Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: darci

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il fatto che rappresentando lo spazio l’artista voglia  darci  l’illusione della realtà, simulare cioè qualcosa che
sbandante, salvo l'archipenzolo innocuo sul mento, che vuol  darci  inutilmente un asse verticale che il moto inevitabilmente
posseggono in realtà una magia ipnotica. Van Gogh vuole  darci  uno shock visivo. D’altra parte, nella sua cultura che ha
Frangipane potrà obbiettarci ch'egli non ha inteso di  darci  un catalogo delle opere del Preti, e sebbene noi crediamo
lirica aboliva adunque d'un tratto il profilo lineare per  darci  la frontalità scorciata delle cose, aboliva la calligrafia,
posa e nella sigla studiata dei panneggi è quale potrebbe  darci  un Matteo Rosselli; soltanto Gentileschi l'attua con più
riesce — per dirla con André Pieyre de Mandiargues — a  darci  "la connaissance intérieure de l’espace barbu illimité,"
particolare ch'egli riesca nel primo decennio del '600 a  darci  alcune delle più belle interpretazioni del Caravaggio,
o nel Trittico degli Uffizi; altri come i Lorenzetti per  darci  un senso più convincente di forma sono costretti a valersi
compiere ottant’anni (è nato a Malaga il 25 ottobre 1881) e  darci  ancora, netta, stimolante, la impressione di essere noi con
vivant; anch'egli andò verso la plasticità illusoria, volle  darci  l'illusione di avere un individuo spaziato di fronte a noi:
metriche e questo spiega perché lo stesso artista possa  darci  una natura morta vicina o una visione ultraterrena. Ma se
come le uniche - forse assieme a quella di Perilli - a  darci  un immediato e salutare shock cromatico.
specchiarla alla contemporanea di Francia; perché non  darci  allora l'appiglio per poterci avviare alla dimostrazione
tuttavia per essere riprodotta in un quadro, dovrebbe  darci  subito, anche nella sua frammentarietà, l’indicazione del
solo a rappresentarci i diversi aspetti della pittura, ma a  darci  indizio della varia indole e condizione de’ tempi. Dall’una
creativa e di un realismo così asciutto e penetrante, da  darci  davvero la sensazione di trovarci a tu per tu con la
che lo studio quasi infinitesimale dei volumi basti per  darci  una impressione sintetica; poiché è bene evidente che lo
85), pochissimi centimetri di pittura, la Carriera riesce a  darci  un’immagine di grande semplicità e coinvolgimento: la
giovane innamorato. Oggi diremmo, due psicologie opposte, a  darci  in questa rappresentazione l’idea di una nuova ricchezza e
pensare che il Duprè avrebbe potuto  darci  un Cavour vivo e schietto, egli che sa piegare, volendo, il
come non avveniva ancora alcuni decenni or sono — dovrebbe  darci  da riflettere in senso positivo; dovrebbe farci considerare
dell’autore. Eppure lo Squarcina sarebbe capace di  darci  delle figure corporee e ben vive, come sarebbe capace di
vedremo anche nel prossimo capitolo, nessuno più di lui può  darci  in una sola immagine la lettura introspettiva di quella