. — Se c'è da lottare, eccomi pronto insieme a voi! — disse Cipí. — Promettiamolo! — gridò Passeri. — Alla fine tornerà Palla di fuoco e la nostra vita
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vicino a Passeri. Anche gli altri passeri tremavano di paura e gridavano: — Scappiamo al bosco! Andiamo via da qui! — Restate qua! — gridava Cipí dalla
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facevano ala al suo passaggio, si fermò un momento e rispose: — Il signore della notte da piú di mille anni è mio amico, egli riceve e conserva i miei
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c'è giù! — È troppo presto, non hai ancora le piume, e sei piccolo e debole! — Io voglio vedere... cipí, cipí,... io voglio andare fuori da questo
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pareva dire: «Vieni, vola da me, io ti salverò!» Cipí spiccò un lungo salto verso il cielo azzurro. Un salto ho detto? Un volo! perché riuscí proprio a
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che allungava la testolina fuori dall'erba per farsi baciare da un raggio di sole. — Chi ha parlato? — disse Cipí. Il fiore, a quella brusca domanda
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la passeretta migliorava. Qualche volta essa diceva al compagno: — Che tristezza dover stare qui inoperosa, io che facevo tutto da sola e volavo piú
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dolore l'albero e si staccavano da lui: — Addio caro amico, ricordami! — Addio! — rispondevano gli alberi sempre piú spogli, alzando le nude braccia
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n'è per tutti! Sul pavimento del porticato infatti, sotto una gabbia per pulcini sollevata da una cordicella, c'erano manciate di chicchi dorati che
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Trovare altro cibo fu impossibile: la terra era ormai coperta da uno strato altissimo di farfalle bianche sulle quali calavano senza posa milioni di
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'! Si dà tante arie e non sa nulla! — disse ridendo Passerí. — Il vecchio saggio vive là da tanto tempo, dicono che sia sempre stato là dentro. La mamma
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! E se ne andò da Beccodolce. Beccodolce era molto triste, e disse perché: — Da tre giorni il piú buono dei miei ultimi figli è partito da casa e non
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, ma adesso non te lo dico, voglio che lo sappiano tutti dove vanno a finire quelli che scappano da casa, cosí nessuno fuggirà più! — Tu sai dov'è il mio
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la notte tornò tranquilla come prima. Amici, questo io non ve l'ho detto per darvi un dolore, ma perché voglio che nessuno piú fugga da casa. Stiamo
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bugiardo! Io ho detto la verità per il bene di tutti! — Sii calmo, Cipí, vedrai che la verità presto o tardi viene sempre a galla... piuttosto diamoci da
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Einaudi Ragazzi Storie e rime 2 Collana diretta da Orietta Fatucci Quinta ristampa, settembre 1995 © 1992, Edizioni E. Elle S.r.l., Trieste ISBN 88
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favorevole controlibeccio. Alcuni uomini si vedevano sul ponte: il timoniere e tre marinai che pulivano del pescato. Da poco, sul terzo di poppa, si era
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che fosse vocazione tardiva, o desiderio e gioco avessero premuto a lungo sotto la tonaca prima di far pollone, ché da sempre Filippo fu galante: e si
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cena solitaria ma lussuosa, aveva solamente assaggiato. Sul grande freschissimo letto, da cui ascoltava lontane civette, fruscii d'onde, muoveva il
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immaginato, piú obbediente e disponibile dei nobili veneziani. La breve seduta era stata preceduta da un'ora in cui Gentile aveva scelto da
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lineamenti placati. Non ultimo poi, ma eluso e quasi respinto dalla mente, il timore di non saper nemmeno da lontano riprodurre con colori e linee quel
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ricordava: piú grande e piú pericolosa. Avverti, come una lama, il desiderio di vederla da sveglia, cosa solo concessa al sovrano, per seguire nei
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Sultano, Shuade, — disse. — Sia ringraziato per la gentilezza che mi riserva... La mia mente è tuttavia cosi occupata nel lavoro, e da certi pensieri, da
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ordine nelle immagini, e nei desideri. — Cosa vuoi dire, Sakumat? Il pittore tacque ancora, accarezzandosi la faccia con una mano. Da quando era salito
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Ferrara, che Gentile aveva un tempo visitato. Dava all'inizio un'impressione di disordinata sovrabbondanza: fasci di fiori spuntavano da terra e da
