Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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le gomme  dalle  resine per essere solubili nell’acqua e null’affatto
e null’affatto nell’alcool, che ànzi, questo le precipita  dalle  loro soluzioni acquose. La preferenza data alla gomma
acquose. La preferenza data alla gomma arabica, proveniente  dalle  acacie dell’Egitto, dell’Arabia e del Senegai, in confronto
ritocco negli affreschi eseguiti in luoghi interni riparati  dalle  pioggie e dalle grandi umidità è un complemento così
eseguiti in luoghi interni riparati dalle pioggie e  dalle  grandi umidità è un complemento così necessario che solo
e stabilire la propria tavolozza sia guidato non tanto  dalle  promesse che il nome di un colore può fare concepire quanto
promesse che il nome di un colore può fare concepire quanto  dalle  proprietà accertabili nel colore stesso.
coppale. — Non si conoscono le piante  dalle  quali si trae questa resina, che si trova in commercio
trae questa resina, che si trova in commercio proveniente  dalle  Indie orientali, dal Brasile e dal Messico. E in pezzi
essenze sono mescolate a resine secrete  dalle  piante in forma di balsami, mentre altre si presentano allo
oltre tale inesorabile condizione fatta al pittore  dalle  imprescindibili esigenze della propria arte incombe
tante volte delusa dal deperire di quadri appena usciti  dalle  mani dell’autore e continuamente offesa dalla leggerezza
intendenti d’arte, ad avvicinarsi alle tele per studiare  dalle  orme lasciate dal pennello il procedimento intellettuale e
o bitume giudaico si raccoglie  dalle  sponde del Mar Morto, di dove si trasporta agli emporii
molecolare qualsiasi superficie colorata indipendentemente  dalle  proprietà chimiche delle sostanze che possono comporla e
sul disegno con tinta bruna ad olio, incominciando sempre  dalle  ombre, talvolta dipingendosi direttamente sul fondo bianco
di noce. — Si ricava  dalle  noci giunte alla loro maturanza e secche. Le noci del
condizione particolare dell’arte del dipingere distinguersi  dalle  arti sorelle per un più intrinseco legame fra il materiale
sui materiali tecnici della pittura, influenzati già  dalle  azioni del tempo e dal lavoro dell’artista.
simboli ricavati  dalle  cose inanimate o dalla vita inferiore, e le allusioni
di ossidi di piombo e di zinco, dall’azzurro di Berlino e  dalle  varie combinazioni azzurre del rame, si può verificarne la
in stratificazioni solide nell’interno del suolo o colanti  dalle  roccie, o natanti sopra le acque in forma peciosa, e si
della luce e dell’aria e la debole resistenza offerta  dalle  sostanze coloranti alle più piccole cagioni d’attrito, che
utensili più comuni, quanti oggetti infine potevano uscire  dalle  loro mani si coprivano dagli Egiziani di decorazioni
preferibile, sulle vernici adoperate per molti secoli  dalle  scuole italiane ed estere non si ebbero che farragini di
preoccupazioni di quegli artefici, si potrebbe notare come  dalle  tavole bizantine pervenute sino a noi quanto nelle ultime
e quindi una facilità relativa che i colori si distacchino  dalle  imprimiture o dalle sovrapposizioni di colore a colore.
relativa che i colori si distacchino dalle imprimiture o  dalle  sovrapposizioni di colore a colore.
 Dalle  ragioni esposte si ricava convenire meglio al pastello la
del principio colorante dai fiori, dal legno o  dalle  radici delle piante, si ottiene coll’ebullizione nell’acqua
si potrebbe dire di avere esaminate tutte le circostanze  dalle  quali dipende la riescita durevole di un dipinto a fresco,
l’opera di quegli artefici e farla parere come uscita oggi  dalle  loro matite.
caustiche ed acide, che, non eliminate in modo assoluto  dalle  lavature successive, riescono di grave danno ai colori: ed
agli ultimi conosciuti, non tutte le opere dipendendo  dalle  autorità pubbliche, nè potendosi sperare di togliere in un
più tardi, i danni arrecati alla chiarezza dei dipinti  dalle  imprimiture dei caracceschi, e dalla deliquescenza
lunga e monotona e triste una enumerazione di opere segnate  dalle  ignobili stigmate del ritocco pittorico per ogni genere di
si può asserire che il danno massimo fu quello sofferto  dalle  tempere, le quali se, come riflette il senatore Morelli,
alle alterazioni di forma inflitte loro dal restauro, però  dalle  subite verniciature, ebbero cambiato fondamentalmente il
cristallo dai caratteri salienti,  dalle  forme geometriche bene distinte come quelli del quarzo,
Considerazioni che è troppo ovvio non possano partire  dalle  modalità materiali del processo seguito nel togliere la
veda colare dai quadri, come lo si vede sempre sgocciolante  dalle  tavolozze tenute qualche tempo in posizione verticale.
dopo la scoperta di Newton della decomposizione della luce,  dalle  esperienze ed osservazioni di Chevreul, Maxvell, Mile,
a Giotto. L’arte aveva subite non poche evoluzioni di gusto  dalle  pitture delle arcate della Chiesa di San Francesco
ancora più circoscritto della luce e dei colori filtrati  dalle  vetriate dei loro laboratori, finchè un nuovo studio della
 Dalle  quali osservazioni si può ricavare il principio generale
molto spesso e liscio, e prepararlo contemporaneamente  dalle  due parti perché non s’imbarchi. Per maggior sicurezza
Museo Egizio della stessa città, opinione sostenuta anche  dalle  prove evidenti di residui di cera colorata, che ancora si
prese occasione da questo stato di animi e  dalle  considerazioni suggeritegli dai vari sistemi di pittura
dei colori minerali, vengono comunemente estratti  dalle  piante per mezzo dell’ebullizione o macerazione di quelle
dal genio stesso senza che questi, discendendo spesso  dalle  regioni della fantasia, deviando gli occhi dalle meraviglie
spesso dalle regioni della fantasia, deviando gli occhi  dalle  meraviglie della natura, espressiva, si soffermi
il suo miglior esito sarà sempre dipendente dal rifuggire  dalle  tinte a corpo, sebbene la distanza le mascheri affatto.
corpo debba alterarsi perchè l’imbratto possa essere tolto  dalle  parti profonde, e neanche sul levigato, che in pittura non
e le mestiche si mantengano nei termini voluti  dalle  esigenze del processo ad olio e sottintesa sempre la dovuta
del vecchio dipinto così da farlo credere uscito di nuovo  dalle  mani dell’autore.
la barca, l’àncora, la fenice, il pavone, il candeliere  dalle  sette branche e più ancora altre forme pagane come i
e che si lascia scorgere per un senso pellucido acquistato  dalle  tinte: trasparente infine diciamo il dipinto all’encausto e
mani volgari ad accaparrare fede ad una miriade di trovati  dalle  virtù stupefacenti, e rovina nuova da cui pur aveva saputo
e degli artisti che vi affidarono l’opera loro, vedendosi  dalle  località prescelte per un gran numero di pitture di tale
che si mantengono inalterati oltre il tempo consentito  dalle  naturali forze di adesione e coesione: vale a dire senza

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