? - - Ogni voto del tuo cuore, mercè mia, compiuto è già! E di amore
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istantaneamente in rane, e affacciano le teste a fior d'acqua del ruscello, mentre il sole indora la cima degli alberi e le nuvolette erranti pel cielo
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occupava pochissimo degli affari del regno, e intanto pensava a provvederli di cacciagione due o tre volte al mese. - Queste lepri per voi! Questo daino per
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contiene un capretto arrostito. Il Re approva subito con cenni del capo, e subito lo scalco tira da parte il vassoio e comincia a scalcare il capretto
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(schermendosi): Basta! Basta! ... (Sorride soddisfatta dell'opera sua.) (La Fata alza un braccio e traccia dei segni nell'aria. Sul fondo scuro del
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po' distante, c'è un tavolino più piccolo, ma egualmente apparecchiato, però con piatti di porcellana e posate d'argento. È il tavolino del Primo
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Non ancora, Maestà. State tranquilla ... L'appressarsi del Mago si sente in distanza: sbuffa così forte! ... Veglio io ... (Osservando il Re:) Povero
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Tante volte il bene bisogna farlo con la forza ... (La Fata stende un braccio, stacca la testa di rapa del Reuccio e la posa sopra uno dei tronchi
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finestre del suo appartamento; e scendeva in giardino a capo scoperto sotto il sole di mezzogiorno; e si slanciava a corsa pei viali, saltando
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