14. Strumenti per nettare il terreno. 1. Il rinettamento del terreno si fa a mano con una piccola marra o zappino, fig. 11, e col sarchiello, fig.12
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3. Concimi. 1. Tutte le piante coltivate, quali più, quali meno, spossano la terra. Portando via il grano dal campo, l'erba del prato, l'uva dalla
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come in generale si trascura il letame, che pure è una vera ricchezza del podere. L'urina è una delle parti più attive del concime. La quantità che
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6. Produzione del concime. 1. Le cure del coltivatore pel letame debbono essere rivolte prima ad ottenerlo buono, ed abbondante; poi a conservarlo
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tettoia, anche di paglia, per riparar il concime dagli ardori del sole che lo essicano, e dalle pioggie che lo dilavano. Per lo meno sia ombreggiato
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interesse del valore del terreno e imposte . . . . . . . . . . . . . . . . L.135 Semente . . . . . . . . . . . . . . . . » 50 Lavori del terreno
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contenute nella parte dei foraggi che si converte in latte, in carne, ecc. Queste sostanze, consumandosi fuori del podere, non si trovano nel letame, e
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5. Concimi vegetali. Residui di raccolte e di industrie. 1. Si può sempre avere un buon concime da foglie d'alberi legnosi, da erbacce, da fusti del
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7.Concimi animali. Guano. 1. Il guano è sterco di uccelli marini, che si trova accumulato sovra alcune coste ed isole, specialmente del Perù. È un
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9. Escrementi ovini. 1. Il concime ovino è tre volte più forte, a volume uguale, del letame; ma è di poca durata. Per evitare le spese di trasporto
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produzione del letame. Come materie concimanti, supplementari allo stallatico, il regno minerale somministra la calce, la marna, le ceneri, la fuliggine, il
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7. Fruttificazione. 1. Il terzo periodo della vita delle piante è la fruttificazione, ossia la formazione del frutto, e del seme. Ricorda qui le
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2. Come si impara l'arte. 1. L'arte del buon coltivatore si impara per mezzo della scienza, e della pratica. La scienza ti insegna quel che devi fare
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divide, cioè: 1° Del germogliamento, in cui la pianticina nasce, e si svolge, nutrendosi della sostanza del seme; 2° Della vegetazione, in cui la pianta si
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10. Suolo e sottosuolo. 1. Lo spessore del terreno, o suolo coltivabile, varia da pochi centimetri soltanto nelle terre cattive, ad un metro e più
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quantità del raccolto. Anche ai prati l'acqua stagnante è nociva. I giunchi, e le piante acquatiche, s'impadroniscono del terreno, e ne cacciano le buone
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radici più carnose. Se tu osservi nello stato selvatico il fiore della rosa, i frutti del pero, e del pesco, la foglia del gelso, la radice della carota
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8. Irrigazione. Sua utilità. 1. L'aridezza del terreno nuoce alle piante, non meno dell'umidità eccessiva. L'acqua abbisogna alle piante in tutti i
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gambe, ecc. Queste varie parti del corpo, od organi, hanno struttura diversa, e son destinate a funzioni od uffizi diversi. Anche le piante hanno organi
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guardare alla profondità del suolo arabile, e specialmente alla natura del sottosuolo. 2. Se il terreno coltivabile è buono e profondo, smòvilo pure
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4. Forma, numero e tempo dei lavori. 1. La superficie del terreno lavorato si dispone a porche, o a spianate. Le porche sono aiuole strette, convesse
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il bisogno, la profondità, e la larghezza del lavoro. Se vuoi fare un'aratura profonda, innalzi l'asta di ferro, alla cui estremità inferiore si
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maestra, ti lodino, se ti regolasti bene, oppure ti sgridino, se fosti cattiva, c'è dentro di te stessa chi ti avverte del bene, e del male che hai fatto
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, rendendole saporite, e di facile digestione. L'ora dei pasti è l'ora del riposo pei lavoratori, e dev'essere anche l'ora dell'allegria, non mai del
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13.Pane casalingo. Ti parlai del companatico: ma c'è a dire anche del pane, che in generale non si fa bene. Sia di pura farina di frumento, o vi si
