Un negozio di modista. Da un lato ampia porta che dà nel laboratorio. Dall’altro lato ingresso verso la strada. Alcuni cappelli in mostra.
(La Baronessa mezza svenuta viene sostenuta da Achille e da alcuni invitati. Fadinard prende Elena per la mano e la trascina verso l’uscita
Beaupertuis corre verso la camera da letto.
Felice entra da destra dirigendosi alla casa di Fadinard.
(Riesce a rimandare gli invitati nella sala da pranzo e chiude la porta. Poi torna verso Nonancourt e cerca di trasinare anche lui verso la sla da
Sala centrale in casa di Fadinard. In fondo una porta d’ingresso a due battenti, che dà sulle scale. Ai lati, in primo piano, due porte che immettono
Sala centrale in casa della baronessa di Champigny. – In fondo due grandi porte si aprono sulla sala da pranzo. – L’ingresso è a destra, mentre a
La porta di fondo si apre e compare una signora senza cappello seguita da un ufficiale.
(Nonancourt entra socchiudendo una delle porte della sala da pranzo. Ha un tovagliolo al collo e barcolla.)
(Le porte della stanza da pranzo si aprono e tutto il Corteo di nozze fa il suo rumoroso ingresso.)
(Escono tutti di fretta. Beaupertuis raccoglie la pistola buttata da Fadinard e segue gli altri a fatica zoppicando.)
Mentre il temporale si sta calmando, il Corteo di Nozze, Nonancourt, Elena e Vèzinet entrano da sinistra. Si riparano tutti con degli ombrelli.
(I convitati si fanno più chiassos. Alcuni di essi compaiono sulla soglia della sala da pranzo. Fadinard agitatissimo accorre a rinviarli indietro.)
Dalla camera da letto escono in grande subbuglio le Donne del Corteo con Elena, senza il velo e un poco discinta. Seguono Beaupertuis e Nonancourt.
Dalla porta di fondo entrano Nonancourt ed Elena. Elena è vestita da sposa, con il velo, la corona e in mano un bouquet di fiori.
(Fadinard attraversa la scena ed entra i una porta dalla parte opposta. Beaupertuis intanto si è affacciato a guardare nella camera da letto che
(Fadinard dà un bacio furtivo a Elena e chiude la porta dietro ai due. Viene in mezzo alla scena, sospettoso, e la chiude con il paletto. Quindi va
Dall’ingresso a destra entra Achille di Rosalba e si avvicina alla Baronessa di Champigny che esce dalla sala da pranzo dove è stata evidentemente a
(Fadinard spinge gli invitati e Nonancourt fuori della porta uscendo con loro. Quando la porta è chiusa da Fadinard si sente ancora il canto degli
Una stanza in casa di Beaupertuis. Una porta d’ingresso. Una porta che comunica con la camera da letto. Altra porta che immette nel resto dell
Le guardie escono dal posto di guardia. Della gente appare alle finestre e sulla piazza in veste da notte con dei lumi. Durante il coro Fadinard
(Beaupertuis si alza in piedi dietro il catino e tenta di trattenere Fadinard che si avvia verso la camera da letto. Fadinard si volta di scatto
È notte. Una piazza illuminata da un lampione appeso a una corda che attraversa in diagonale la scena partendo dal primo piano a sinistra per
avviano verso la casa. Nonancourt rimane a guardarli fin quando sono entrati. Poi raggiunge il corteo. La scena rimane illuminata soltanto da un
indirizzi politici» (1923), ho creduto opportuno inserire diverse pagine estratte da due volumi di Giulio De Rossi (*)"(*) Don Giulio De Rossi, capo
confessionale nel Belgio, che diede il potere ai cattolici da soli per trentadue anni; con la tutela dei diritti dei cattolici nell'Olanda, che portò il
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In Francia i cattolici sul terreno politico si affermarono più per le teorie e le idee sostenute da uomini quali De La Mennais, Lacordaire, Ozanam e
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Gentiloni, da me avversato nella qualità di consigliere dell'unione elettorale cattolica, fu come la lancia di Achille, della quale dice Dante: «soleva esser
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organizzarsi in partito, non come cattolici ma come cittadini, sullo stesso piano degli altri, pur avendo ideali, piani, finalità e interessi diversi da
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si renda conto della difficoltà principale ad attuare il proposito di costituire un partito fra cattolici, voluto, espresso ed attuato da un prete
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Più volte nei miei scritti fu fatto cenno dei passi doverosi e cauti da me fatti nel novembre e dicembre 1918, e delle responsabilità prese sulle mie
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Germania; lo sviluppo da partito di difesa cattolica a partito di iniziativa sociale venne pure dalla Germania, mentre dal Belgio venne il nome di
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i cattolici, che, grazie a Dio, sono in Italia assai di più degli affiliati ad un partito. Questa affermazione fu classificata, da chi scrive, come
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politica statale da dovere tenere in pugno contro le insidie dei partiti avversi; non dice nulla agli altri, democratici o no, perché attraverso
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Accademia della crusca
