Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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tutta la collezione egli non potè rintracciare che  del  giallo, del rosso, dell’azzurro, del bruno, del bianco, del
la collezione egli non potè rintracciare che del giallo,  del  rosso, dell’azzurro, del bruno, del bianco, del nero e del
potè rintracciare che del giallo, del rosso, dell’azzurro,  del  bruno, del bianco, del nero e del verde.
che del giallo, del rosso, dell’azzurro, del bruno,  del  bianco, del nero e del verde.
del giallo, del rosso, dell’azzurro, del bruno, del bianco,  del  nero e del verde.
del rosso, dell’azzurro, del bruno, del bianco, del nero e  del  verde.
bene comporre le ombre  del  verde mescolando del bruno van Dyck scuro con del giallo e
bene comporre le ombre del verde mescolando  del  bruno van Dyck scuro con del giallo e del blu di cobalto.
le ombre del verde mescolando del bruno van Dyck scuro con  del  giallo e del blu di cobalto.
verde mescolando del bruno van Dyck scuro con del giallo e  del  blu di cobalto.
ogni traccia di condotta metodica, frenata  del  pennello e respinti tutti i processi d’impaccio a cogliere
d’impaccio a cogliere rapidamente il momento espressivo  del  vero, una violenza di tocchi, una esagerata sovrapposizione
più urtanti rapporti di tinte ci rivelano che la precisione  del  disegnatore, le raffinatezze del colorista, il sentimento
rivelano che la precisione del disegnatore, le raffinatezze  del  colorista, il sentimento del pittore cozzano contro un
disegnatore, le raffinatezze del colorista, il sentimento  del  pittore cozzano contro un ostacolo che lo trova impreparato
appunto uno dei casi più comuni di un pittore, dimentico  del  principio che sull’arte della pittura incombe non solo la
non solo la necessità di provvedere nello stesso atto  del  pennello al fine della imitazione del vero ed al
nello stesso atto del pennello al fine della imitazione  del  vero ed al raggiungimento dell’arte, ma altresì a quello
dell’arte, ma altresì a quello della durabilità  del  proprio dipinto concentrato principalmente nella
concentrato principalmente nella disposizione meccanica  del  colore, perchè a tutto quanto riguarda la resistenza dei
pittori italiani mai rinunziarono a questa estrema densità  del  colore cagionata dalla presenza del torlo d’uovo nella
questa estrema densità del colore cagionata dalla presenza  del  torlo d’uovo nella misura necessaria perchè la tempera
ultime toscane, presentino inalterati i caratteri tipici  del  meccanismo del pennello a tratti. I quali, ben dice il
presentino inalterati i caratteri tipici del meccanismo  del  pennello a tratti. I quali, ben dice il Baldinucci, non si
per ostentazione ma per necessità, quantunque, a detta  del  Vasari, non fossero pochi i tentativi che si facevano dagli
a rimetterci i suoi dipinti, pure di togliersi quel tedio  del  tratteggio e dell’altre mende della tempera, che secondo il
il grande storico dell’arte, condussero alla scoperta  del  processo ad olio.
questo carattere un dipinto nel quale il bianco  del  fondo non avesse servito che per la trasparenza delle mezze
non sarebbe più che una tempera, perchè fare questione  del  bianco della carta o del bianco della tela o del bianco del
una tempera, perchè fare questione del bianco della carta o  del  bianco della tela o del bianco del gesso sotto un colore
questione del bianco della carta o del bianco della tela o  del  bianco del gesso sotto un colore che per quanto trasparente
del bianco della carta o del bianco della tela o del bianco  del  gesso sotto un colore che per quanto trasparente non lascia
che per quanto trasparente non lascia più vedere la natura  del  bianco che gli dà trasparenza sarebbe perfettamente
di scuola rivestirli di qualche tratto caratteristico  del  maestro, nascondendo poi tutto il lavorìo di velature e
e ritocchi sotto artifiziose patine arieggianti l’azione  del  tempo, gettò le basi di quei mille ripieghi del restauro di
l’azione del tempo, gettò le basi di quei mille ripieghi  del  restauro di ripristino che usurpano il nome di insegnamenti
ripristino che usurpano il nome di insegnamenti nei manuali  del  restauro.
