guardarle, sentirono nel cuore una grande forza.
! — Che c'è ancora? — Chi è che fa tum tum, tum tum? La mamma sorrise: — E il mio cuore. Ma ora dormi e tutto passerà. Me lo prometti? — Cipí! — rispose
passeri del tetto proseguirono la loro dura vita. Ma ora il sacrificio non pesava piú perché essi avevano il cuore felice e cantavano la loro letizia al
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finché, con un tonfo, cadde nella cenere del focolare, si rannicchiò in un angolino e col cuore che faceva tum tum... aspettò. Ad un tratto sentì dei
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facile quel volo, ai fratelli invece batteva forte il cuore: ma tutto andò bene. Appena là, Cipí volò sulla cima della pianta e di là incominciò ad
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, pensava: «Per colpa mia... è morto per colpa mia...» E per la prima volta nella sua vita sentì nel cuore un profondo rimorso e scoppiò in pianto.
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. — Perché no? — esclamò ridendo. E per la prima volta da quando era stata ferita senti la felicità nel cuore. — Voglio guarire! — gridò.
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quel porticato... — disse col cuore in gola, — ...vicino alla tana dell'uomo: grano! Fra i passeri corse un brivido di piacere e i piú affamati stavano
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felicità, e non tornano più... Mi ha detto tante parole belle per farmi coraggio, ma il mio cuore è a pezzi e non so darmi pace. «In cerca della
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cuore in gola. Un mormorio corse per tutti i rami e subito la voce minacciosa disse: — Se sai qualcosa, parla, e guai a te se menti! — Era Chiccolaggíú
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parole buone che diedero un po' di pace al mio cuore? Se è un assassino, perché non uccide anche me? — È vero! — dissero a destra. — Ti rispetta perché
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cuore lo rendevano agitato, mano a mano che si accostava al corpo coperto di seta verde, immobile nella luce abbondante ma discreta dei lampadari. Gli
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il mio cuore, Shuade, mostrandogli una bellezza che non sa desiderare. La donna non disse altro, e si accoccolò ai piedi del grande letto, senza fare
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nessun giardiniere aveva accesso al giardino alla luce del sole. Gentile sentì delle voci chiare. Con il cuore in tumulto si aggrappò al metallo freddo e
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mortale: di una fischiante zagaglia di eunuco che, penetrandogli nel cuore, lo togliesse da quell'eccesso di vuoto, dall'abbandono assoluto in cui le
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farti sanguinare l'anima, è necessario che dica la verità. Se non la dicessi, come una donnola prigioniera in una gabbia di carne, come un cuore
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carmelitano. — Io ti conosco abbastanza, e le cose che vedo nel tuo cuore, a saperle leggere bene, sono eccellenti. — Vera santità è la tua, Diamante
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fratello, che è uomo di ampio cuore, sarebbe contento, e aiuterebbe ad affrontare le spese di queste pitture, che non sono leggere... Suor Marta taceva
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c'era da sentire. E il cuore, piú invisibile ancora, la colpiva dentro. E il respiro peggiorava l'affanno. E lo sguardo, pur sempre fisso al dovere
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aspettano nella sua città, o delle promesse da mantenere laggiú. Forse ha persone che lo amano e attendono il suo ritorno, e che il suo cuore desidera
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di quelle, come incastonata, si fece sentire lontanamente la strofa di una canzone di ragazza. Lucrezia la riconobbe col cuore, e con le labbra la
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cuore tutta la notte, se non avrà il fieno della tua risposta. Sakumat sorrise e si inchinò lievemente. — La tua ospitalità è perfetta, signore, — disse
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. Ganuan sorrise. — Il tuo cuore è grande, amico mio e fratello. — Signore, — si inchinò Sakumat, — io te l'ho detto: sono qui per la mia gioia.
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carne leggera. Amico mio, io non ho mai conosciuto un dolore cosí grande: nemmeno quando mori Aviget, la sposa del mio cuore. Eppure ne vorrei uno
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