astanti; l’angelo che piomba dal cielo con la palma del martirio. C’è, ben chiaro, il ricordo del Miracolo dello schiavo del Tintoretto, il quadro che
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dal cardinal Sannesio e ora in collezione Balbi-Odescalchi, Caravaggio aveva raffigurato lo svolgersi del dramma, l’apparire del Cristo, l’accecamento
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contenuto fervore, dal ritmo serrato di quel darsi da fare, dall’interna allegrezza che accompagna l’opera caritativa. Più che mai, in quest’opera e nelle
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Basti rammentare, fra i fiamminghi, Gerard van Honthorst (1590-1656) (a Roma dal 1610) che nella Decollazione dal Battista a Santa Maria della Scala
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Più importanti dei riflessi immediati sono gli effetti lontani: muovendo dal Caravaggio, Velazquez, in Spagna, oppone la sua lucida oggettività al
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chiaro dal fondo scuro, tenta, in un clima ormai mutato, con l’Allegoria di Roma, eseguita per il cardinale Francesco Barberini nel 1628, l’arduo
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Quando, nel 1605, torna a Roma dal suo secondo, breve, soggiorno in Spagna, ORAZIO BORGIANNI (1578 c.- 1616) è uno dei capi riconosciuti del «partito
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I critici del Seicento fanno discendere, dal Caravaggio la pittura di genere: una pittura, cioè, che non mira alla visione universalistica della
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Diverso dal Van Laer è il caso del ticinese GIOVANNI SERODINE (1600-1630), che fu anche scultore. Più ancora del Borgianni e del Saraceni riduce il
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nuvole, al di là dello sfondato architettonico, è chiaramente polemico nei confronti dell’olimpico affresco dipinto dal Reni, dieci anni prima, nel
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, come la verticale del braccio che fa da corda all’arco del corpo o il movimento conciso dell’altro braccio e del capo. A Piacenza, dal 1612 al 1629, il
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Il Bernini parte dal centro, dal punto più sacro della chiesa: inventa il ciborio sotto la cupola; decora i quattro pilastri; passa a definire la
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prospettica: come quella, per esempio, che si vede nell’Eliodoro cacciato dal tempio, di Raffaello. Il Bernini non si limita a uniformare l’allineamento
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dal vento e le figure allegoriche dei continenti. Ma si può parlare di allegoria, se l’immagine si dà in modo così immediato e totale da togliere il
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sempre a ridurre la centralità a circolarità, evitando così la l veduta privilegiata dal centro, moltiplicando i punti di vista e dando allo spazio un
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scorcio, cioè come due elementi ben distinti dal piano frontale.
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alla chiesa ma alle viuzze laterali, che vengono così inserite, come prospettive, nel complesso. Ricordo bramantesco, dal tempietto di San Pietro in
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La scultura romana del Seicento e naturalmente dominata dal Bernini, nella cui bottega, che si aggiudica le commissioni più importanti, lavorano
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Molto vicina a quella dell’Algardi è la posizione del fiammingo FRANCESCO DUQUESNOY (1597-1643), attivo dal 1618 a Roma, dove fu amico del Poussin
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, compiacendosene) dal grottesco, dal deforme, dall’orrendo. Altro che ideale classicistico: i filosofi antichi sono raffigurati come straccioni e vagabondi, gli
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semi, recentemente ricostruita dal Longhi con l’aiuto di alcune copie: si serve del lume caravaggesco per mettere a nudo il lato fisico, carnale, delle
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Rubens e Van Dyck, e poi i veneti (dal trono dunque gli elementi nuovi che si sovrappongono, senza tuttavia cancellarla del tutto, alla formazione
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Nella storia dell’architettura spetta al Guarini il merito di avere definitivamente chiarito un’istanza che, anticipata dal Borromini, s’era
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Napoleone. L’«invenzione della libertà» è preparata dal vasto movimento culturale dell’Illuminismo. Il pensiero illuministico pone come suo fondamento
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sostanza, la storia della critica al sistema delle arti instaurato dal Barocco. Il Settecento è infatti il secolo della critica; il pensiero
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La basilica di Superga domina la città dal sommo di un colle; intorno ha lo spazio aperto, il cielo. Vista dalla città, è un accento posto sul
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Che questa tecnica inseparabile dall’invenzione stilistica sia il fattore dominante nel Juvarra e indirettamente provato dal diverso atteggiamento di
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Roma diventa una città alla moda, frequentata dal bel mondo di tutta l’Europa. Ha le rovine dell’antichità, il paesaggio «mitico» dei laghi, il
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architettura borghese. L’ospedale di San Gallicano (1725), con la facciata lunghissima e bassa, tutta percorsa dal ballatoio di disimpegno, è un modello di
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Anche FERDINANDO FUGA (1699-1782) è fiorentino ma, fortunatamente, ha tutt’altre idee: si vede dal confronto della facciata di Santa Maria Maggiore
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erudita dell’antico. E qui si sbaglia davvero, perché lo studio canoviano dell’antico non è affatto winckelmaniano e dal gusto neoclassico non è Stato
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dall’interno la forma plastica: come se la luce non venisse dal di fuori ma dal di dentro, e non fosse una circostanza mutevole che influisce
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». Non poteva ignorare la poetica del «sublime», i cui maggiori esponenti (dal Barry e dal Fussli al Carstens) erano in contatto continuo con Roma: che
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E questo è anche, del Canova, l’aspetto già quasi romantico: quello che di tanto lo allontana dal David quanto più lo avvicina ad un altro pittore
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DISPACCIO DAL COMANDO DI FLAGSTAFF.
