che la squadrava da capo a piedi, dalle elegantissime scarpettine al gran cappello di paglia azzurra guarnito bizzarramente da tralci di edera che
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formato dalla superiora e da quattro o cinque delle anziane, l'altro dalle piú giovani che andavano ogni giorno a far pissi pissi dietro la piccola grata
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centauretto che ruzzava tra l'erba e pareva uscito dalle mani di uno scultore ateniese dei tempi di Fidia, quantunque lasciato non finito con la scusa che il
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passione e sul punto di perdersi. Infatti, appena uscitogli dalle labbra quel grido soffocato: - Berta! Berta! - egli non osava piú di aggiungere altro
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vetrata, e i camerieri avevano l'amabilità di avvertire qualche ignorante avventizio che, dalle otto di sera in poi, esso era «riservato». Non si può
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. Fu quella la prima volta che un accenno al passato le sfuggí dalle labbra. «Come sono felice - esclamò - che questo sia avvenuto soltanto ora!» Si
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, ad aguzzare lo sguardo, a tendere l'orecchio. E cosí ora soffriva lui - Lucia non sospettava affatto, e si lasciava illudere dalle apparenze
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magnetica che si sprigionava dalle mani del professore, la figura dipinta si animava sempre piú, s'agitava con lieve fremito, prendeva un'incredibile
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signore» da lui amate e dalle quali si vantava di essere stato cosí pazzamente amato da averne avuto fastidi e un duello di cui portava sul mento la
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inorridire quando un accidente qualunque farà piombare giú dalle nuvole i disgraziati che avranno avuto troppa fiducia nell'ossigeno, nella navicella
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decisione. - Lo credo! Lo credo! - si affrettò a ripetere don Paolo per scancellare la cattiva impressione prodotta dalle sue imprudenti parole. - Non ho
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un'aria di arcaica eleganza seducentissima. Si aggirava lentamente pei viali, si fermava, riprendeva ad andare o a cogliere fiori dai vasi e dalle
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- E poi mi dite che sono superstizioso! ... Come non esser tale, se le cose parlano, se i fatti parlano? Se dalle cose risulta una fatalità
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povero cavaliere si sentiva rodere le carni dalle «virgole» nere osservate sotto le lenti del microscopio; coma, abattimento, e tutti i malanni che il
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dei dintorni; e il professore non era cosí assorto dagli esperimenti e dalle scoperte scientifiche da non accorgersi delle insidie che venivano tese
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. Giovanni risponde che don Clemente è a villa Mayda fino dalle dieci e mezzo. La carrozza prosegue. A Piazza Montanara comincia la pioggia. I cavalli
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, dalle sue braccia mi vennero come tanti piccoli brividi e poi come un calore buono, un piacere, un sentirmi così bene che mi pareva avere nello
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menò un pugno, gli altri operai gli si fecero addosso in aiuto del compagno. Grida, bestemmie, lampeggiar di coltelli, strilli di donne dalle
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molto, non di sofferenze locali, non di sofferenze acute, ma di una sofferenza inesprimibile, diffusa dalle radici dei capelli alle estremità dei piedi
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sarebbe veramente di esempio al mondo e non si oserebbe affermare che la moralità è presso a poco la stessa dappertutto e non dipende dalle credenze
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donne, a detta dell'ostessa, forestiere. Ella le distingueva dai busti, dai guarnelli, dalle calzature. Queste erano di Trevi, quelle di Filettino
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vie, pensa Benedetto, non lo ha condotto Iddio dalle logge di Praglia, dove Jeanne lo ha tentato e vinto, a questa faticosa salita nelle tenebre
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ulivi affollati a tergo della villetta rossa dalle persiane verdi, ritta in testa dello scoglio tondo cui la pubblica via cinge al piede; non si moveva
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della ordinanza del presidente, d'accordo con questi; che nulla può negare all' Orlando. Sperava che Roberto desse a quel degno reduce dalle patrie galere
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, mettevano una nota gaia, di rosso e di rosa, fra le piante rinverdite dalle piogge autunnali o dissecate dai calori dell'estate. Era vicino alla mèta e
