Ancora no. Le ho mandato dei soldi. Ma sai, ho una gran paura che non li spenda mia madre, quei soldi che le ho mandato. Ho paura che li abbia messi
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tanti pentolini e tazzine sul davanzale della finestra. Sempre ha sul davanzale della finestra una fila di pentolini. E poi ha anche la mania dei
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aveva a Campo dei Fiori. Non sapevo come fare a diventare un'attrice, ma pensavo che bastava che io camminassi per la strada perché qualcuno mi
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Io no. Nel negozio dei dischi è successo che ho conosciuto una persona. Era uno che veniva sempre a sentire i dischi. Aveva dei baffi neri, lunghi, e
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Mai. Aveva un golfone nero, con dei bordi di camoscio anche neri. Un golfone bellissimo. Io credo che per prima cosa mi sono innamorata di quel
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Allora questo Manolo stava sempre seduto in una poltrona, nel negozio dei dischi, e ascoltava la musica e fumava la pipa, e girava intorno i suoi
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vedevo quasi mai e quando la vedevo mi maltrattava, mi diceva che mi rovinavo la vita, e Paoluccio, quello del negozio dei dischi, anche lui non lo
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, perché era estate, era la fine di luglio. Paoluccio, quello dei dischi, ho provato a telefonargli, e non rispondeva. Non avevo nessun altro che il
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vedo, nel cortile, una ragazza che lava un'automobile con una spugna. L'automobile era molto, sporca, e anche la ragazza era sporca, con dei calzoncini
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commessa, e Paoluccio al suo negozio dei dischi anche lui adesso aveva un'altra. E io intanto a poco a poco mi disinnamoravo di Manolo ma disinnamorarsi è
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Non svenuta, insomma, non ho capito piú niente, era il vino. E mi sono ritrovata su un letto, nella stanza dei padroni di casa, un pittore molto
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Bel motivo. E io non ti porto mica qui mia madre, io. Sai come è mia madre? Mia madre conserva tutti i giornali vecchi, ne ha dei quintali sotto il
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No, una riflessione di un minuto non è una riflessione. Le riflessioni vere, giuste, utili, sono quelle che uno si porta dietro per dei mesi e degli
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Io ho riflettuto. Magari è stata una riflessione durata lo spazio di un minuto secondo. Ma non è detto che le riflessioni devono durare dei secoli
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È Vittoria che ha detto che i polli ruspanti non li vendono piú! Io me ne infischio dei polli ruspanti!
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Tua cugina Elena? quella dei calzoni arancione? Ah no, io quella non la posso soffrire. No, dicevo la mia amica Elena.
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Di cosa potremo parlare, domani, con tua madre? Dopo che avremo parlato un po' di Vittoria, e dei polli ruspanti, cosa resterà da parlare?
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Nemmeno una lira. Si fa tutto da sé. Si fa dei vestiti a maglia, bellissimi. Si fa i vestiti, le borse... perfino i cappotti.
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Ah, ma ecco lei dove l'ho vista! l'ho vista che prendeva il gelato al caffè Aragno, con la Valcipriana. Con questa Topazia. La Valcipriana aveva dei
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nevropatico. Lo diceva anche il povero Lamberto, che lo curava. Mi pare che si sia anche mangiato dei soldi. E questa ragazza anche lei ha buttato male
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Però mi ha prestato dei soldi. Era molto innamorato di me.
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Nella stanza da bagno! Lamberto Genova! Io lo conoscevo, ti dico! Lo conoscevo benissimo! Una volta mi ha anche prestato dei soldi.
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È morto uno che si chiamava Lamberto Genova. Era un amico dei miei. È morto l'altro ieri, di una trombosi alle coronarie, all'improvviso, nella
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disco che parla, e fa la propaganda dei saponi. Io mi vergogno un poco, quando mi trovo su quella macchina, che cammina per le strade urlando i saponi
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: «Accidenti, gli devo dei soldi», e ho pensato: «Speriamo che mi inviti a pranzo» e poi ho ancora pensato: «Per adesso non mi ammazzo piú». Difatti mi ha
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ragazze. Era una persona molto seria, un professionista molto stimato, era amico dei miei, e insomma, non era quello che dici tu. Adesso devo andarmene
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