, facilmente compiacersi un ottimista, non è che apparente, perchè l'equilibrio viene ristabilito dalla sovrabbondanza dei dolori procurati dal tatto
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I piaceri del sentimento si possono suddividere in due grandi classi. I primi sono prodotti dal semplice esercizio di una facoltà fisiologica, e sono
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Il sentimento più semplice e più elementare è quello che ci spinge ad amare noi stessi, a difenderci dal male, ed a procurarci quanto può farci
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che derivano dal senso del tatto. I piaceri tattili sono i più diffusi nel regno animale, perchè ogni essere sensibile deve necessariamente venire a
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piacere intenso che si prova nel sentirci degni di noi stessi è una sensazione indeterminata e indefinibile, ma che risulta dal concorso di molti
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completamente che dal riflesso dell'approvazione altrui. L'amor proprio riflesso fuori di noi forma un vero sentimento secondario, il quale ne' suoi gradi
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, mentre l'ambizioso si serve di tutte le passioni grandi e piccine, dei pregiudizi e delle viltà per salire in alto, nè mai cura se il seggio dal quale
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all'altruismo. L'amore che noi portiamo agli oggetti inanimati deriva sempre dal loro valore morale, e quindi dalla sodisfazione più o meno diretta
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guardandolo dall'alto lascia piovere sopra di lui un sentimento che emana dal proprio cuore come una grazia sovrana. Quando egli si china a soccorrere
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Alcuni filosofi distinguono l'amore agli uomini dal sentimento della benevolenza; ma queste non sono in realtà che due forme di uno stesso affetto
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, sebbene lontani dal mendicante, possiamo pensare a lui con compiacenza. D'altra parte, se il mendicante non è un semplice mercante che vende lacrime
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doppiamente delle sensazioni di un altro uomo riflesso in noi, e dei nostri atti morali riflessi in lui. Dal momento in cui due uomini si son dati una
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, è quell'affetto che per eccellenza fu chiamato amore. Sia che nasca come un'eruzione vulcanica, sia che lento e tiepido emani dal cuore umano come
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hanno segni visibili della sensazione. Negli altri casi la mimica del piacere è diversa a seconda della sua natura. Se esso deriva dal contatto di
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qualunque genere del proprio paese, dal sentir lodata la patria in paese straniero, o dal sentire in mezzo a barbari e inusitati suoni alcune parole
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I piaceri che derivano dal tatto, che è sparso su tutta la superficie sensibile del corpo, sono molto varii secondo la natura del bisogno che viene
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distruggere o di uccidere si accresce con furore. Se ne ha un esempio in un giovane di delicato sentire e di miti costumi, obbligato dal caso a svenare una
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l'accidente che toglie il dolore è tanto fortunato, che non solo il piacere nasce dal ristabilito equilibrio, ma dopo di avere spento colla sua benefica onda
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quali l'io risponde alla natura. Ma quando noi passiamo dal sentimento il più complesso alla più semplice azione intellettuale, ci sentiamo in un
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scopo nobile e generoso e intiepidite dal fiato di qualche sentimento delicato, esse possono dare una delle forme di felicità che più si avvicina
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fredda e calma, ma che si può amare come una gioia del cuore. La massima differenza di questi piaceri è costituita dal grado di sensibilità e dalla
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dell'ora nella quale si desterebbero naturalmente, per provare un certo piacere, che riesce più voluttuoso che alla sera, nel passaggio dal sonno
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padroni della fantasia, e non se ne fanno schiavi che per qualche istante, come si può lasciarsi comandare e battere dal fanciullo col quale si giuoca. La
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una specie di prurito indefinibile che eccita alle risa. Nel regno dei sensi è prodotto dal vellicamento dei nervi nel tatto, mentre nel campo