dovuto all’azione più o meno efficace dello strato profondo  del  lapislazzuli rimasto inalterato sulle molecole esteriori
volte al giallo, per cui non è più possibile, applicando  del  lapislazzuli puro nello spazio rovinato, di avere un
farebbe macchia sul verdastro circostante, e, per le leggi  del  contrasto dei colori, una macchia del colore complementare
e, per le leggi del contrasto dei colori, una macchia  del  colore complementare del verde che è il rosso, vale a dire
contrasto dei colori, una macchia del colore complementare  del  verde che è il rosso, vale a dire che l’azzurro
codice  del  secolo XII Mappa Clavicula, o chiave del disegno, risulta
codice del secolo XII Mappa Clavicula, o chiave  del  disegno, risulta adoperato l’olio di ricino, che pure
il restauro pittorico come complemento indispensabile  del  restauro di conservazione, anzi venne in uso per sè solo
in uso per sè solo come correttivo agli effetti normali  del  tempo sui colori, o come rimedio alle conseguenze di quei
di quei pulimenti eccessivi che avendo scomposta l’armonia  del  dipinto questo non presentava ragione alcuna
questo non presentava ragione alcuna dell’intervento  del  restauro per la sua solidità materiale.
mettendo allo scoperto il colore più vivo che ricopre  del  suo velo — vale a dire causare delle macchie sconcordanti
d’arte perchè offuscando lievemente la visibilità  del  meccanismo del pennello aumenta il mistero della condotta
perchè offuscando lievemente la visibilità del meccanismo  del  pennello aumenta il mistero della condotta del modellato e
meccanismo del pennello aumenta il mistero della condotta  del  modellato e il fascino della gradazione delle tinte.
dalla stessa struttura organica della singolare compagine  del  dipinto, che impone al pittore, per ogni atto del pennello,
compagine del dipinto, che impone al pittore, per ogni atto  del  pennello, il duplice intento della stabilità dei colori e
pennello, il duplice intento della stabilità dei colori e  del  loro significante aspetto, essendo resistenza ed idoneità
pittorico contro le infinite cause che tendono nel volgere  del  tempo ad alterarlo, esso deve necessariamente distruggersi,
l’idoneità dei mezzi per raggiungere la riproduzione  del  vero viene l’opera a porsi da sè fuori dell’orbita
delle arti che poneva l’antico apprendista a contatto  del  vasto materiale maneggiato dall’orefice pittore, scultore
all’uso della pittura sia per la più lunga conservazione  del  dipinto che per la maggiore intelligenza del concorsa dello
conservazione del dipinto che per la maggiore intelligenza  del  concorsa dello stesso materiale nella imitazione delle luci
dall’altra, perchè sia esigenza ineluttabile dell’arte  del  dipingere che nello stessa atto del pennello, per ogni suo
ineluttabile dell’arte del dipingere che nello stessa atto  del  pennello, per ogni suo tocco, si provveda alla solidità ed
si fa cadere  del  mercurio in polvere fina sopra dello zolfo fuso si ottiene
chiusi si volatilizza, ed il prodotto della sublimazione è  del  più splendido rosso. Ma tanto la prima materia che
è il cinabro, è sempre solfuro di mercurio, la gradazione  del  colore non essendo, secondo alcuni, che una dipendenza del
del colore non essendo, secondo alcuni, che una dipendenza  del  grado di temperatura subito dal composto di mercurio e
prosciugo generalmente procede dalla permeabilità  del  piano sul quale si dipinge, che sottraendo il liquido
sul quale si dipinge, che sottraendo il liquido dissolvente  del  colore, toglie a questi anche il conglutinante che dovrebbe
una superfice tanto favorevole ad un saldo adattamento  del  colore contro lo strato del gesso, quanto il conservarlo
ad un saldo adattamento del colore contro lo strato  del  gesso, quanto il conservarlo nel suo stato naturale,
sino a imbeverne la tela, e rassegnandosi allo stento  del  primo lavoro, pure di assicurare sin dall’inizio del
stento del primo lavoro, pure di assicurare sin dall’inizio  del  dipinto la maggiore aderenza possibile dell’abbozzo
matraccio “deve essere immerso tanto che il livello  del  liquido interno sia un pollice o due più basso del liquido
livello del liquido interno sia un pollice o due più basso  del  liquido esterno in ebullizione. Il mastice si scioglierà
benissimo, purchè si abbia cura di mantenere l’acqua  del  bagnomaria in continuo bollore. Anzi la vernice verrà più
 Del  giallo trovò due qualità più frequentemente adoperate,
senza escludere che potesse trattarsi anche di un composto  del  genere del giallo di Napoli.
che potesse trattarsi anche di un composto del genere  del  giallo di Napoli.
