, nel momento saliente della cultura barocca, il problema dell’unità, della relazione, della singolarità e specificità delle arti. Evidentemente, per il
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architettuta ai principi palladiani e scamozziani portati da Inigo Jones. Una cultura artistica preesistente dunque al formarsi di un’arte propriamente inglese
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? La pittura inglese del Settecento, e la critica che la prepara, l’accompagna e la integra, sono aspetti paralleli e complementari di una cultura
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del Fedi alla cultura della parte più nobile e dignitosa di questa invenzione dei Greci. Le figure rappresentanti il fido Pastore, la Cleopatra ed il S
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l'aiuto della cultura.
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il buon latte dagli insegnamenti del Sabatelli, e dal Pittore della Maria Stuarda, ebbero poi tanta intelligenza e cultura da non rendersi seguaci di
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Ma se l'Artista senza gli inevitabili ajuti della cultura e di una profonda osservazione sulle opere dei grandi maestri circa il modo da essi usato
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, dallo studio, dalla cultura, e infine dalla lunga esperienza del fare.
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sintagmi, e di cui alcune vengono a costituire dei repertori legati ad una data scuola, epoca, cultura.
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Ma è soprattutto nelle opere del giovane artista di Bari, Pino Pascali, che possiamo scorgere con più evidenza come, anche la cultura, si presti ad
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per quei pochi in grado di immaginarne gli sviluppi futuri. Il resultato immediato di tutto ciò è il sempre maggior distacco tra cultura elitaria e
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Mi spiego: di fronte ai sublimi resti della cultura greca, l’atmosfera nella quale ci troviamo immersi è nonostante tutto ancora greca; la continuità
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cultura; altrimenti non sapremmo come giustificare certi aspetti paradossali dell’arte d’oggi, né sapremmo come credere in una necessarietà degli stessi.
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nuova scoperta. S’avvide che non poteva andare innanzi, senza crescere la cultura scientifica de’ suoi industriali, ed ora è per aprire le scuole
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La massificazione della cultura è infatti un fenomeno irreversibile, conseguente alla industrializzazione, ed è destinato ad aumentare ed estendersi
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corrente di cultura.
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nell’ambito storico in cui nacque. Non fondano il giudizio di valore, ma sono indici di cultura.
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È straordinario come, pressoché contemporaneamente e nella stessa cultura protestante olandese, sia stato possibile concepire una luce esattamente
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raggiungimenti nella nostra cultura. Non è un caso che proprio a cavallo dell’anno 1600 vengano pubblicati a Napoli i due testi fondamentali di Giovan
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Con la diffusione della cultura universitaria, iniziata nel XIII secolo, il libro perde il suo carattere di sacralità (ricordiamo che la produzione
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”, ricostruendo così una “storia delle immagini” intesa come storia della cultura che le aveva prodotte.
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si cela dietro il simbolismo unito a quello che l’artista involontariamente evoca rispecchiando la cultura del suo tempo).
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cultura del tempo a cui l’artista appartiene.
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Nei primi mesi del 1830, a Parigi, nel clima greve del regno di Carlo X, una generazione di artisti e uomini di cultura esprime il proprio dissenso
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ragione e di arbitrio fantastico, non fa presa sulla realtà e non risolve il problema, che ora emerge come essenziale, della cultura o dell’esperienza
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dalla Chiesa. La cultura è una via di salvezza, ma tutta l’umanità deve salvarsi, non soltanto i dotti. Bisogna dunque che la cultura penetri in
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vertici opposti della cultura artistica europea del Seicento: a Rembrandt, in Olanda, a Velazquez, in Spagna. Non si dimentichi che lo sviluppo della
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È inutile chiedersi in che modo sarebbe cambiata la cultura figurativa romana se, nel 1608, Rubens non fosse tornato ad Anversa, ma fosse rimasto
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Uffizi, e Dirk Theodor van Baburen (1595 c.-1624), importante tramite tra cultura romana e il grande olandese Vermeer. Il tedesco Adam Elsheimer (1578-1610
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controriformistico, rivaluta tutta la cultura come storia del riscatto ideale dell’umanità.
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costruisce con quel che di meglio ha in sé, non importa se nella sua cultura o nella sua fantasia; e che esprime soltanto questa difficile scelta del
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dominante è senza dubbio quella di NICOLAS POUSSIN l’artista che nella cultura classica non vede soltanto un modello formale, ma il fondamento d
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del Van Laer. Non è interesse, ma semplice curiosità sociale; e tuttavia, con questa pittura, un filone di cultura nordica, olandese penetra
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francese, Ingres, che proprio in quegli anni, a partire dal 1806, andava formando a Roma, non senza l’influenza profonda del Canova, la propria cultura
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Ciò nonostante le opere sono restate, a documentare tappa per tappa l’estro e la cultura di uno dei nostri più alti pittori della generazione dei
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sintesi plastica, in virtù della quale assorbire il sensibilismo e il pittoricismo che sono al fondo della sua natura e della sua cultura.
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Non di meno è sempre possibile accusare l’americano d’indulgere agli stessi errori della cultura consumistica. Sulla sua tela il cordoglio della
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Per questo avviato rapporto, l’arte e la società del consumo, come lo sperimentalismo estetico e la cultura di massa, non si voltano più con
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manifestazioni di arte colta, storica e altamente consapevole che prendono in prestito tecniche, contenuti e linguaggi dalla cultura popolare moderna 28. Ma con
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La causa della supremazia dell'arte bolognese? fu la cultura bolognese espressa da un motto latino perfezionato per l'occasione da R.: Bologna docet!
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fatti intorno all'arte ma solo l'arte ricorda sé stessa» epperciò i materiali d'ambiente, di costume, di cultura non possono avere un valore positivo per
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Francia s'è addobbato di un po' di cultura storica) che sono (contingenti) nell'opera, sul nostro spirito; - cose tanto aderenti alla critica
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È estremamente arduo conchiudere qui se queste esigenze che noi portiamo innanzi siano semplicemente esigenze di cultura e di civiltà o se vogliano
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E i classici, ovvero i manieristi colti rimessi a nuovo, e rinfrescati di cultura greco-romana, sul secolo d'Augusto invece che su quello d'Adriano
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Qualcosa si chiarisce tuttavia quando l'autore avverte a chi s'indirizzi questo lavoro: «non a quelli che hanno profondità di cultura e larghissima
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Il soggetto del Merito offre campo al Kutschera per una erudita dissertazione sulla cultura allegorica del '600 e del '700 e sulle fonti di queste
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V'è dapprima il problema dell' «influenza sulla piccola cultura» ed è problema che dalla mente più serena non può essere risolto che scetticamente
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relazioni del genio alla cultura del suo tempo e del passato. Questo punto di riguardo, che non è precisamente il più atto ad intendere l'artista
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, sovratutto nella cupola che, dice il T., a guardarla dal Pincio, al tramonto, appare (anch'essa) come un simbolo della cultura del Rinascimento.
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Egli, Michelangelo, grave di cultura, soverchiato dalle idee, prono alla pratica, ora, artista, ti svuota il mondo d'ogni solita statuita
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