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fatto la prima notte si sdraiò sul fianco a tre passi da lei, e la guardò. Vide che respirava piú velocemente del solito, ed aveva un colore piú
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trasformato in un riccio furente, mi dilanierebbe da dentro, e mi farebbe morire. Posò la mano accanto all'altra, sulla seta bianca della veste, nella
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, divisa, ferita da varie disunioni, e nonostante sforzi dolorosi il pittore non riusciva a comporne interamente la figura. Il ritratto di Maometto Secondo
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tagliare in linea breve il mare, lontano dalle confuse correnti insulari. Cielo burrascoso, mare scaglioso d'onde, volato da spruzzi gelidi, vento teso
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che imbrattare con disegni di fantocci i libri suoi e altrui. — Da dove vengono, Filippo, — interrogava con brusca allegria il priore. — Da dove
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3. Veniva Filippo da Firenze a Prato, che nemmeno allora era gran viaggio, però da fare piú volentieri in compagnia che in solitudine. Gli camminava
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mancavano a Prato, come in nessun luogo del mondo per chi le vada cercando, donne da guardare e da desiderare, e a cui lanciare con gli occhi
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palme come un piccolissimo dono segreto. Vagò con gli occhi sulla bassa volta colorata dell'abside, poi scese sulla croce dell'altare. Da un mese
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delle monache è precisa, guidata da regole ferme e severe... Puoi dirmi per quanto tempo suor Marta sarà sottratta al suo lavoro, in modo che io possa
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8. Presa da un batticuore di altri tempi, davanti alla badessa, suor Marta tratteneva e copriva l'emozione, pausava il respiro, nascondeva la
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da solo. Tu finirai a pulito il Creatore, e quegli angeli che... — Dunque è una malattia del monastero, la tua? - disse preoccupato fra Diamante
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, o ammirato e copiato la forma di un fiore. Una volta, poi, agitato nella notte da quel vuoto, ho preso la decisione di rinunciare, e di abbandonare
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e sicura, tremava come se le parole da scrivere non fossero la grave e piatta sapienza di un padre scolastico, ma quelle di una lettera di sposa
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alla Madre di Gesú di proteggerla da ogni tentazione.
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6. Le stanze di Madurer, chiuse e protette come sappiamo, erano tre, di forma e grandezza quasi uguale. Dalle larghe e alte feritoie schermate da
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azzurra attraversava un ponticello di legno su un torrente. Era una illustrazione trovata da Madurer su uno dei suoi libri, e cosí amata e guardata
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opaca, fasciata per lunghi tratti da scariche di pietrame grigio-rosato. Lucertole brune sfrecciavano sulle rocce all'avvicinarsi dei cavalli. Rari
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, un'intensa striscia azzurra, a tratti increspata, splendeva sotto il diverso azzurro del cielo. Nuvole gonfie ne coprivano una parte, venendo da lontano
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. Con l'erba e i fiori. Non come quelli che abbiamo fatto sulle montagne e le colline, però. Quelli sono visti da lontano. Io vedevo un prato con erba
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il mare da quella parte. — È vero! — disse sforzando la voce, — quando avrà fatto il giro, lo vedremo arrivare dall'altra parte! E sarà ancora un
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leggende antiche. — Non ti inquietare, mastro Domenico, — sorrise il pittore. — Sono solo ubbie da chierico... Dimmi invece come proseguirà il mio
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erano abituati da sempre in un attimo si lessero sotto la compunta tranquillità, e la rispettosa curiosità dei volti, la scintilla di un sorriso, un
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e ginestre scendeva da una scarpata semicircolare fino alla spiaggia dorata, che aveva forma di falce. Appena si sentiva, oltre le sponde verdi della
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percorreva interamente i quattro lati, ciascuno di cinquanta metri, era mosaicata in modo diverso: da geometrie ad angoli vivi prevalenti in quelle
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Maometto. — Questo è vero, sebbene diversamente da come tu credi... Il motivo che oggi è stato proclamato, e per il quale la Signoria di Venezia, con
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