da sole condizioni determinate volta per volta dall’entità  del  proprio danno, nè, meno ancora, mancando l’occasione di
a proprio beneficio le particolarità di ogni singolo caso  del  restauro, potrebbe giustificarsi nel pittore l’assenza di
giustificarsi nel pittore l’assenza di quel concetto  del  restauro e di quelle cognizioni che si riferiscono al
intelligenza dell’arte, come la più afta applicazione  del  criterio tecnico pel fine della conservazione dei
e che non si puliscono i dipinti, il carattere immediato  del  restauro conservativo deve essere la localizzazione del
del restauro conservativo deve essere la localizzazione  del  restauro, punto per punto offeso, quanto dire, senza le
e sdegni naturali di chi un bel giorno trova il dipinto  del  proprio cuore diventato irriconoscibile per una veste che,
per una veste che, oltre non essere più quella naturale  del  dipinto, si presenta così ridotta da parere che fosse
in che consiste il dannoso ed anzitutto il riprovevole  del  restauro pittorico, sia fatto col pennello o a furia di
anche quando dall’artista si sia ottemperato ai dettami  del  più stringato raziocinio e proceduto alla più rigorosa
stringato raziocinio e proceduto alla più rigorosa scelta  del  materiale d’uso, e alle inesauribili risorse di una pratica
d’uso, e alle inesauribili risorse di una pratica consumata  del  dipingere a fresco.
Vasari nella Vita di Luca Signorelli discorrendo  del  fresco della «Circoncisione», da questo condotto nella
condotto nella chiesa di San Francesco in Volterra, tocca  del  restauro eseguitovi da Gian Antonio Bazzi, concludendo con
giudizio veramente erroneo riguardo al valore individuale  del  Sodoma, del quale il Vasari non fu giusto estimatore, ma
erroneo riguardo al valore individuale del Sodoma,  del  quale il Vasari non fu giusto estimatore, ma ineccepibile
conseguenza della sovrapposizione dei colori è il fenomeno  del  prosciugo o quello dell’aspetto opaco e neutro che prendono
da qualche autore antico, quasi eventualità insignificante  del  dipingere ad olio, ma in fatto di una importanza rilevante
ma in fatto di una importanza rilevante e nella condotta  del  lavoro per l’impedimento che apporta alla visibilità del
del lavoro per l’impedimento che apporta alla visibilità  del  colore che ne è fatto segno e pei provvedimenti nocivi alla
impedire che le resine si appiccichino, al fondo  del  matraccio o della bottiglia da vernice, quando si
si usa mettere insieme agli ingredienti della vernice  del  vetro pesto grossolanamente prima lavato ed essiccato.
agiscono come essiccanti, ma nel caso particolare l’ufficio  del  vetro pesto è quello di impedire la tenace aderenza delle
impedire la tenace aderenza delle resine sciolte al fondo  del  recipiente a che non si carbonizzino colorandosi in bruno,
abbastanza studiato dal pittore per farsi un’idea giusta  del  cambiamento che avverrà nei colori nel passaggio dal
la velatura, in che consiste veramente la pratica  del  frescante e il pregio, dal lato tecnico, del buon fresco.
la pratica del frescante e il pregio, dal lato tecnico,  del  buon fresco.
il limitato numero dei solventi dei colori e la rigidezza  del  metodo progressivo di condotta del dipinto, concorrevano a
colori e la rigidezza del metodo progressivo di condotta  del  dipinto, concorrevano a renderlo per lo meno un incomodo
a renderlo per lo meno un incomodo trascurabile  del  processo, — assurgere a questione capitale di solidità
dell’opere ed ostacolo non indifferente alla traduzione  del  pensiero dell’artista, senza però che il fenomeno in sè
Dizionario delle Belle Arti  del  Disegno, Francesco Milizia scrisse in tal modo del
Arti del Disegno, Francesco Milizia scrisse in tal modo  del  restauro, alla parola « ritoccare »: «Che l’autore ritocchi
dei primi saggi  del  nuovo colore si ebbe nel soffitto di una delle sale del
del nuovo colore si ebbe nel soffitto di una delle sale  del  Louvre in Parigi, rappresentante l’apoteosi di Omero
Guimet, e M. Mèrimèe, relatore dell’esperimento in nome  del  Comitato delle Arti chimiche, alla Società
ai colori di saturarsi di un veicolo più trasparente  del  tuorlo d’uovo e del lattificio di fico o del tuorlo e
saturarsi di un veicolo più trasparente del tuorlo d’uovo e  del  lattificio di fico o del tuorlo e albumina e lattificio o
trasparente del tuorlo d’uovo e del lattificio di fico o  del  tuorlo e albumina e lattificio o della colla di pelle che
 del  muro, la condotta delle acque del tetto e del suolo, la
del muro, la condotta delle acque  del  tetto e del suolo, la qualità dei materiali di costruzione
del muro, la condotta delle acque del tetto e  del  suolo, la qualità dei materiali di costruzione del muro si
tetto e del suolo, la qualità dei materiali di costruzione  del  muro si ripercuotono tutte sull’intonaco ultimo e sui
danno imminente, ma ciò non entra nelle attribuzioni vere  del  pittore nè importa molto a quel criterio tecnico che non si
a quel criterio tecnico che non si rafforza dalle occasioni  del  restauro ma dalla cognizione delle cause che nell’esercizio
se le difficoltà speciali  del  raggiungere il fine artitistico possono condurre ad un
perchè essa debba mantenersi inalterata sotto le azioni  del  tempo, ogni qualvolta l’artista non sia così immedesimato
l’artista non sia così immedesimato delle proprietà  del  materiale che impiega da riescire, non ostante qualsiasi
il proprio criterio tecnico per antivedere le conseguenze  del  processo meccanico di adattamento dei colori, svolto nel
meccanico di adattamento dei colori, svolto nel progredire  del  lavoro.
