, rimescolava lentamente le carte, posava sul tavolo dal tappeto verde il mazzo aspettando che il cavaliere Fornari lo tagliasse, e ricominciava la
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lavorare, per dirigere le operazioni, e andava e veniva dal Casino a casa sua, carico di involti grossi e piccoli, di chiodi, di martelli, di assicelle
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occhi per terra, entravano in chiesa, per fare accendere dal sagrestano le lampade votive. La chiesa era ornata a festa e la barella del santo, tutta
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, della casa ammorbata. - Dunque, non ha il contravveleno? - II medico, il farmacista, per carità... Rocco Minna corse dal dottore, inciampando per le vie
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veniva dal padre e dal nonno. Ma il grande svago di Salvatore era un altro: la lettura. Nelle lunghe ore quando la bottega restava deserta e non c'era da
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bisogno di tante istigazioni, perchè dal momento che aveva vista la ragazza, in casa della principessa, gli s'erano risvegliati dei calabroni per la testa
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parliamo più. Firmato l'atto e ricevuti i denari, Salvatore affittò una bottega nel palazzo Spondelli, nel centro della città, a pochi passi dal salone
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prima? Hai ragione, povera figliuola. Insomma, qui o altrove, non saremo insieme? E le cercò subito un'altra casa, in via Santo Spirito, a due passi dal
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grasso lasciati dal pizzicagnolo che vi stava prima. La casa di contro, alta e grigia, pareva gli pesasse sullo stomaco, ed egli non si fidò neanche di
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famiglia di un certo don Felice, che era protetta dal marchese Giaccuglia, per amore della signora: una donna sulla quarantina che s'imbellettava fin sul
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dalla Milia, per mandarle qualche cosa, ogni volta che andava a trovarla. Sapeva prenderla dal suo lato debole, la gola: per una minestra saporita
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sempre alla finestra, a farle dei segnali, e le aveva mandato anche un bigliettino: «Signorina, dal primo istante ch'io vi vidi, la vostra angelica
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esclamò, dal profondo del cuore: - Si possa rompere l'osso del collo! - E mettendo un gran sospiro di sollievo: - Finalmente! non se ne poteva più
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, e rispose: - Se volete che vi dia una mano, compratemi un'altra macchina; che io scenda. a lavorare in bottega potete levarvelo dal capo. Nunziata
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carta gualcita, dai caratteri ingialliti dal tempo. «Lascio ogni mio avere, tutto incluso e nulla escluso, alla mia cara moglie Cecilia Morlieri
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, correva dalla moglie del cocchiere, dal portinaio, raccomandandosi che l'aiutassero a trovar la figliuola. - Considerate il cuore di madre, comare
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Antonino è pronto a pagare, ha domandato soltanto un po' di tempo - dava a intendere a sua madre. E da quel momento, appena usciva dal negozio del suo
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scuotere la porta, gridando: «Ehi, di casa!» Niente. Dal numero 6 comparve il padre Miniscalco di Scordia, arrivato il giorno prima, con un rasoio in
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all'annunzio di un grosso terno vinto dal Fornari, che era straricco, la principessa esclamava: - A chi sorte e a chi sporte! - La sorte è di chi se
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portone, ripigliavano più squillanti per le scale insieme con uno scalpiccio di passi, togliendo i giuocatori dal loro tavolino, facendo accorrere i servi
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grosse e incallite, dal tanto maneggiarla. Con questo, Alfio Balsamo era uno dei più belli ragazzi di Rocca Sant'Alfio, e il tenente alla visita, nel
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discosti della vigna, e perfino dall'altra riva del fiume. Dall'abbeveratorio, dalla fattoria, dal poggio, quel canto si sentiva nettissimamente, nel gran
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dico, perchè l'onore di vostra moglie è come il vostro stesso. Don Gesualdo, che usciva allora dal letto, con gli occhi ancora appiccicati, senza
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dal caldo del mosto al freddo dell'acqua con cui si lavava, e il restare in mezzo alle esalazioni della tizia che gli mozzavano il respiro, non era
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più? - T'avvertirò, quando sarà possibile... Alfio gironzava attorno a quella casa, come un cane senza padrone, e non sapeva levar gli occhi dal
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lo avrebbe voluto un po' più allegro. Spesso tornava accigliato dal lavoro, con la zappa appesa alle spalle, e restava serate intere senza che gli si
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completare l'edificio scolastico!... La confusione cresceva, il consiglio pareva dividersi in due campi eguali e don Delfo, tossendo, spaventato dal tono
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