aveva dato ascolto volentieri. Allora l'uomo trasse dalla tasca interna della giacca un grosso portafoglio nero legato con uno spago; l'aprì, ne tolse un
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intiere buttato sulla sabbia, istupidito dal sole e dalla disperazione. Non avevo neppure scritto a Fiora: che cosa dovevo scriverle? Non avevo più nulla
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liscio e tornito usciva dalla squadratura dell'abito turchino con una linea giovanile. Non si accorse di me se non quando le fui davanti; allora
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D'un tratto fui preso da una grande timidezza. Non osavo più tornare dalla moglie del mio creditore, e ne davo la colpa al mio orgoglio, alla paura
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. Accettai: accettavo tutto, quel giorno. II pasto era buono: c'era un grosso pesce dalla polpa lievemente rosea che sembrava carne, e il vecchio me lo
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dormire. La stanza era di passaggio, dalla cucina al corridoio, e al salotto che dava sulla strada: passava di continuo la serva, con due lievi ciabatte
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divertisse a dare e poi subito a togliere la speranza d'una bella giornata. Tornai a casa e cominciai a contare le ore che mi separavano dalla visita alla mia
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chiuso la porticina: io ero solo e maledetto in mezzo al mondo. Poi fui riassalito dalla rabbia: ecco che adesso ricominciavo a invertire le parti, a
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specialmente per i poveri! Piano piano traggo dalla busta, senza levarla dalla tasca, uno dei biglietti; e glielo faccio vedere; se vuole posso
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tutti i lamenti e i canti che salgono dalla profondità della mia anima; ma a dire il vero la bambina non si agitava nè piangeva; era tutta dura
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della bambina. E quel viso era scuro, come coperto di un velo violaceo: dalla piccola bocca continuava ad uscire del latte; gli occhi socchiusi erano
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- Come il tempo è passato! - proseguì la padrona, muovendo qualche passo nella camera rischiarata dalla sola fiammella nel bicchiere. - Mi sembra
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tutto vede ne sa il perchè: inutile quindi fingere un turbamento che non si sente. Infine, poi, l'uomo veramente frustato dalla sventura non può più
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cadere dalla panca. Allora Bona lo prese per le spalle, se lo attirò contro il fianco: egli sollevò gli occhi a guardarla in viso, come sorpreso
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chiacchierava continuamente con loro, sottovoce, tenendone sempre qualcuno in grembo o sulla spalla. E aveva sempre da fare, dalla mattina alla sera. La casa
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Così passavano i giorni e le notti, tutti eguali, monotoni eppure dolci in fondo, irradiati dalla luce del mio segreto. Ancora mi pare di vedere la
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(L’amica leva dalla borsetta la cipria. l’altra, sporgendo il visetto insolente, fa un rapido ritocco col piumino).
(Durante le scene che seguono, di tratto in tratto nuovi arrivi di tipi e di coppie diverse, dalla scala d’entrata).
Lo stupore dei quattro sorpresi è subito rotto da Prunier. Egli ha visto Rambaldo fermo sulla scale dalla quale allora allora è disceso, fissare
(La scena resta per un momento deserta. Poi Lisette a passettini svelti appare dalla serra. Reca in mano un vistoso cappello e sul braccio un
sfogliati per terra, bicchieri rovesciati. Tutta l’infinita tristessa d’una festa passata è in queste prime luci mattutine. Dalla strada una voce che
nostri rappresentanti? L’hanno fatto tutti, dalla Serbia che ha per delegati personalità slovene e croate, all’Austria tedesca che fra gli altri si è fatta
dovemmo divenire purtroppo facili profeti d’una situazione allarmante. S’era appena attenuata l’eco provocata dalla nomina del nuovo direttore generale
finalmente su questa terra benedetta d’Italia, raccogliamo il monito scritto guidato a noi dalla mano divina, d’onda in onda e di mare in mare. Lo
. Assicurando queste organizzazioni di classe dell’appoggio del partito in tutte quelle rivendicazioni che dipendono dalla legislazione e dall’amministrazione
questo nella nostra anima abbiamo portato con noi dalla società umana che ci si è sfasciata attorno alla società nuova che ci ha accolto, un certo corredo
livellatrice, talvolta attenuata, ma talvolta anche inasprita dalla collaborazione di trentini che, vuoi per malinteso idealismo patriottico, vuoi
Amici, nessuno si lasci trascinare dalla reazione ad un nazionalismo che, cessata l’esaltazione momentanea del sentimento, appare vuoto d’ogni
Infine, essendosi toccata nel dibattito la questione scolastica, mentre Flor vuole escluso dalla scuola l’insegnamento del catechismo, Degasperi
italiani di Merano ad oggi, la situazione politica è radicalmente mutata ed egli può parlare questa sera in un comizio indetto dalla sezione più
tanta urgenza che si riprenda il lavoro, si riordinino le finanze, si aumenti la produzione, affinché noi stessi possiamo uscire dalla crisi in cui ci
, nel dissolvimento di una compagine sociale fittizia; ma che per sé stante traesse dalle idealità cristiane la sua ispirazione e dalla viva realtà
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dalla regolare elezione fatta dalle sezioni esistenti nella provincia.
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salvare il paese dalla crisi economica che minacciosa si avanza.
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miglioramento dell'assistenza alle famiglie colpite dalla guerra, orfani, vedove e mutilati.
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accettato le dimissioni rassegnate dall'onorevole Giovanni Villa, senatore del Regno, dalla carica di ministro segretario di Stato senza portafoglio e vice
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imposti dalla delicatissima materia.
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sono in corso di risoluzione; noi abbiamo, inoltre, ottenuto dalla Conferenza la determinazione del confine settentrionale nella magnifica barriera, che
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un'opera assidua di riforma: dalla pacificazione della nostra colonia di Libia
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occasione di parlare al Paese dalla tribuna parlamentare, per ricordare immediatamente, sia pure per brevi cenni, un argomento, la cui importanza trascende in
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burla, che il Governo abbia esso il diritto di scegliere il momento in cui dalla Camera debba essere controllato. E perciò che noi ci opponiamo ancora
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non sia semplicemente una questione di forma. Essa per noi deve rappresentare un'Assemblea formata dalla parte più vitale del Paese che perciò più da
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Perciò credo che la proposta dell'onorevole Turati debba essere dalla Camera accolta, ma nel senso che la riforma elettorale sia posta in discussione
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Noi non crediamo che dalla semplice affermazione dell'adozione dello scrutinio di lista e della rappresentanza proporzionale possa derivare il totale
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dell'Onorevole Turati. E ciò indipendentemente da quanto si possa pensare, in merito, della riforma elettorale, indipendentemente dalla esistenza del Governo.
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partita, sorpreso nel mentre tentava forzare uno stipo, smarrito, accecato dalla paura e dall'ira, aveva dato un colpo di coltello alla misera donna
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l'uomo che le avrei dipinto coi più tetri colori, sarebbe venuta la gratitudine verso chi le salvava, se non la vita, certo l'avvenire; e dalla
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ripresa dalla necessità volgare delle prove. Se, per caso, il barone avesse potuto riavvicinarla, s'ella si fosse lasciata sfuggire una parola, un accenno
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passione dalla quale con tanti sforzi, con tanta costanza, andavo appunto in quei giorni cercando di liberarmi. V'era quasi giunto: l'amore non più
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hai parlato?... Non ne posso più! Ella si esprimeva con frasi tronche, quasi sibilanti, squadrandomi dalla testa ai piedi. Io doveva aver l'aspetto
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