Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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stazione di Mandela tirava un gran vento, che il professore  Dane  temeva forte di esservisi buscata un'infreddatura, che
compagnia. Poiché il delicato, freddoloso professore  Dane  non c'era, Giovanni propose il cenare sulla terrazza. Ne
amici, come non sarebbero graditi? E tanto di Leynì quanto  Dane  sapevano di potere accompagnare persone di loro fiducia,
non parlava; Marinier le piaceva poco. Anche le pareva che  Dane  e di Leynì avrebbero fatto bene a non portare altri senza
per me che io conosca esattamente questo scopo, perché  Dane  me ne ha parlato non con tanta precisione, e io non posso
Pensava che avrebbe trovato nell' Abate un avversario e che  Dane  aveva commesso un errore di giudizio e di tatto invitandolo
possibili sarebbe utile; e che un amico del professore  Dane  sarebbe almeno onesto, non propalerebbe nomi e discorsi
e l'altro vicino che dal corridoio mette sulla terrazza.  Dane  sentì subito un odore di bosco umido e bisognò chiudere.
lo stesso Giovanni ma riflesso; sentì l'impressione che del  Dane  e forse anche del Minucci doveano riportare coloro, fra i
io faccio e prego fare con me." Ciò detto, il professore  Dane  s'incrociò le braccia sul petto, piegò il capo, chiuse gli
il primo a guardar sottecchi se gli altri pregavano ancora.  Dane  rialzò il capo e disse: "Amen." "Seconda cosa!" soggiunse.
un fremere sordo di parole non nate scosse ogni persona.  Dane  disse lentamente: "esercitata con le debite norme." Quel
norme." Quel moto discese a un mormorio di consenso, posò.  Dane  riprese: "Ancora questo! Mai non sarà odio né su nostro
Paolo, tutto acceso, era per protestare ma il professore  Dane  gli accennò di chetarsi. "Noi non vogliamo rinunciare alla
bellicosa e non si accordava né col mistico esordio di  Dane  né con le parole usate da Selva a delineare il carattere
in piedi: "Sta bene" diss'egli. "Io non so se il mio amico  Dane  in particolare divida le opinioni del Signore. Veramente ne
mia vile digestione.- "Caro amico" soggiunse rivolgendosi a  Dane  "ci ritroveremo all'Aniene." E mosse verso Selva con la
essere sopra tutto intellettuale e questo, scusate ..." Qui  Dane  alzò la sua bianca, piccola mano di dama. "Permetta, Padre"
Fremeva, però; fremeva contro lo svizzero, sopra tutto.  Dane  e don Clemente erano poco soddisfatti, quale per una
soddisfatti, quale per una ragione, quale per un'altra.  Dane  era molto irritato in cuor suo contro Marinier e si doleva
tutti si alzarono, uscirono sulla terrazzina, meno  Dane  e Giovanni. L' Abate Marinier intendeva recarsi l'indomani
Pochi momenti dopo vennero nella terrazza Maria Selva e  Dane  col suo gran pastrano e il grandissimo cappello nero a
al primo piano, a visitare i padroni di casa. Il professore  Dane  sorrise misteriosamente. "Potrebbero venire anche al
chiocciola. "Lei sapeva, professore Dane?" fece Selva. Sì,  Dane  sapeva, aveva veduto a Roma la signora Dessalle, conosciuta
in disparte. I saluti di commiato furono abbastanza lunghi.  Dane  desiderava salutare anche la Dessalle. Maria non la scorse
ragionevolmente attribuirsi ad altra origine. Il professore  Dane  era stato richiamato in Irlanda dal suo arcivescovo. Egli
amare, contro quell' Abate svizzero che venne qua con  Dane  e poi ha probabilmente parlato di ciò che si è detto allora
e l' Abate a piedi, che scendevano insieme dal Sacro Speco.  Dane  mostrò molto piacere dell'incontro, trattenne la sua

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