Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I ragazzi della via Pal

208317
Molnar, Ferencz 12 occorrenze
  • 1929
  • Edizioni Sapientia
  • Roma
  • paraletteratura-ragazzi
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, perchè era stata motivata da un equivoco e l'assemblea dichiara quindi che il socio suddetto è stato offeso senza motivo dalla Società ed egli

infatti giaceva in modo che non si poteva comprendere se fosse sveglio o dormisse. Di fuori, dalla porta verso il cortile, giunse un picchiare discreto

, con i vostri due battaglioni, vi nasconderete nella trincea. Quando la colonna nemica entra dalla porticina, le fortezze cominceranno il bombardamento

Dio solo sa come fecero, ma i soci della Società dello Stucco alle due e mezza già erano in campo. Barabas veniva direttamente dalla tavola perchè

nuovo gli animi. I tre ragazzi sparpagliarono i tomahawk per far ben capire che c'era stato qualcuno, nell'arsenale, poi scivolarono fuori dalla

giunto verso la fine del registro, quelli il cui nome cominciavano per A o B respiravano liberati. Ma quando dalla fine dell'elenco il professore tornava

esaminato il terreno ho trovato un'orma piccola che va dalla fessura fino all'angolo dov'era lo stendardo e dall'angolo torna alla fessura. Dopo ho perdute le

finestrina e dalla finestrina sporgeva un trogolo di legno. Quando il carro si fermava davanti alla finestrina, di colpo dal trogolo cominciavano a

della mattinata, le briciole di quel panino che egli consumava in classe dalle dieci alle tredici, cavandone ogni tanto un boccone dalla tasca. Ghereb

metallico. Anche questa era stata fatta dalla sorella come quella del campo: in genere tutte le cose da cucire erano affidate alla sorella di Ciele

dalla porticina si sentì la parola d'ordine dei ragazzi della via Pal: — Ahò o! Ahò o! Tutti si voltarono. Boka entrava. Lo seguiva Nemeciech con una gran

dominio. Il nemico, secondo le informazioni avute, attaccherà contemporaneamente su due fronti, dalla via Pal e dalla via Maria. Andiamo per ordine

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I miei amici di Villa Castelli

214527
Ciarlantini, Franco 30 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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PADRE NOSTRO Quando dalla chiesa rintocca l'ora di notte, le prime luci si accendono a Villa Castelli. Le lampadine elettriche formano intorno al

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riempiti dalle fate e contenenti frotte miracolose, specialmente se qualche fronda verde si intrecciava fra il rosso. Oggi dalla casa di Mario una donna

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vanno ad abbeverarsi. Appena l'animale si sente liberato dalla catena che lo legava alla mangiatoia, si avvia alla gora dove troverà la fresca bevanda

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vecchina, che ricorda questo rimedio usato un tempo dalla sua mamma, la febbre sarà passata! Speriamo che i genitori possano tornar presto dai campi

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divincola e Sèrafo non può gettarlo lontano dalla riva. Ecco che la povera bestia si mette a guaire lamentosamente, a zampettare con furia senza

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IL GIGANTE ZUCCA Che sole su l'aia! Che giornata afosa! Appena tornato dalla scuola Mario si è tolta la giacchetta, ed è andato a cercar Sèrafo. Poi

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paiolo dalla catena del camino, scola l'acqua delle castagne e mentre tutti gli occhi dei piccoli sono rivolti a lei, ella stende sulla tavola grande le

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dalla chiesa si fermano a guardare e a discutere. Un merciaio ha dei fazzoletti da testa, a fiori così variopinti che sembran veri. Un altro ha le stoffe

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i chicchi dorati escono separati dalla paglia bionda che s'accumula da un'altra parte. Le massaie, che ogni pochino escono sull'aia, guardano con

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IL CHICCO DI GRANO Che cosa diventerai, chicco di grano uscito dalla spiga materna? Dentro di te c'è già un po' di farina e tu potrai domani, portato

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formata da un torsolo di pannocchia e da un pezzo di stoffa regalatale dalla zia. Ella aveva una grazietta di piccola mamma proprio da innamorare.

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LA STALLA Accanto alla casetta rustica di Mario, in un fabbricato a parte, vi è la stalla. Ora che i buoi sono tornati dalla montagna e tutte le

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il fumo, e dalla volta, quando piove, cade l'acqua: le finestre, invece di vetri, hanno carta oliata qualcuna non ha nemmeno quella. Povero Federico!

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freddo. Ma io credo che non voglia farsi vedere da meno dei compagni più spavaldi e non voglia perdere il mantello quando giuoca tornando dalla scuola

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colla cappa del camino, dalla gola del quale pende una catena, al cui gancio è attaccato il paiuolo. Sul fuoco basso c'è un treppiede sopra il quale

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noquando il bimbo è garbato, tralascia le faccende per un momento, prende l'anello dalla tasca, lo nasconde in una mano, finge di averlo anche

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governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia». Chicchi, mezzo addormentato, dice degli strafalcioni e gli altri bambini ridono; però io

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bucchero. Eccola dietro l'uscio di Rosa che origlia e occhieggia dalla fessura: Che fai costì, Ida? -Che lo so?- E scappa a saltellini. Dopo poco la

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dalla paura si mise a piangere. Le sue calde lagrime caddero sulla neve e questa si sciolse e un candido fiorellino sbucò fuori all'improvviso. La bimba

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vecchio: «Verrà la nipotina della città, e chissà come sarà. felice di trovare questo regaluccio del nonno di Villa Castelli!». Annuccia arrivò dalla

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sono succosi gli spicchi! Le arance sono gradite ai malati, ai quali sono proibite le altre frutta; esse sono un ristoro per le labbra arse dalla

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piccolo paese, dalla matrigna alla fruttivendola, dal mugnaio al padrone di casa, dal sagrestano al lampionaio, tutti avevano da dire qualche cosa contro

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d'intorno, rassegnato al suo destino. Qualcuno tuttavia si fermava, si voltava dalla parte dov'era venuto, odorava l' aria, poi metteva un muggito

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le mani le tremano continuamente. Anche oggi ella è sull'aia e fila. Dalla conocchia il filo scende unito e s'attorce sul fuso che prilla. La nonna è

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seguirono il suo esempio, i cattadini presero le armi e cacciarono gli Austriaci dalla città. Il gesto del piccolo eroe genovese dimostra che si può amare e

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, perchè quando il fiume diede di fuori si buttò a nuoto, salvando una bambina che veniva portata via dalla corrente e si era aggrappata ad una tavola, ma

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BIANCHINA Bianchina è tornata dalla scuola, e ha descritto alla mamma la sua nuova classe. C'è la cattedra bella, lucida per la signora maestra. C'è

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ti puoi difendere. Allora, se credi che questo ti possa bastare, recati dalla vecchina del poggio e chiedi aiuto a lei. - Il Coniglio bianco, tutto

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piangeva. - O che hai? - le domandò. La bimba rispose: - Mi è cascato in fondo al burrone il fagotto della lana filata datomi dalla mamma per portarlo in

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MATERNITÀ Mario piange. Ha avuto una beccata tanto forte dalla chioccia che gli sanguina un ditino. La chioccia ha creduto che Mario, giocando coi

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