riflesso la inattendibilità che le sole dette mende  del  processo a tempera fossero alimento al calore d’indagini
alimento al calore d’indagini degli artefici ai primordi  del  secolo XV obiettandosi ragionevolmente che se difficoltà
tecnica affliggevano l’uso della tempera, quelle specifiche  del  processo ad olio si mostravano già tali alla sua scoperta
Plinio e Vitruvio l’uso delle gomme, della colla animale,  del  latte, ed anche del rosso d’uovo e del lattificio di fico,
l’uso delle gomme, della colla animale, del latte, ed anche  del  rosso d’uovo e del lattificio di fico, nella pittura,
della colla animale, del latte, ed anche del rosso d’uovo e  del  lattificio di fico, nella pittura, sostanze troppo comuni
in pratica coi colori materiali adattabili alla tavolozza  del  pittore, pure coll’aggiunta del bianco e del nero, non
adattabili alla tavolozza del pittore, pure coll’aggiunta  del  bianco e del nero, non potrebbe in nessuna maniera formare
alla tavolozza del pittore, pure coll’aggiunta del bianco e  del  nero, non potrebbe in nessuna maniera formare il giallo; e
alla calce per cui sino Teofilo fece seguire alla sua norma  del  fresco secco il ritocco con colori a tempera innalzò questa
di processo tecnico a complemento quasi inseparabile  del  buon fresco.
privilegio della pittura che liberi l’artista dal pensiero  del  mezzo materiale che deve tradurre la sua idea o
materiale che deve tradurre la sua idea o l’impressione  del  suo occhio; e quantunque i processi della pittura siano
in modo che le garanzie necessarie per la durabilità  del  dipinto risiedano principalmente nella preventiva
ed anche disperse dalla maniera di applicarlo nell’atto  del  dipingere.
gomme che tanto apparentemente complicano il meccanismo  del  dipingere, la logica della divisione dei processi, e la
la logica della divisione dei processi, e la semplicità  del  congegno similare per cui i materiali dell’affresco, della
a olio e dei minori processi si comportano nell’atto  del  dipingere e nei susseguenti effetti del tempo in modo così
nell’atto del dipingere e nei susseguenti effetti  del  tempo in modo così intrinsecamente analoghi da aprire la
lo smagliante delle parti luminose dei quadri di Annibale o  del  Tintoretto, come agli inizi del secolo XIX l’uso eccessivo
dei quadri di Annibale o del Tintoretto, come agli inizi  del  secolo XIX l’uso eccessivo dell’olio nei dipinti
XIX l’uso eccessivo dell’olio nei dipinti dell’Appiani e  del  Sabbatelli pure è commisto di virtù tecniche sconosciute
che il livello della essenza sia un pollice o due più basso  del  livello della sabbia esterna, mentre di sotto vi siano
due dita di sabbia perchè il vetro non tocchi il fondo  del  vaso di ferro. Ma è preferibile, tanto occorrono facili gli
il bagno-maria, e migliore di tutti, la soluzione  del  mastice nell’essenza all’ardore del sole d’estate.
di tutti, la soluzione del mastice nell’essenza all’ardore  del  sole d’estate.