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, semi, ecc., di piante dotate di virtù medicinali. Essa raccoglie i fiori della camomilla, del tiglio, del sambuco, dell'arnica, le foglie di noce
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tutto il paese. Non vi fu verso a domare il fuoco del pagliaio, e del fienile; ma tra tutti si potè salvare la casa. E il mulino del Riobianco? Te ne
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secco, le foglie d'olmo, di vite, del gelso, del pero, del melo, del nespolo, del ciliegio, del fico, del tiglio, dell'acero, del pioppo, del nocciòlo
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del vino, e si gettano al letamaio. Altrove si apprezzano molto, e, prima che vadano a concimare la terra, si dànno per nutrimento invernale al
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27.La economia del foraggio. Chi sa il mestiere, va in fin dell'anno con profitto della borsa e degli animali. Chi non lo sa, spreca: oggi, perchè ha
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nemanco per le grandi coltivazioni del podere. Perciò raccoglierai, in mucchio separato dal letamaio, la spazzatura della casa e dell'aia, lo sterco
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d'una fanciulla consista nella bellezza del corpo, e trascura la bellezza dell'anima, che è molto, ma molto più importante. Caterina, sua compagna
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può tutto quello che vuole. Dio è il creatore, e il padrone del mondo: e noi siamo le sue predilette creature. Il Signore Iddio, infinitamente buono
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con la coda. In città non è più la vita quieta, e modesta del villaggio: là non si respira, si soffoca. Non è più il lavoro alla pien'aria, sotto la
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20.Il dovere del lavoro. Tutto viene dal lavoro. La casa che ci ricovera, gli abiti che ci vestono, i cibi che ci alimentano, sono frutto del lavoro
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21.Le gioie del lavoro. Per una brava giovinetta il lavorare non è fatica; è un dovere, ma è anche un piacere. Dopo una giornata bene spesa nel
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22.Il premio del lavoro. Dio ci obbliga tutti al lavoro; ma ci fa trovare in esso una sorgente di felicità, e di benessere per noi, e per le nostre
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può; Se ha il cuore buono, ed umile; Se dimentica quel che dà, e ricorda quel che riceve; Se gode del benessere altrui, come del proprio; Se usa
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proprie mani; Se lascia la casa, per correre dalle comari del vicinato a menar con esse la lingua sul conto del prossimo; Se si mangia di nascosto i
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, e immagine del paradiso. Nella chiesa ci sembra di essere più vicini a Dio; la nostra fede in lui è più viva, e più fervorosa è la preghiera. Là
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alla salute. Alla luce del sole, e all'aria pura tu devi il colorito delle guancie, e la robustezza delle membra. Pallida, e svigorita, è la gente che
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5.La domenica. La domenica è giorno del Signore; e il Signore vuole che si consacri al riposo, e alla preghiera. Come è desiderato questo giorno! Fin
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7.Nettezza della pelle. La pulizia del corpo è la prima condizione di salute. Il tenersi puliti è anche un dovere per tutti, ricchi, o poveri. La
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, vellicando l'ugola, e le fauci, colla barba di una penna, o con un fuscellino di paglia; premendo, colla punta del dito indice e del medio, sulla base della
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animali, si cambiano in latte, in carne, in forza, in concime. Gli alimenti formano il miele delle api, la seta del baco, l'uovo delle galline, la
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22.Uso del sale. Il sale è ricercatissimo dal bestiame; gli fortifica lo stomaco e la fibra; favorisce la secrezione del latte; rende più saporite le
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24.Governo giornaliero del bestiame. Non mi resta più che a dirti come devi regolare i pasti, e la pulizia del bestiame. D'inverno darai al bestiame
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25.Il moto. Il muoversi è un bisogno come quello del nutrirsi. L'ozio del corpo genera malattie, come l'ozio dell'anima genera vizi. È proverbio
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meno del necessario. Lo spendere più del necessario è spensieratezza; lo spendere di meno, per risparmiare, è spilorceria ed avarizia. Giovinetta
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zelanti, quali voi siete, raggiungerà il suo intento, che è quello di fare del bene; di crescere l'amore alla virtù; di correggere qualche difetto; di
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