atti in versi L 4 MEMORIE DI CORTE DEL MARCHESE ARMANDO D' APRE Il Re, le Torri, gli Alfieri ROMANZO DI LUCIO D'AMBRA
fumando le carrozze e le automobili che nel tenero tramonto primaverile tornavano dalla passeggiata al Parco delle Delizie. D'un tratto, tra quella
INDICE. A LUIGI PIRANDELLO Pag. V I. La " Belle Hélene „ 1 II. La collezionista d'" elle „ 20 1II. L'Isola e il Faro 33 IV. Le fatiche d'Ercole 61 V
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1915. L. D'A.
Pagina Fropntespizio
Fu una sera dell'aprile scorso che il possidente Davide D'Elia, tornandosene in calesse da una sua fattoria, credette di vedere in mezzo alla strada
intorno alla bocca. D'un tratto parve appigliarsi a un nuovo metodo di difesa: si rianimò, e indicandomi col dito, sempre però rivolta all'uomo
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niente ed era difficile darmi un posto, con la mia disgrazia! D'un tratto si volse, tornò indietro accennandomi di seguirlo: e mi condusse dal droghiere
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verbo, - pensò; ma intanto si rimise a fumare sospendendo la sua decisione di alzarsi e di uscire. - Davide D'Elia, - cominciò a dire I'uomo, dapprima
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D'un tratto fui preso da una grande timidezza. Non osavo più tornare dalla moglie del mio creditore, e ne davo la colpa al mio orgoglio, alla paura
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. Sarei andato a rubare, sarei andato a chiedere i denari alla moglie di lui: tutto, fuorchè lasciar entrare il nano nella mia terra. D'un tratto vidi
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dovessero finir mai. D'un tratto vidi una massa nera rompere l'aureola gialla sotto il fanale e venire verso di me: dapprima credetti fosse il vecchio, anche
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alla pineta, nella casa del guardiano; di trovare la balia e farle dare il latte alla bambina. D'improvviso mi sentivo di nuovo calmo, sicuro di me; mi
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tempo. Sì, erano gli stessi: tutto c'era, lì e in tutta la casa: solo lui mancava. D'un tratto un piccolo gemito, seguito da un pianto sommesso
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lui, ma un timore per burla: perchè anche le pietre della strada sapevano che Davide D'Elia in fondo non era un uomo feroce.
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suoi piedini con uno dei quali giocava un po' irritato, come volesse staccarselo per averlo meglio fra le mani. D'un tratto si agitò tanto che fu per
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selvaggiamente: e la sua vista, il sole, il profumo e la poesia del luogo accendevano il mio sangue. D'un tratto ella si volse a me col viso luminoso, facendomi
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quello di Fiora, quando le avevo proposto di sposarla. Mi venne desiderio di ammazzare la zia. D'altronde riconoscevo ch'era un'idea ingiusta, la mia
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È il pomeriggio avanzato d’una magnifica giornata di primavera. Volo di rondini nel cielo lontano.
(Infatti a destra s’avanza il maître d’hôtel recando alcune lettere su un vassoio. Vedendo Prunier gli si avvicina ossequiosamente).
(Durante le scene che seguono, di tratto in tratto nuovi arrivi di tipi e di coppie diverse, dalla scala d’entrata).
La porta d’entrata, assai grande e decorata da un ricco cortinaggio, è un poco a sinistra, nella prete di fondo.
caffè che Lisette serve, scodinzolando rapidissima e petulante da un gruppo all’altro. Poi ritirerà le tazze che raccoglierà in un vassoio d’argento
sfogliati per terra, bicchieri rovesciati. Tutta l’infinita tristessa d’una festa passata è in queste prime luci mattutine. Dalla strada una voce che
’amministrazione democratica che possa servire d’esempio alle altre provincie. L‘oratore rivolge anche un vivo appello ai socialisti, perché appoggino con
con beneficio d’inventario e si consideri bene quello che del passato va ancora mantenuto, quello che va riformato e quello che va cambiato, e non si
ufficio d’amministrazione civile delle terre redente. (Notiamo fra parentesi che la Consulta, tutti l’hanno visto, non ha avuto nessuna autorità
, organizzatevi e diventate forti, perché solo nella vigilanza sta la nostra forza come organismo politico, sta la garanzia che le promesse d’imparzialità
nel termine più breve possibile. Fin qui dovremmo quindi essere tutti d’accordo.