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sicurezza viene a un tratto a riposare nella calma una mente sbattuta a lungo dal dubbio, ne può nascere un piacere immenso, che è negativo, e deriva quasi
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I piaceri che ci vengono dal raffreddamento del corpo si esprimono generalmente con brividi e con sospiri, collo stringere gli occhi e col
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Il piacere, come abbiamo già visto, è un fenomeno nel quale si produce una forza che diffondendosi lungo le fibre sensibili dal punto in cui si
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godiamo dell'ingegno e della virtù dei più antichi fra i nostri antenati. Se la vita tutta quanta è modificata dal corso dei secoli, anche il piacere, che
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sono probabili, nè la ragione contrasta o fa divorzio con alcuna di esse. Forse la vita non è un fatto collettivo ridotto ad idea dal potere analitico
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dimenticata dal Creatore nel fango della materia. 19. Il piacere è la vibrazione lasciata da Dio alla materia viva nell'uscire dalle sue mani. 20. Il
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L'edonologia è la scienza del piacere. Mascherata dal pudore o dall'ipocrisia degli uomini, profondamente nascosta fra le pieghe della coscienza
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uguali in uno stesso piacere. XVI. - Il piacere quanto più è intenso, tanto più presto precipita dal massimo al minimo. XVII. - I piaceri calmi scendono
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raffinatezza e nobiltà del nostro sentire, non possono che elevarci dal campo della sensualità, procurarci i maggiori piaceri interessando direttamente
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........................................................... 180 XXII. - Delle gioie che provengono dal sentimento della stima
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venerei appartengono indirettamente anche le gioie che si hanno da immagini lascive, dalla lettura di alcuni libri, dal conversare sopra alcuni
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prolungare il delizioso momento, che pur troppo è molto breve. Ciò dà una fisonomia tutta particolare al ghiottone, che fa passare il saporito boccone dal
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Il bruto mangia ogni volta che ha fame e può trovar cibo, e il piacere che prova è misurato dal grado dell'appetito e dalla natura dell'alimento che
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fumare. Il profumo del tabacco, d'ordinario, viene aspirato dalle narici col fumo che esce dalla bocca; ma può passare anche dal retrobocca nel naso
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che si presentano nello stesso tempo al nostro occhio, può arrecarci una piacevole sorpresa. Questi sono i piaceri più semplici, che derivano dal
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. Un moto rapidissimo invece non riesce piacevole che quando dura poco tempo, nel qual caso il rapido passaggio dal violento esercizio del senso al
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digerente, sono con tutta facilità assorbiti dal torrente della circolazione; questo rapidamente li porta ai centri nervosi, e li dissemina per tutta la rete
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suono di una musica deliziosa, i nostri sensi provano un piacere che non è sorto da alcun bisogno e che non è stato preceduto dal minimo dolore. Il
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dal suo interlocutore. E' ovvio poi che i concertisti, o siano essi cultori esclusivi dell'arte, o semplici dilettanti, devono far in modo che il
E ognuno poi in particolare, dal modesto operaio al sovrano potente, ha il suo decoro speciale da custodire. Il frate stesso, che ha detto addio per
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Si diceva una volta che conveniva tener sempre la destra, camminando nei luoghi molto frequentati, e ognuno stava nel suo diritto, non scendendo dal
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eleganza, naturalmente, dev'essere guidata dal buon gusto e severamente castigata dalla convenienza e dalla modestia. Sfoggino pure le signore la ricchezza
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stoffa e dal taglio dell'abito, ma dipende dalla convenienza dell'abito all'età, alla condizione sociale, alle circostanze in cui va portato. Invece, colla
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Su una tenda di velluto dà un “a fondo” risoluto... ma un acuto urlo selvaggio viene fuori dal tendaggio.
“Babbooo!...” Gli occhi dal lavoro alza il babbo: “Oh il mio tesoro!” grida e d’impeto lo allaccia, consolato tra le braccia.
Il suo babbo sbalordito dal magnano va e lo prega che al bambin accorci il dito col martello e con la sega.