Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: coscienza

Numero di risultati: 56 in 2 pagine

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Fisiologia del piacere

170835
Mantegazza, Paolo 48 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
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risentita dal centro nervoso e la coscienza della sensazione. Il fenomeno succede quindi nei dominii del sistema nervoso; e come qualunque sensazione, può

edizione l'autore si prospetta un dubbio, e fa il suo esame di coscienza per riscontrare se la Fisiologia del piacere sia un libro morale. E conclude: «Se

La nostra coscienza, prima ed unica maestra della vera filosofia fisiologica, ci insegna però l'immensa differenza che passa fra una sensazione, un

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si indirizzano alla coscienza altrui, come sarebbero quelle che si hanno dedicando il nostro affetto a una persona lontana o ad un essere immaginario

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, produce un piacere, del quale noi non abbiamo coscienza che quando arriva ai massimi gradi. Questo piacere è uno dei più difficili a definirsi, perchè

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coscienza dei mutamenti generali interiori. L'apparato organico destinato a questa funzione costituisce il senso del tatto, il quale si estende a tre

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elementi. Appena la ragione ci ha insegnato a leggere nel libro misterioso della nostra coscienza, noi ci troviamo di avere doveri più o meno difficili da

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Sebbene questo sentimento si trovi, almeno in abbozzo, in quasi tutti gli uomini, pure le sue emanazioni sono così calme e delicate, che la coscienza

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L'immagine intellettuale di noi stessi, riflessa nello specchio della nostra coscienza, desta per tutta la vita uno dei sentimenti più formidabili e

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l'ingegno umano, e, facendo un rapido esame di coscienza, misura la propria forza all'altezza dello scopo, e si traccia una via che lo guidi

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Tutte le volte che contempliamo con soverchia compiacenza noi stessi nella nostra coscienza, noi proviamo un piacere colpevole e diventiamo superbi

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consultano la propria coscienza, troveranno che ho avuto il merito della moderazione e che non ho svelato le più ridicole e le più incredibili fra le

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l'attenzione, e la massima parte del tempo che vi si passa, spetta all'assopimento temporaneo della nostra coscienza, per cui le immagini morali possono

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letture o del teatro. Allora l'impossibilità di soccorrere il misero che soffre non ci può accusare di egoismo davanti alla nostra coscienza, e senza colpa

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abbiamo in noi soli l'origine e la ragione. Se siamo spettatori di un atto generoso, esso si riflette nella nostra coscienza, e producendo un piacere, fa

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inalterabile che coltiviamo coll'esercizio della vita civile, e della cui esistenza ci fa avvertiti la nostra coscienza. Si tratta di una forza che

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altro mondo e sotto un cielo meno trasparente. Qui la coscienza, per quanto ci avverta dei fenomeni della mente, non sa guidarci a studiarli nè a

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essere, si confonde e si unifica nella coscienza con tutte le altre che emanano da ogni punto dell'organismo. In questo modo abbiamo la coscienza di

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al lavoro. Si potrebbe dire che essa sia lo sguardo dell'intelletto, senza del quale la coscienza non riflette e la memoria non ricorda; è l'occhio del

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mezzo dei sensi, corrieri delle corrispondenze estere, o per mezzo della coscienza, ministro dell'interno, dove essere trasformato in idee. Una

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. Tutti questi mille accidenti si riflettono nello specchio della coscienza, dove l'io guarda e sorride. Non tutti quelli che pensano con voluttà

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Il bisogno di dormire è uno dei più impellenti e indispensabili, ma siccome nel sogno l'attenzione e la coscienza si oscurano, così non è

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. L'amor proprio fa pure sentire assai spesso in sua influenza. La parte di gioia che spetta all'intelletto è costituita della coscienza delicata di quel

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volontà può però influire assai sulla conservazione delle immagini, perchè, facendo attenta la mente a ciò che arriva alla coscienza, più profonda

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all'archivista che conserva, se la coscienza si può rappresentare collo specchio che riflette, la fantasia si può rassomigliare ad un artista. Essa ha