invece la nostra formula: libertà d’insegnamento religioso nella scuola per chi lo vuole, senz’alcuna costrizione per i genitori, che non lo vorranno. E
Noi, se richiesti in tempo, avremmo senza dubbio sconsigliato tale nomina o se ne avessimo avuto la forza, avremmo cercato d’impedirla. E ciò non
considerazione oggettiva era stato per lo meno un errore grave di tattica quello d’inviare in regioni come il Trentino e l’Alto Adige persona della fama e del
dovemmo divenire purtroppo facili profeti d’una situazione allarmante. S’era appena attenuata l’eco provocata dalla nomina del nuovo direttore generale
paese, ove il popolo, sorpreso dagli avvenimenti, venne cacciato a colpi di baionetta nelle lande della Galizia, in un paese d’altro canto, il quale
Amici, nessuno si lasci trascinare dalla reazione ad un nazionalismo che, cessata l’esaltazione momentanea del sentimento, appare vuoto d’ogni
Con tutti i fratelli d’Italia della stessa fede noi affermiamo però che questa radicale trasformazione della costituzione sociale può compiersi solo
concorso delle associazioni economiche della regione una commissione composta di fiduciari del paese che d’accordo coi rappresentanti delle altre terre
Con particolare entusiasmo accolgono i trentini la parola d’ordine del Partito popolare italiano contro la burocrazia centralizzatrice e in favore
dopo il congresso del Partito popolare italiano in Bologna ed ebbe l’incarico di costituire in tutta la regione le sezioni su questa base; premessa d
paralleli, che si fondevano e s’integravano in una sola aspirazione, ciò che tentai d’esprimere forse imperfettamente in un discorso alla Camera austriaca
Fu qui che il lungo dominio militare, la mancanza di ogni possibilità di convocare il popolo durante il periodo d’armistizio e la forzata assenza di
tra i giornalisti delle vecchie provincie d’Italia, giudicando poco favorevole per noi la congiuntura elettorale, pur approvando, esprimeva le
lembo d’Italia che la nostra nazione esca dalla presente crisi rinnovata per un più intenso progresso sociale: Viva l’Italia! La maggioranza conclama
Noi trentini, dice l’oratore, comprendiamo la situazione dei tedeschi e ci spieghiamo fino ad un certo punto il loro stato d’animo. Appartenendo ad
ricorreranno alla violenza. Ecco il principio con cui non si può andare d’accordo, senza conculcare la libertà e la giustizia sociale. I socialisti
responsabilità. Piano, signor Flor, replica l’on. Degasperi, vi nego il diritto d’intrupparvi coi socialisti italiani, per rifarvi una verginità che non avete. Voi
in Germania ed in Austria riguardo ai consigli d’esercizio delle industrie, si potrà attuare in Italia. Toccherà alla Camera di elaborare un progetto
Parla l’on. Degasperi È invitato allora a prender la parola l’on. Dott. Degasperi, il quale prima d’incominciare il suo dire, legge il seguente
D'altra parte i continui monopoli di fatto di ogni organismo del lavoro affidato o concesso ai socialisti e alle loro organizzazioni sindacali e
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qualche mia opinione troppo recisa avrebbe potuto ferirlo. D'altra parte, rideva dentro di me del caso singolare; e la nervosità insolita di donna
giallognola, il viale che mi adduceva mi parvero ricchi d' un senso grandioso e pacifico. Vi si doveva vivere serenamente, e spalancando le finestre
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