Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cristiani

Numero di risultati: 67 in 2 pagine

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L'evoluzione della cultura e la stampa quotidiana

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

dinanzi non abbiamo avuto la concezione dinamica e reale. Perché noi cristiani, noi credenti abbiamo formato la grande massa inconscia fra i lettori

Introduzione. La società cristiana

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, X-XVI.
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II. Molto spesso noi parliamo di cattolicismo, di paesi cristiani, di società cristiana, dando a queste parole un significato molto vago. Se la

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

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Murri, Romolo 47 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
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perduta l'arte di far dei cristiani.

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Nelle famiglie di tepidi e pigri cristiani i figli non bevono più col latte materno, come diceva l'antica frase, i rudimenti della fede: le

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— ed esse fiacche e svogliate e legate a vecchi sistemi di esposizione e di apologetica — accolgono a pena l'uno per cento di questi cristiani e

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guardiamo intorno ed esaminiamo la vita di molti cristiani, noi la vediamo procedere con una tal quale spontaneità inconsapevole, dominata tutta

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che furono dai cristiani, sin dalla prima redazione dei vangeli, riferiti espressamente a Gesù, il profetismo ebraico e l'aspettazione messianica hanno

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spingere i nostri cristiani a delle letture spirituali sane e nutrienti, atte a educare il senso religioso e ad elevare, non ad impicciolire, la pratica

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primissimi tempi i cristiani non avessero fatto nella loro coscienza un posto a parte a Gesù, e la teologia rabbinica, fatta credente, non avesse già in

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Altri, cristiani tepidi e freddi, perdono quasi di vista Gesù; egli finisce per non essere più il centro ed il pernio della loro vita religiosa e

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lui; ed anche per le file dei cristiani passa — così cresca esso e divenga incendio — un fremito nuovo di amore di Cristo Dio, un appello più intenso

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Anime timide e povere di iniziativa, i nostri cristiani temono, sì, il più spesso di separarsi dalla Chiesa, di prendere positivamente posizione

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molti cristiani era già divenuta una tacita ma eloquente proclamazione dello stesso principio. I cattolici d'oggi non sentono gli interessi della

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solenne, fatto di pietre visibili, il quale rappresenta la società dei fedeli, invisibile tempio di Dio. Nei primi tempi, anche, i cristiani vestivano per

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dal conio, erano altrettante cause d'una vigorosissima elaborazione degli ideali cristiani, in quelle prime comunità. I doveri gravissimi ai quali

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abbiamo visto e vediamo all'opera una generazione di cristiani, ai quali pare che il sacramento del vigore e della milizia non sia mai stato impartito

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non sono fondate; ma dobbiamo confessare che la vita di molti cristiani dà ad esse una apparenza di verità non teorica ma storica. Il grosso delle

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cantare lo stesso canto grave e solenne, ci ricorda che se, uomini, siamo molti e divisi, cristiani, dovremmo essere un cuore ed un'anima sola. Ma dove è

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quanto lontano la grande maggioranza dei cristiani rimanga dalla santità, che è caratterizzata appunto dal fissarsi del volere in Dio e nel bene, e dal

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alla colpa, per la speranza del facile perdono, più che a confermare nel bene. Ed anche qui l'abuso di parecchi cristiani dà apparenza di giustizia a

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VI. Vi dissi, signori, che le dottrine sulla morte sono come la riprova delle dottrine sulla vita; ciò che i cristiani pensano e sentono della morte

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precetto del Cristo, di opporre la fortezza di petti cristiani al male invadente e far di essi scudo e riparo ai piccoli nati.

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sacerdotale. Ma poiché, cristiani, noi abbiamo tutti a cuore, laici o sacerdoti, il fiorire della vita cristiana, e poiché nella Chiesa l'ufficio di destarla

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, voi non siete cristiani, perché la vostra vita morale non è secondo il cristianesimo.

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decoro della Chiesa, alla solennità dei grandi riti cristiani, e chiedono devozioncine, imaginine e statuine, ed incoraggiano, col loro concorso a

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spesso crediamo di essere religiosi quando ai riti cristiani veniamo a chiedere, con preoccupazioni interamente naturalistiche e pagane, qualche cosa

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nostri cristiani.

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d'un senso vivo e possente di amore e di solidarietà spirituale. Ma quanto rara è poi anche fra i cristiani questa vita e comunione vera di anime!

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veramente ed intensamente cristiani.

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V. Molti oggi, vedendo i cristiani insistere più sull'involucro esterno di imagini e frasi col quale ci sono state rappresentate le verità eterne che

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questa, noi possiamo riavvicinare lo spirito e il valore dell'opinione che molti cristiani si fanno della vita futura.

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conclusione di tutto quello che siamo venuti dicendo intorno al carattere vero ed originario dei precetti e dei riti cristiani o intorno al giudizio da dare

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principii che sono in perfetta antitesi con i principii cristiani, così piena delle sollecitudini che il Vangelo condanna, così vuota delle sollecitudini

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cristiani o che no, la differenza è puramente accidentale.

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Ma se voi, essendo deboli e vili e infedeli cristiani, sentite nell'anima vostra un malessere vivo ed acuto per il male che la occupa e la domina, e

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nell'insegnamento teologico delle scuole e dei catechismi potrebbe pensare, venendo a dir simili cose ad un pubblico di cristiani, di indugiarsi

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I. Nel discorso precedente alcuno di voi avrà forse notato come noi, parlando dell'idea che i cristiani si fanno di Dio, abbiamo assai poco tenuto

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occupano nell'attività consapevole di molti cristiani risponda a tali norme. Dolorosamente, nelle consuetudini di questi la religione e Dio sono

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IV. Di questi cristiani, la cui vita non rende una soddisfacente testimonianza al valore morale della religione da essi professata, ve ne saranno

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Dove sono questi cristiani? Nel quarto Vangelo, Gesù Cristo dice: in questo gli uomini riconosceranno che voi siete miei discepoli, che vi amerete

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concludere che i cristiani, almeno nelle classi colte e cittadine, sono assai pochi, che il costume, la vita, la società nostra non sono cristiani

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La lezione è dura per noi cristiani. Se il Vangelo non sapesse dare frutti migliori di quelli che esso dà nella vita di tanti di noi, se il Padre

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, proietta sempre più lunga e densa sulla società dei cristiani. un'ora addietro in una delle vie della vostra città, io ho visto sfilare il corteo

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dal Cristo, per tornargli invece più vicino quando il precetto di lui gli sarà rivelato, da altri cristiani, in tutta la sua pienezza.

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' rapporti che esso crea fra uomo e uomo; e come d'altra parte esso è evidentemente il meno osservato, e molti ritengono sé essere buoni cristiani che non

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assume le responsabilità di molte anime. Il fare del bene, quanto più e quanto meglio è possibile, non è comandato a pochi od a molti cristiani, ma è

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L'arte e la pietà sono scesi talora a trovarli nelle suburre: ma come poco se ne occupano i nostri cristiani!

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Ora, fede per fede, noi cristiani ci teniamo la nostra; le realtà che essa ci presenta, se meno tangibili, son più elevate e più pure, danno più pace

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oggi fanno parte del nostro essere spirituale ed influiscono su tutta la nostra azione. Essi, questi cristiani e queste cristiane, fanno facile getto

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Appendice

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, R. La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 246-263.
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povere organizzazioni proletarie del vallo confessionale, ha l'effetto di impedire che in esse circoli, e vi acquisti ossigeno di spiriti cristiani il

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