5. Prima d'ogni altra cosa voi domanderete che cosa è questa Terra su cui esistono continenti e mari; è un corpo opaco, oscuro, di immensa mole, che
(1) La Terra è uno dei pianeti; attorno al Sole, oltre i pianeti, girano, altri sorpi di cui si dirà in seguito: il Sole, i pianeti, i rimanenti
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circolarmente intorno al Sole, e descrivono orbite i cui piani pochissimo si discostano dal piano dell'orbita terrestre.
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verso opposto a quello secondo cui si muovono gli indici dei comuni orologi.
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Apparente è il moto che porta il Sole lungo l’eclittica ed è prodotto da un movimento reale, analogo cui la Terra eseguisce trasportandosi nello
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; esso gira intorno al Sole entro un'orbita di forma ovale alquanto allungata (eccentrica), il cui raggio medio misura, a un dipresso, 227 milioni di
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15. La Terra ha dunque press'a poco la forma di una immensa palla il cui giro abbraccia non meno di 40000 chilometri: per farvi una idea di questa
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Marte in 24 ore circa (24h 37m 23s) compie una rotazione intorno a sè medesimo; l’asse intorno a cui Marte ruota ha, per rispetto al piano della sua
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dietro cui deve passare, e ciò appunto perchè entra prima nell'ombra proiettata dal pianeta; quando tutto questo si avvera succede per l'appunto
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161. L'asse intorno a cui Saturno ruota fa col piano dell'orbita in cui esso si rivolge un angolo di 64 gradi e mezzo circa. È un angolo non molto
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Lo schiacciamento del disco di Saturno è sensibilissimo, maggiore dello schiacciamento di Giove, e il diametro intorno a cui Saturno ruota sta a
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163. Veniamo ora all'anello, di cui ho fatto cenno precedentemente, o meglio agli anelli che sono la più bella particolarità la quale
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est verso ovest, ossia nel verso opposto a quello secondo cui si muovono tutti i pianeti ed i satelliti di Saturno, di Giove, di Marte e della Terra.
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È questa la ragione per cui fin quasi ai tempi nostri le comete, e per la loro rarità e per le loro forme strane, furono per le moltitudini oggetto
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come la Terra; la luce di cui risplendono è luce del Sole riflessa dalla loro superficie.
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potente è la sua energia termica, che la temperatura sua, cui la scienza non può ancor precisare
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principalmente sono prodotte dal diverso modo sotto cui ogni dato paese è presentato alla illuminazione solare nelle diverse epoche dell'anno ossia
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Troppo diverse sono le condizioni in cui i corpi si trovano nel
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divisa in due emisferi d'egual estensione, di cui uno, quello in cui trovasi l'Italia, chiamasi boreale o settentrionale, l'altro australe o meridionale.
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217. Nella terza classe di variabili stanno alcune stelle il cui splendore è soggetto a lievi mutazioni in apparenza irregolari; tali sono ad esempio
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rispetto al loro spettro, le stelle in tre sole categorie: stelle nel cui spettro le righe metalliche od oscure sono debolissime o interamente
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verso contrario a quello secondo cui noi ci moviamo. È evidente ancora che quelle navi a cui ci andiamo accostando, sembreranno allontanarsi l'una
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Vi sono infine nebule rotonde, nel cui centro brilla una stella, e che sogliono chiamarsi stelle nebulose.
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266. Oramai la fotografia è il mezzo più efficace di cui la scienza possa disporre nella costruzione
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Due sono i casi nei quali la fotografia ha sull'occhio umano un vantaggio innegabile: il caso in cui si tratta di rappresentare un oggetto debolmente
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la fotosfera, è uno strato la cui altezza apparente varia fra soli 8 e 12 minuti secondi d'arco, che in realtà oscilla fra 5766 e 8648 km.
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Voi inconsciamente attribuite il moto vostro reale, di cui non avete coscienza, al Sole, alle stelle, ai corpi tutti del cielo, al cielo stesso; e
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283. Nel 1851 alla lastra d'argento di Daguerre, poco sensibile all'azione della luce, fu sostituita con grande successo una lastra di vetro su cui
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22. Osserviamo finalmente i due circoli interni pq,mn, concentrici all'equatore: il luogo p, a cui si riferisce il primo di detti circoli, compie un
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I progrediti metodi di osservazione, la grande precisione con cui oggi si fanno le misure astronomiche hanno recentemente reso possibile di
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figura 7, il circolo maggiore, su cui son distribuite delle
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Anzi tutto è duopo sapere che un piano è una estensione su cui si possono adagiare dei circoli, e non soltanto tracciare delle circonferenze che di
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Copernico, di Galileo, di Kepler e di Newton salirono ad un'altezza, cui altri potrà forse raggiungere ma oltrepassare mai.
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Noi vediamo in P' la Terra col suo equatore inclinato al piano del gran circolo P'M'PN', circolo di cui la circonferenza è percorsa dalla Terra in un
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giorno, percorrono ciascuno un arco di cui hr, cp sono le rispettive metà e di notte percorrono ciascuno un arco più grande di cui rh', pc' sono pure
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45. Fra le varie giaciture che si potrebbero colla fantasia attribuire all'asse di rotazione, vi sarebbe quella per cui riuscisse perpendicolare al
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deriverebbe che le zone temperate non fruirebbero più dei calori canicolari a cui la nostra vegetazione va debitrice della sua rigogliosità.
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Questa posizione della Terra, in cui la linea, ba', che segna la proiezione del circolo d'illuminazione, fa di nuovo il massimo angolo (obliquità
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quel momento in cui le durate del giorno e della notte siano eguali. E poichè il moto della Terra nella sua orbita è sensibilmente regolare e
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Consideriamo la vicina fig. 14. La grande linea ovale è l’eclittica, sul cui piano immaginiamo di trovarci in piedi col corpo nell'emisfero nord del
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52. Per potervi spiegare il fenomeno delle stagioni e più innanzi facilitarvi intelligenza di certi altri fatti, di cui avrò a parlarvi, mi è
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il giorno uguale alla notte, il Sole culmina in un punto del cielo che giace a metà distanza fra quello a cui corrisponde la culminazione più alta, e
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corrispondente al punto in cui si trova. Così quando è in S percorre il parallelo proiettato in SA, che ha per corrispondente sulla Terra il
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si trova in S', percorre il parallelo proiettato in S'A', a cui pur corrisponde sulla Terra l'altro parallelo proiettato in a's', detto tropico del
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62. La zona pertanto dei 365 paralleli celesti percorsi dal Sole nel corso di un anno è compresa fra i due paralleli estremi SA, S'A', i cui
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Tutto ciò vi sarà chiaro se osservate la fig. 18, nel cui mezzo in T sta la Terra, e nella quale, per conformarci a quanto il senso rileva, fu
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66. L'apparente trasportarsi del Sole lungo una linea del cielo che attraversa la fascia dello zodiaco, è cagione di un fatto su cui richiamo la
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e posso provarvi insieme la giustezza del mio paragone, per mezzo di una figura in cui vi rappresenterò il cammino della nave di profilo invece che
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che nella fig. 23 si proietta in OO' essa culmina per conseguenza nell'istante in cui il Sole nasce, essa tramonta a mezzodì ossia nell'istante in
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sempre più. Che cosa ne dedurremo? Che quella curva è dolcissima, ossia di una debolissima convessità; ragione per cui sulla terra ferma e anche alla
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