Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: credo

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 33 occorrenze

teorizzatore di schemi astratti. Anche quando Fontana affermava di seguire un suo preciso «credo» estetico, o di voler porre in atto un suo preciso programma

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credo di poter affermare che, tra coloro che furono più direttamente influenzati da lui e la cui opera si può (almeno nell’iniziale fase del loro

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le strutture primarie e la minimal art. Ma - ed è questa credo la vera prerogativa dell’arte di Fontana - egli non fu mai prigioniero di una

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’ogni genere ci vengono direttamente dal «mondo della macchina» e incrinano (o potenziano) il nostro «mondo della vita»; e d’altro canto non credo sia

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Come dovrà essere inteso, allora questo fenomeno al quale la critica nuova ha dato sinora così poca importanza? Credo che questo sia uno dei tanti

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il processo è facilmente ipotizzabile. Ecco, si è già giunti - credo lo si possa affermare - ad una saturazione della scultura creata con residui

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Ebbene: credo che l’osmosi scultura-design non possa che essere benefica per entrambi i settori. Sarebbe rischioso trarne delle troppo facili

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la sua lenta e inesorabile compromissione con l’elemento cromatico. È abbastanza probabile, credo, pensare che sempre maggiormente la «pittura

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Per il momento credo che un primo resultato potrà essere - oltre al dilagare di esperienze analoghe da parte dei consueti epigoni - quello d’una più

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Tra le molte manifestazioni artistiche avvicendatesi durante la stagione estivo-autunnale in Italia, quella di Foligno costituisce, credo, l’esempio

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delle arti visuali si tratterà pur sempre d’un’opera in sé conchiusa, con sue precise caratteristiche di «pregnanza estetica»; e credo che questa

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Come è facile scorgere - e credo sia opportuno sbarazzarsi sin d’ora da questo problema tra i più annosi e costantemente ricorrenti in ogni

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dei consumi» e delle relative forme d’arte. L’arte degli ultimi lustri ha dimostrato chiaramente - l’ho precisato, credo, a sufficienza analizzando le

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Non credo, ovviamente, neppure a questa eventualità: basta considerare in questa Biennale le opere di coloro che ancora sfruttano questo genere di

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È possibile andare oltre questo materiale grezzo? Basarsi su di esso per procedere a nuove elaborazioni espressive? Non lo credo; penso cioè che l

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quanto si è venuto evolvendo durante l’ultima annata artistica. Comunque, anche con queste limitazioni credo che quanto ho detto sin qui sia

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Celant, presso l’editore Mazzotta di Milano) dal titolo di Arte povera o l’attitudine al precario. Infatti, credo che l’attitudine al precario, ossia ad

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, mi sembra, sufficientemente aperto e in divenire e credo rifletta abbastanza fedelmente l’impostazione generale dell’arte italiana odierna. Forse

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concettuale, veniva ancora una volta a scombussolare ogni credo estetico e ogni impostazione critica tradizionale.

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Credo, tuttavia, che l’avvento dell’arte concettuale (che, in altri paesi, come ad esempio in Argentina, con l’Arte de sistemas, ha trovato

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? Credo senz’altro di sì. Innanzitutto il video-nastro accomuna in sé le dimensioni della fotografia, del film, del collage, della Selbstdarstellung

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Quello che costituisce uno dei momenti più delicati e credo più importanti dell’attuale fase in cui le «arts plastiques» vengono ad essere situate, è

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, anche Picasso hanno affrontato, in alcuni disegni, aspetti decisamente «osceni», ma dove l’oscenità ha una precisa ragion d’essere artistica. Non credo

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La storia dell’arte potrà allora essere identificata con la storia della filosofia? Non lo credo; anzi credo che non si debba neppure accomunare

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Credo che quest’ultima sia l’interpretazione più attendibile del fenomeno. Abbiamo coltivato ormai - nel succedersi delle generazioni cresciute e

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’opera d’avanguardia. Anzi credo sia proprio questa una delle spiegazioni più verosimili per giustificare il perché dell’interesse provato — almeno da

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Da quanto sono venuto dicendo credo si possano trarre anche le seguenti conseguenze, sempre legate al problema del gusto e della sua ormai

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Della semanticità della pittura moderna si è, credo, discusso e ragionato abbastanza; mi pare invece che sia importante discorrere d’una sempre più

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Credo sia opportuno avere il coraggio di sfatare alcune convinzioni, il più delle volte arbitrarie, circa le prerogative del critico.

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di buona parte della sua opera, credo di non andar errato dicendo che a lui e a Munari si devono molti degli accorgimenti stilistici divenuti ormai d

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I due eventi non hanno probabilmente nessun addentellato: non credo che Husserl (oltretutto abbastanza indifferente ai problemi artistici dell’epoca

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, Guerreschi, Baj, per l’Italia, Lucebert per il Belgio, Juana Frances per la Spagna, e via dicendo), interessanti e «accettabili» le une come le altre. Credo

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Ma una buona critica non è certo basata sull’uso d’un gergo piuttosto che d’un altro. Non nutro questo genere d’illusioni. Credo anzi che uno dei

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«Diabolik» 7, Anno XV (29 Marzo 1976)

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3 occorrenze

NON VI CREDO!

TOMMY DUNCAN! CREDO DI INTUIRE...

ACCOMPAGNATEMI NELLA VALLE DEGLI ABETI. CREDO CHE IL VILLAGGIO DIPINTO DA TOMMY SI TROVI LÌ. APPENA LO AVRÒ LOCALIZZATO CON SICUREZZA, POTRÒ

Corriere della Sera

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AA. VV. 5 occorrenze

, abbiamo in lista anche un bravissimo segretario provinciale della CISL. Io insomma non credo - aggiunge - al rinnovamento come un puro e semplice fatto

vista soltanto in televisione e anche se mi dicono che in America sarà priva di alcuni elementi, credo che sarà ugualmente interessante studiarne il

non è la sede più opportuna per dire ciò che lei sta per dire...» . Il segretario di Stato americano pare abbia capito al volo. «Credo che lei si sbagli

società civile, ma potenti all'interno. Certo questo è soltanto l'avvio. Io credo però che questa operazione ha un senso se non si limita ad un fatto

due sole eccezioni, non c'è nessun candidato democristiano che abbia più di due legislature alle spalle. E non credo affatto che, come qualcuno dice

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