SI TRATTA DI UN’INFORMAZIONE FORNITACI A SUO TEMPO DAL DOTTOR BLANCHARD, IL MEDICO DI FIDUCIA DEI LAFAYETTE, E SECONDO CUI DAL FAMOSO TEMPIO VOODOO
MEFISTO È SCAPPATO DAL MANICOMIO DI FLAGSTAFF CIRCA DUE ANNI FA!
FRATTANTO, A UNA DECINA DI MIGLIA DAL MISTERIOSO COVO DI MEFISTO...
... UNA NEBBIA VERDASTRA RIEMPIE SUBITAMENTE LA SFERA MUOVENDOSI COME SPINTA DAL VENTO...
... MA LA MIA PAROLA È QUESTA: RESTINO I SEMINOLES LONTANI DAL POPOLO NEGRO!
PERBACCO!... UNA “M” SORMONTATA DAL SIMBOLO DEL “BARON SAMEDI”!... VERAMENTE STRAORDINARIO! DA DOVE VIENE?
... E MENTRE TUTTI I SEMINOLES, SPAVENTATI DAL PRODIGIO, ARRETRANO SIN QUASI ALLE SOGLIE DELLE LORO CAPANNE...
UNA SPECIE DI RELIGIONE NEGRA, STANDO A QUEL CHE ABBIAMO LETTO NEL RAPPORTO MANDATOCI DAL COMANDO!
Moore NIENTE IN CONTRARIO SE PRENDO CON ME DUE UOMINI E RIFACCIO IL PERCORSO SEGUITO DAL SERGENTE?
... E IN MENO DI UN’ORA DOPO, DAMBO E UNA CINQUANTINA DI GUERRIERI BENE ARMATI ESCONO CORRENDO DAL SINISTRO EDIFICIO.
... E LA SCOMPARSA AVVENNE IL GIORNO STESSO IN CUI IL BARONE FU PRESO IN CUSTODIA DAL PERSONALE DELLA CLINICA DEL DOTTOR TOLAND!
MEZZO MINUTO DOPO, IL CAPO SEMINOLE BALZA SULLA CANOA CHE SI STACCA SUBITO DAL CANNETO E SI ALLONTANA VERSO UNO DEI MILLE CANALI DELLA MISTERIOSA
SUGGESTIONATO DA QUELL’INFERNALE DONNA E DAL PADRE DI LEI, SACERDOTE DEL CULTO “VOODOO”, DE LAFAYETTE ERA ARRIVATO A CREDERE DI ESSERE L’INCARNAZIONE
E POCO DOPO, DAL CUPO CASTELLO SALGONO VERSO LA BUIA VOLTA DEL CIELO LE NOTE GRAVI DI UN ORGANO... NOTE DI UNA FUNEBRE MELODIA CHE FA TACERE OGNI
PER QUANTO FORTI E SORRETTI DAL POTERE DI COLUI-CHE-VEDE-NELLA-NOTTE, I FIGLI DI BARON SAMEDI SONO POCHI, E LA LOTTA CONTRO I BIANCHI CHE OCCUPANO LA