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affetti e per tutte le forze intellettuali. Anche le gioie dei sensi possono riflettersi nella nostra coscienza, e leggendo possiamo spesso vedere, udire e

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i dizionari dei sinonimi e i testi di lingua, e attenendoci alla coscienza e al consenso universale che si rivelano nel linguaggio comune, vediamo le

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sviluppa primitivamente, trae in azione gli apparati ai quali si distribuisce. È in questo modo che abbiamo coscienza dei piaceri che noi stessi godiamo, e

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formulare in un pensiero lo stato della coscienza, per cui ricorre al linguaggio indeterminato della musica, che nella sua armonia esprime perfettamente lo

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della nutrizione così continuo e vivace, che soltanto la coscienza di esser vivo costituisce un fondo di gioia, che spande la sua allegra tinta su

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piaceri che provengono dalla nostra coscienza intima. In ogni caso poi le malattie hanno sempre il merito di farci provare le gioie negative della

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faccia lucida e oleosa. Il loro riso è un vero schiamazzo fragoroso che arriva qualche volta ad un grido selvaggio. La coscienza fisica di esistere è in

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fotografia intellettuale di noi stessi, sicchè non possiamo confrontare esattamente due momenti della nostra coscienza. Quando noi, godendo oggi per

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rapido esame di coscienza. L'amore del guadagno può essere del tutto escluso dalle passioni più o meno piccine che lottano fra loro in ogni giuoco, ma

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, di piacere spinto al grado massimo dell'umano sentire, e accompagnato dalla piena coscienza della sodisfazione. Altre volte, invece, essa è una

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fondamento rifiutare ad essa le oscillazioni del piacere. Perchè ciò avvenga, non è necessario in alcun modo la coscienza dell'io analizzatore, e tanto

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perfezionandosi, man mano si va ascendendo la scala degli esseri viventi, e nessun animale sulla terra gode più dell'uomo. Benchè la coscienza sia senza

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, arrivando fino alle metafisiche. Tra queste ponetene mille altre che servono a rannodarle ed a ravvicinarle, e voi avrete rappresentata la coscienza del

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bisogno. 6. Il piacere è una sensazione che si prova mentre si compie un atto fisiologico. 7. Il piacere è la coscienza della vita fisiologica. 8. Il

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L'edonologia è la scienza del piacere. Mascherata dal pudore o dall'ipocrisia degli uomini, profondamente nascosta fra le pieghe della coscienza

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felicità. XLIX. - Con Cristo e la coscienza bisogna rovesciare le barricate della ignoranza e dell'impostura, e spazzare la via perchè l'umanità intera

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per lo più languidi e socchiusi, onde non distrarre colle immagini degli oggetti esteriori la coscienza tutta intenta a raccogliere i fremiti deliziosi

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, perchè la coscienza non si desta che imperfettamente, e quando essa riposa del tutto, la volontà manca. Spesso invece la scena è tanto viva da

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coscienza delicatissima per intendere ciò che sente, e analizzare le infinite gradazioni del piacere. Gli individui di temperamento nervoso, quelli dotati

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immagini sopra immagini; e la coscienza, riflettendo nel lucidissimo suo specchio tutti i moti della mente e del cuore, rende l'uomo superbo di se stesso

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. Noi non possiamo tollerarle a lungo che quando perdiamo nel sonno la coscienza delle nostre sensazioni, o quando ci troviamo in condizioni morbose. In

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noi alcuni effetti comuni, i quali ci dànno comuni piaceri. Nei primi stadi dell'ebbrezza, noi abbiamo la coscienza della vita più piena e più

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presto offuscato dal sopore che vi chiude le porte del mondo esterno e dell'intelligenza, sicchè voi cessate di avere coscienza di esistere. Negli ultimi

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Come presentarmi in società

200410
Erminia Vescovi 2 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
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sia dall'altra parte una vera malvagità: in quest'ultimo caso, resta sempre la consolante coscienza di aver fatto il nostro dovere. Ci sono poi

. Quando una signora, nella coscienza di far bene, per obbligo d'ufficio, o per fine sentimento di arte si assume l'impegno di parlare in pubblico

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