le orditure delle tele calcando sullo stucco ancora molle  del  rappezzo tela simile a quella del dipinto, perchè secco lo
sullo stucco ancora molle del rappezzo tela simile a quella  del  dipinto, perchè secco lo stucco, il colore sovrappostovi
a tracciare i solchi lasciati nel colore dalle setole  del  pennello maestro che si contraffà, incidendoli invece con
invece con speciali strumenti perchè il pennello  del  contraffattore non è sicuro neanche per così misera
un momento il primo ostacolo che riguarda l’intento  del  restauro, nel più semplice caso della rinnovazione di una
rinnovazione di una tinta uniforme, limitando l’analisi  del  colore preesistente ad uno spazio di qualche centimetro
essere uno dei colori più resistenti che possieda l’arte  del  dipingere.
come è noto, dal portare ad una elevatissima temperatura  del  marmo (carbonato di calce) o della pietra calcare. Per
(carbonato di calce) o della pietra calcare. Per l’effetto  del  grande calore l’acido carbonico si separa e si ha per
opere dei maestri dell’arte antica, dal concetto generale  del  procedimento del lavoro, come si può arguire per quanto fu
dell’arte antica, dal concetto generale del procedimento  del  lavoro, come si può arguire per quanto fu scritto nei più
fu scritto nei più autorevoli trattati dell’arte, l’impiego  del  materiale tecnico, pel còmpito della durabilità delle
precauzioni della scelta  del  materiale e dei modi migliori d’impiego non potendo avere
di un colore di essere resistente alle molteplici azioni  del  tempo dalla proprietà di essere idoneo ad esprimere qualche
proprietà di essere idoneo ad esprimere qualche effetto  del  vero, entrerà nel dominio delle tecniche dell’arte anche lo
sarà il dominio tecnico, quanto l’adattamento meccanico  del  materiale colorante influisca sul suo aspetto esteriore,
il falso concetto  del  ritocco, l’inalterabilità dei colori doveva esserne il
Ed effettivamente le pratiche suggerite dai maestri  del  restauro ritardano l’alterarsi dei colori, un tempo
dei colori, un tempo abbastanza lungo per la accontentatura  del  cliente e dell’operatore. Può anche passare inavvertito per
nel rifacimento di certe intere parti, se la natura  del  dipinto permise di perderne ogni traccia di contorno nello
panneggi che originariamente furono diversi, ma l’azione  del  tempo non perciò si potrà dire arrestata, nè perciò si
colla quale viene colpito il ritocco, è la prova più valida  del  suo fatale apparire sotto l’azione del tempo. Vale la pena
la prova più valida del suo fatale apparire sotto l’azione  del  tempo. Vale la pena anzi, poichè l’argomento ne porge
principiante, ignaro dei risultati  del  miscuglio dei colori per addizioni od assorbimento di luci
speranza di cogliere più facilmente gli effetti dei colori  del  vero o vedersene suggeriti i componenti.
come fra le opinioni passate in giudicato col procedere  del  tempo, e delle quali non si occupa più nessuno, c’è anche
Antonello sarebbe andato nella Fiandra ad impararvi l’arte  del  dipingere ad olio, e l’illustre rinnovatore dèlia critica
Italiani nella maniera di dipingere seguita dalla scuola  del  Van-Eych.
al pastello nelle varie carte e tele preparate, l’aderenza  del  colore è assai più forte che non si creda a prima vista,
che il tempo aumenta, tanto più se il criterio  del  pittore e lo studio preventivo del proprio soggetto
tanto più se il criterio del pittore e lo studio preventivo  del  proprio soggetto cospirino a far sì che sia eliminata ogni
analizza l’articolo «encaustique»  del  gran Dizionario Enciclopedico, dove vengono compendiate le
dei Greci e dei Romani, in un colle loro interpretazioni  del  famoso brano di Plinio e i vaghi appoggi di alcuni versi di
Marziale e d’Ovidio, dal cui contesto emergono gli estremi  del  processo: sciogliere cioè le cere in modo da renderle coi
cera per condurre a termine il lavoro; e si sbarazza subito  del  Conte Caylus perchè fonda il suo sistema su manipolazioni
agli antichi, ai quali il Requeno nega sino la conoscenza  del  bagno-maria, degli spiriti di terebinto e di altri oli,
sgretolato particolare  del  vecchio dipinto murale che mantiene imprecisabili impronte
opera di pittura è il miglior terreno per le soperchierie  del  ritocco. Ivi lo schizzare traccie di contorni, il far
Lo si vedrà senza dubbio dall’effetto complessivo  del  ritocco, ma come rimediarvi se non è anzitutto dalla
ma come rimediarvi se non è anzitutto dalla educazione  del  restauratore che viene spontaneo il sentimento di rispetto

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