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dalle officine. I carri erano allineati senza essere attaccati, le botti piene di catene non erano rotolate, perché non si udiva quel cigolìo del ferro
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all'inazione, sentiva anche più acerbo il dolore della lontananza dalle sue care e si arrabbiava della sua impotenza. Era tornato all'albergo in
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. Accanto al letto, posati sopra un piccolo mobile, erano due revolvers di corta misura. Gli occhi del duca non si staccavano da essi, e dalle labbra
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di loro, per disputare a Roberto un istante di felicità, per far capire a Velleda che aveva tutto indovinato. Difatto, fino dalle prime sere, allorché
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giunto in un salotto addobbato con mobili di raso nero, dalle pareti coperte di specchi, su cui un artista di gusto aveva dipinto foglie di felce e rose
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la dormente, vieni, - e gli accostava la bocca alla bocca e lo cingeva con quelle braccia desiose, dalle quali Alessio non sapeva svincolarsi. Cosi, a
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nome fosse noto dalle Alpi al Lilibeo, - si deve esser per tutto e veder tutto, anzi, specialmente, ciò che avviene nel campo avverso. Sono molti
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parlava, faceva un movimento con i piedi come se colpisse un corpo disteso in terra, gli occhi di lei mandavano lampi e dalle labbra protese le usciva
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quella regione e il prodotto del suolo ricchissimo li nutriva, quel prodotto reso fruttifero dalle intelligenti cure rivolte da Roberto nel
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, Roberto si fece largo, tolse i due disgraziati tutti malconci dalle mani di chi voleva finirli, e li spinse fuori del teatro Che cosa mi avete consigliato
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l'adorazione di una donna così diversa dalle altre signore, e con una commozione viva penetrò nella camera di lei: una camera semplice, piccola, nella quale
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a casa, completamente guarita dalle orribili ferite. La prima notte che egli, stanco, si co- ricò nel suo letto, vide apparirgli in sogno la fata
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ali e volò all’alveare abbandonato, seguìta dalle suddite meravi- gliate. - Ho avuto il saluto dall’alto! - esclamò ella. - Mi è giunto dal cielo
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portata dalle nuvole luminose, la- sciò la stanza e uscì dalla stamberga fa- cendo segno al Manovale di seguirla. Era una notte buia come la gola del
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miei, - disse il pescatore - avete proprio dato un calcio alla for- tuna. Quello deve essere il luogo abitato dalle Fate del mare, e le Fate v’avrebbero
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dalle guardie. L'aveva ingannato, aveva devastato le sue foreste, meritava la morte e l'a- vrebbe. La mattina seguente ordinò che le fosse tagliata
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parole e accompagnò il bastimento nella sua di- scesa precipitosa negli abissi del mare. Serpolino si sentì travolgere dalle onde, e il suo corpo fu
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- nipolate dalle mani della Regina di cuori, e che dovevano essere mangiate dagli ospiti reali. Finalmente, il valletto che doveva mettere in tavola le
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sfamava. Un giorno la frittatina era pronta, fu- mante, sulla tavola, quando entrò nella cu- cinina un moscone dalle ali dorate; ronzò da tutte le
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splendore. Quella sera richiuse la cantina ingru- gnito, andò su dalle figliuole e ordinò alla maggiore di preparare da cena. Lucia non sapeva far altro che
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- tata in trionfo, e udendo uscir dalle labbra della vaga fanciulla le più dolci espres- sioni! Egli, il poverino, la seguiva da lon- tano e si rodeva
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più bello e lo mise nella perla. In quel momento udì una musica soa- vissima, che pareva uscisse dai rami de- gli alberi e dalle viscere della terra, e
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bambola, e l'o- mìno le disse: - Vuoi venire con me? Ti faccio scendere per una scala scavata dalle for- miche nel seno della terra e ti conduco al mio
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? – Ma Hamid la cacciava tutte le volte. Un giorno erano le sue carovane sep- pellite nella sabbia; un altro le sue terre devastate dalle locuste; poi
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dalle unghie acuminate che ella cercava di nascondere sotto il grem- biule. Egli suppose che fosse lei che aveva tratto in perdizione i suoi fratelli
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Accademia della crusca
